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Come cicale d’estate

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Cos’è la felicità e dove si nasconde? Diego pensa di averla trovata nell’esistenza tranquilla e priva di cambiamenti che conduce a Napoli. Ma la morte di suo nonno lo costringe a tornare in Grecia, a Lindos, da cui è fuggito nel tentativo di dimenticare un passato doloroso. Le sue speranze di potersi trattenere lì solo per poco si infrangono presto e Diego, che ha invitato gli amici a raggiungerlo, si trova a fare i conti con molte questioni irrisolte. Prima tra tutte Daphne, la donna che non ha mai smesso di amare e che lo ha aspettato per tutto questo tempo.
Perché la felicità a volte si nasconde nel legame tra passato e presente, in ciò che resta costante… come il canto delle cicale d’estate.

 

PREFAZIONE… O FORSE NO
Preferisco parlarti come se ti conoscessi. Come se i tuoi occhi che scorrono su queste righe sapessero realmente quanto tengo a ogni parola, a ogni pagina, a questo libro.
Forse sarà un errore, forse no. Forse lo sarebbe stato anche scegliere di far scrivere una prefazione che descrivesse e andasse a spulciare ogni angolo nascosto della mia anima e del mio pensiero.
Ma gli errori sono ciò che siamo, o solo ciò che siamo diventati. E credimi: non importa il numero di errori commessi, ma il fatto che siamo disposti a farne. Questo è davvero importante.
Non lasciarti plagiare da chi vede nemici ovunque, getta fango su chiunque, vede la diversità come qualcosa di cui avere paura. Non lasciarti condizionare da chi vuole cancellare la tua umana follia, il tuo umano pensiero, il tuo umano altruismo e la tua umana solidarietà.
“Io appartengo all’unica razza che conosco: quella umana” diceva Albert Einstein. Non esistono colori sulla pelle, muri tra frontiere, mari che non possano essere solcati. Non esistono nemici al di là dell’orizzonte. Chi racconta il contrario mente. Non lasciarti portare via ciò che ti rende umano: il buonsenso.
Sopravvivremo a quest’epoca che ci vuole tutti simili e allo stesso tempo profondamente diversi, al benessere e alla solitudine che ci attanagliano.

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Sopravvivremo a chi per presunzione vuole farci credere a un futuro migliore, ignorando che oggi è il futuro di ieri, il passato di domani e il solo giorno che abbiamo certezza di vivere.
Sopravvivremo a chi ci urla in faccia la rabbia, il disgusto, il risentimento e il rancore.
Sopravvivremo a tutto ciò e, malgrado la paura che nutriamo nei confronti del domani e le incertezze che ancora attanagliano le nostre giornate, riusciremo a voltare pagina, scriverne delle altre, cominciare nuovi capitoli e nuove storie. Riusciremo sempre a trovare una nuova strada.
Continua a temere di poter perdere, riuscirai a trovare un appiglio per salvarti. Continua a sorridere alla diversità, riuscirai ad accettare il cambiamento. Continua a lottare per compiere ancora un errore, solo un altro ancora, riuscirai a imparare da esso. Continua a cercare la bellezza nelle piccole cose, riuscirai a meravigliarti di tutto. Continua a difendere il bambino che è in te, riuscirai a sopportare le possibili, quanto inevitabili, delusioni. Continua a correre, a muoverti, a credere nella musica, nella poesia, nei colori, troverai senz’altro ciò che più somiglia alla felicità.
Non permettere a nessuno di cambiarti. Non lasciare che le idee di qualcun altro diventino le tue.
Non rinunciare ai tuoi sogni, è in quell’istante che comincerai a morire. Non rinunciare all’amore, a fare un passo indietro, a dire una parola in meno. Tante volte sono i passi in avanti che aumentano le distanze tra gli individui. Spesso sono le parole di troppo che distruggono i rapporti.
Non scegliere cosa dire, come dirlo, cosa fare; lascia decidere al destino, al caso, all’istinto. Ciò che non nuoce a te stesso e a nessun altro essere su questa terra non può essere e non sarà mai un errore.
Dimentica l’odio che hai provato e ricorda che non puoi e non devi amare chiunque. Ascolta le parole di tutti e i consigli di qualcuno. Questo è tutto ciò che mi auguro riuscirai a ottenere, imparare e insegnare ai tuoi figli.
Le mie sono solo parole. Saranno i tuoi comportamenti, i tuoi gesti e le tue abitudini a rendere questo mondo un posto migliore.
E per quello che le mie parole possono valere, sappi che non è mai troppo tardi per imparare a essere ciò che vuoi. Non è mai troppo tardi per ricominciare da zero, imparare dagli altri, viaggiare, essere felice. Mai!
Non è la morte che temi. Non è la morte che ti intimorisce e impaurisce. Sono l’indifferenza, la solitudine, la routine, il dolore… quello fisico.
Potrei parlarti d’arte, riempire pagine e pagine di parole che forse anch’io comprenderei a stento, ma non riuscirei a farti sentire l’odore della polvere che Canova lasciava ai piedi delle sue sculture, il rumore che le dita di Mozart producevano battendo sui tasti di un pianoforte.
Potrei parlarti dell’amore, di una donna, dei suoi capelli, ma non riuscirei comunque a trasmetterti la sensazione che il tocco di una sua mano lascerebbe sulla tua pelle.
Quello che cerco di dirti è che c’è una storia dentro tutto ciò che guarderai, sentirai e toccherai. Ma le più grandi storie, forse, le vivrai proprio in tutti quegli istanti in cui nulla vedrai, nulla sentirai, nulla toccherai.
Se riuscissi a insegnarti, a lasciarti qualcosa, vorrei che imparassi a fidarti delle emozioni, perché non mentono.
Vorrei che imparassi dal tuo dolore, perché esso ha potuto vedere i tuoi fallimenti, e dalla solitudine, affinché tu non riempia la tua vita di chiunque. Vorrei che imparassi a essere vulnerabile per darti la possibilità di essere aiutato. Vorrei che tu non ti arrendessi, non smettessi di cercare, provare, insistere.
Tu… non smettere. La vita è lì fuori e per quanto possa far paura, credimi, vale la pena viverla in ogni sua sfumatura.
Luigi Mattiello

