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Il corpo, la natura, lo spirito e il vuoto

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Tra religione e natura esiste un sottile, ma resistente, filo conduttore: quello della ricerca di se stessi in un mondo depredato dai valori, in cui si vive sempre di corsa e si è incapaci di fermarsi. Solo tornando alle radici della Madre Terra e ai testi sapienziali delle varie tradizioni è possibile capire come tutte le religioni siano interconnesse. L’obiettivo primario di ognuna di esse è la ricerca spirituale dell’essere, realizzabile tramite l’apertura al dialogo interculturale, libero da pregiudizi e preconcetti, e attraverso una riflessione meditativa, intima e profonda, lontano da rigide concettualizzazioni.

1. NEL TEMPIO

1.1 ANTEFATTO

Semplicemente, un giorno la scoprì: la parete aveva un camino, una larga fessura nella quale si poteva salire a incastro. La vide e, senza pensarci troppo, vi si infilò dentro e salì. La spaccatura si spingeva all’interno della parete e sembrava chiudersi, fino a diventare un curioso foro. Sbucando da questo si ritrovò in una vera e propria grotta, ampia, stranamente confortevole e protesa su una cengia decisamente strapiombante, che formava come una graziosa aerea terrazza.

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Lentamente, gli occhi si abituarono a quella penombra e, con suo grande stupore, notò che la grotta era stata abitata e accuratamente modellata: un bel masso squadrato fungeva da tavolo e si poteva riconoscere una sorta di panca scavata nella roccia, dove ci si poteva comodamente sedere con le spalle contro la parete, o anche sdraiarsi, perfino con il lusso di una protuberanza rotondeggiante della pietra dove appoggiare la testa, una specie di cuscino ergonomico naturale.

Scrutò attentamente ogni angolo della grotta: era un vero e proprio rifugio, un angolo tranquillo e riparato nel quale potersi raccogliere indisturbati; la spaccatura, che si dilatava formando la grotta, sembrava poi perdersi, stringendosi e spingendosi sempre più all’interno della parete. C’era perfino una canaletta scavata nella roccia che convogliava un rivolo d’acqua, proveniente da una qualche sorgente interna, in una piccola pozza, per poi farla calare in una canaletta di scolo. Il mormorio leggero dell’acqua creava una sorta di rilassante musica di sottofondo.

Non volle chiedersi da chi o per chi fosse stato fatto il rifugio, volle solo concedersi, quasi voluttuosamente, il piacere di esservi ospitato e il conforto di staccare la spina rispetto alle pressanti incombenze di ogni giorno. Non aveva bisogno di perlustrare ulteriormente il rifugio e nemmeno di una qualche luce, gli occhi si erano abituati a sufficienza a quella mite penombra.

Si sedette sulla cengia, lasciando vagare lo sguardo e depo-nendo ogni sorta di pensiero: ansie, scadenze, progetti, delusioni. Era in alto, poteva guardare lontano, gli si aprivano davanti ampi orizzonti e questo, insieme a un ambiente naturale ancora tutelato, giovava alla sua salute mentale. Fuori dallo smog e dalla frenesia della città, riusciva meglio a concentrarsi e a pensare.

Rientrato nella grotta, si sdraiò sul giaciglio roccioso, curiosamente confortevole, e decise di mantenere gli occhi aperti. In quello stato di rilassamento con gli occhi chiusi si sarebbe potuto anche assopire, mentre invece voleva sfruttare al massimo quello spazio e quel tempo per mantenersi nella più piena consapevolezza.

Quello spazio misteriosamente scoperto era straordinariamente propizio per la meditazione ma anche quel tempo, quel distacco da tutto che si stava concedendo aveva un valore, una densità del tutto particolare, non era un momento qualsiasi.