19 ottobre 2019

Aggiornamento

Oggi, 19 ottobre 2019, la testata giornalistica online ireporters.it ci ha dedicato un piccolo articolo.
19 ottobre 2019

Aggiornamento

Siamo finiti su: Il mattino. Come cicale d'estate è finito su: Il mattino. Anche la stampa da risalto a questo, piccolo grande, romanzo. Merito, soprattutto, a chi ha scelto di leggerlo. Merito a chi ha dato fiducia a questo romanzo senza pretendere nulla in cambio. Inoltre, un grazie enorme va alla giornalista Alessandra Tommasino e alle sue parole. Come cicale d'estate è finito su Il mattino
08 agosto 2019

Aggiornamento

Buongiorno a tutti. Oggi è un giorno davvero speciale: il libro ha toccato la soglia delle 200 copie e andrà ufficialmente in libreria. 😲😲😲 Voglio ripeterlo con chiarezza: "andrà in libreriaaaa". Grazie a tutti voi che avete scelto di leggerlo, pubblicizzarlo e, di conseguenza, acquistarlo in campagna di Crowdfunding. ☺️☺️☺️. Ora che si fa?
C'è l'overgoal da raggiungere e ancora molto molto tempo ancora a disposizione per acquistarlo. Grazie mille e se non aveste ancora iniziato a leggerlo... Beh, avete tempo fino al 17 di settembre per iniziare e per sostenere l'associazione no-profit Emmepi4Ever. Grazie. Grazie. Grazie. ☺️☺️☺️
16 maggio 2019

Aggiornamento

Alla felicità daremo sempre la forma che vogliamo e Come cicale d'estate proverà a rendere felice qualcun altro. Gli introiti derivanti dal diritto d'autore, della campagna di Crowdfunding, verranno interamente devoluti all'associazione no-profit "Emmepi4Ever" che combatte i disturbi alimentari della bulimia e dell'anoressia. Come cicale d'estate 

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Questo libro è qualcosa di straordinario. Non aggiungo altro. Potrei parlarne per ore, ma preferisco solo dire… straordinario.

  2. (proprietario verificato)

    Io non saprei bene cosa dire. Sentivo solo il bisogno di dire che… è bellissimo. 🙂 🙂 🙂

  3. Non ho ancora iniziato a leggere il libro ma seguo la pagina dell’autore da molto, molto, moltissimissimo tempo. Non potevo che comprarlo. Sarà bellissimo, ne sono sicuro. 🙂

  4. (proprietario verificato)

    CHE DIRE: UN LIBRO BELLISSIMO! IO HO LETTO ANCHE GLI ALTRI MA CON QUESTO, FORSE, HA CONSACRATO UN TALENTO CHE PRESTO IN MOLTI RIUSCIRANNO A CAPIRE E COMPRENDERE. Auguri per la nuova avventura. LE COSE ARRIVANO A CHI SA ASPETTARE.

  5. (proprietario verificato)

    Un viaggio stupendo. Complimenti all’autore! Citando qualcuna delle sue parole direi: trasforma in poesia ciò che nasce come prosa. Poi… Rodi!!! Chi non vorrebbe andarci, viverci, essere lì anche solo qualche istante. Stupendo!!! E poi in finale, ne vogliamo parlare?!? Qualcosa che sfugge ad ogni regola. straordinario!!! E non esagero.

  6. Un libro stupendo, un’avventura fantastica che proietta mente e cuore in un’altra dimensione, isolandoti dal contesto reale…”un viaggio” stimolante che reclama di essere letto due volte di seguito! Entusiasmante!

  7. (proprietario verificato)

    Un libro fantastico, ma io già conoscevo l’autore avendo letto un altro dei suoi titoli. La caratteristica principale del suo modo di scrivere è: le sue parole sono un viaggio all’interno di sé stessi. È come conoscersi e riconoscersi ogni volta. I personaggi sono solo da contorno, è il lettore che ne diventa il protagonista. Fantastico.

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Luigi Mattiello
nasce a Caserta il 20 giugno 1983. Dopo il diploma in telecomunicazioni e informatica vive nel Regno Unito per circa tre anni. Pubblica nel 2013 Inciso su un granello di sabbia e nel 2016 E poi smisi di morire. Studente in Lettere, vive ora in provincia di Torino.
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