S’interrogò sul proprio cammino e si chiese: Quello che sto facendo, perché lo sto facendo? Per quale profondo motivo? Cerco un risultato per me e basta o per il bene degli altri, per il bene di tutti? Cosa sto facendo di buono per gli altri? E poi, io chi sono veramente? Chi voglio essere? Dove voglio arrivare? Non sapeva rispondersi, ma non voleva neppure dar nulla per scontato e, almeno, sapeva che già quelle domande potevano avere in se stesse una loro piccola efficacia purificatrice. Comunque, questo misterioso posto lo stimolava a tirar fuori il meglio di sé, a guardarsi con verità, con quella sana umil-tà che ti mette a nudo con te stesso, per quello che sei, senza aggiungere e senza togliere nulla. Affioravano alla sua consapevolezza pregi e limiti, e questo diventava il presupposto indispensabile per pensare nel miglior modo al suo rapporto con gli altri. Procedendo per la via dell’umiltà, si sarebbe potuto avviare all’incrocio fondamentale con la misericordia: come avrebbe potuto lasciarsi ancora scuotere dai limiti altrui mentre ricordava a se stesso i propri limiti?Talvolta, capita di imbattersi in luoghi che sono come impregnati di spiritualità, ed emanano quasi una speciale energia, come se avessero assorbito una particolare positività da speciali eventi o persone legate a quel posto. Questo era proprio ciò che percepiva in quella grotta, in quel rifugio anzi, pensò che avrebbe potuto benissimo essere anche una inespugnabile fortezza: lo stretto accesso alla grotta poteva essere facilmente ostruito con un grosso masso piatto, appoggiato proprio lì vicino; per il resto, a parte la fenditura, la parete era assolutamente compatta, liscia e strapiombante, impossibile da salire.

Era ormai passata una buona mezz’ora: il tempo era volato, come quando si vivono esperienze forti. Era giunto il momento di tornare alle corse della quotidianità. Si infilò nel buco e scese, sempre a incastro, lungo la fenditura, con la cautela necessaria a chi si muove da solo in ambiente, senza alcuna protezione. Quell’istinto un po’ animalesco, che si faceva sentire non di rado dentro di lui, gli trasmetteva il piacere del contatto con l’ambiente, del corpo in movimento nella natura.

2022-07-24

Aggiornamento

Oggi “Il corpo, la natura, lo spirito e il vuoto” ha gli onori della cronaca nelle pagine bolognesi di “Avvenire”: mentre assurdi conflitti e miopi particolarismi continuano a dilaniare l’umanità ecco un invito a riscoprire se stessi, il dialogo interculturale, la ricerca spirituale, la tutela della natura… e altro ancora. Ricordo che rimango volentieri a disposizione dei lettori, oltre che su questa piattaforma e sui social, anche all’indirizzo: ferdi6costa@gmail.com. Nella foto la recensione pubblicata da “Bologna7”.
2022-05-07

Aggiornamento

Fra una settimana, precisamente il 14 maggio, saremo esattamente ad un mese dall’uscita del libro nelle librerie e piattaforme digitali e mi sento assolutamente onorato dal riscontro delle recensioni uscite in questo periodo, soprattutto perché le ho sentite come riflessioni ed elaborazioni personali, che trovano la loro piena collocazione in concreti cammini di ricerca, come appunto a mio avviso emerge dalle parole di questi lettori. Per il momento non ho messo in cantiere un evento di presentazione del libro (come in campagna crowdfunding) ma, proprio perché il cuore di questa proposta parte dall’esperienza e punta all’esperienza, mi permetto di invitarvi ad un evento molto pratico, legato ad esperienze di cui parlo più volte nel libro: una mattinata di allenamento di Taiji e Qi Gong aperta a tutti, domenica 15 maggio (per informazioni: https://www.spartacusbologna.it/articoli/263-raduno-collegiale-di-taijiquan-e-qi-gong.html). La foto che condivido in questa occasione mi è particolarmente cara, non solo per ricordi legati alla mia piccola esperienza in Karakorum, ma perché la luce delicata del tramonto sul ghiacciaio Hisspar è uno scenario straordinariamente propizio a percorsi di ricerca interiore, magari accompagnati dai morbidi gesti del Qi Gong e preparati dalle sequenze rasserenanti del Taijiquan.
2022-04-14

Aggiornamento

Il libro esce nelle librerie e piattaforme digitali proprio oggi, primo giorno del triduo pasquale: che questa Pasqua (= in ebraico “passaggio”) possa essere per noi e per tutti sempre più passaggio verso il dialogo, il rispetto della dignità propria e altrui e della natura, tematiche proposte in questo progetto editoriale come spunti di riflessione per la costruzione di percorsi di civiltà e di umanizzazione, in un mondo ancora assurdamente deturpato da conflitti fratricidi. In questa occasione l’immagine che condivido è il tramonto nel basso Appennino bolognese, verso il crinale di Monte Sole, luogo della strage di 770 civili, in massima parte donne, bambini e anziani, nel corso della Seconda guerra mondiale, a indicare che la storia continua a ripetersi mentre l’umanità continua a non imparare ma anche che la parola successiva ad ogni tramonto è l’inno sereno della luce nuova.
2022-03-21

Aggiornamento

È iniziata la primavera: mentre lo splendore dei primi fiori contrasta con gli orrori del conflitto in Ucraina e degli altri conflitti in corso prosegue questo progetto, animato dai valori del dialogo, della fratellanza universale, del rispetto della dignità umana e delle sue profonde valenze etiche e spirituali; valori in questo tempo quanto mai preziosi! Il libro è ormai in possesso di chi ne aveva fatto il preordine e può essere ordinato nel sito dell’editore, bookabook.it, mentre la pubblicazione vera e propria, con effettiva disponibilità nelle librerie e piattaforme digitali, avrà luogo più avanti. Nella convinzione che un rapporto profondo con l’ambiente naturale, magari abbinato a gesti di tradizioni asiatiche, possa giovare efficacemente non solo al nostro benessere psicofisico ma anche alla qualità della nostra ricerca interiore di pace e armonia, secondo quanto appunto esprimo nel libro, condivido qui lo scatto di un amico alpinista che mi ritrae in un esercizio di Qi Gong presso una solitaria cima dolomitica.
2022-02-28

Aggiornamento

Il libro è in stampa e stanno arrivando le copie cartacee a chi le ha preordinate: è una buona notizia per questo progetto ma soprattutto per i valori che intende veicolare di attenzione all’altro e alla natura, di dialogo interculturale, di ricerca e crescita spirituale ed etica… peccato che proprio in questi giorni tutti questi valori siano pesantemente calpestati nel corso dell’invasione russa dell’Ucraina, ma purtroppo anche in tanti altri attuali focolai di guerra e di disumanità! Tuttavia, è esattamente per queste barbarie che occorre fare il possibile per scegliere vie alternative e nessuno può impedire il nostro personale impegno in un percorso di ricerca interiore, verso l’obiettivo di una pace personale e condivisa. L’immagine che vi propongo è relativa alla foresteria di un particolare luogo dello spirito, oasi di pace immersa nella natura, che presento nell’ultima parte del libro.
2022-02-08

Aggiornamento

La copertina è stata definita quindi il libro va in stampa! La scelta dei grafici è andata ad una foto che avevo già condiviso nell’aggiornamento del 17 giugno: si tratta di pascoli alpini sopra La Val, angolo solitario in Alta Val Badia, gestito con grande cura dalla popolazione ladina che vi risiede, sullo sfondo il Putia, che propongo qui in uno scatto al tramonto da una vicina angolazione. Terminato il processo di lavorazione penso a questo libro come a un sentiero in cui incontrarsi, un cantiere in movimento, semplici esperienze condotte sostando fra boschi e monti ma anche aule scolastiche, palestre e pareti domestiche, sono il terreno della ricerca spirituale in questa piccola condivisione, buttata giù di getto, con il cuore. Vi invito a praticarne le pagine con calma e soprattutto a renderle vive nel vostro personale percorso, facciamone occasione di confronto e cammino condiviso: se volete, non esitate a contattarmi su queste parole ed esperienze! ferdinando6costa@gmail.com
2022-02-04

Aggiornamento

Con risoluzione ONU del 2020 il 4 febbraio è stato proclamato Giornata internazionale della fratellanza umana, con l’intento di promuovere il dialogo interculturale e proprio il 4 febbraio dell’anno precedente, ad Abu Dhabi, Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, avevano firmato lo storico “Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. Il dialogo interculturale e interreligioso, insieme alla questione ambientale, è una delle grandi sfide del nostro tempo, sfida raccolta e rilanciata in questo progetto editoriale, con semplice e sincera determinazione. Ecco perché oggi è il giorno giusto per un aggiornamento sullo stato dei lavori: siamo agli ultimissimi passaggi con i grafici e la redazione per la messa a punto della copertina e quindi ormai a un passo dalla stampa! Colgo l’occasione per condividere una ulteriore foto, dopo le 16 a corredo di quasi tutti i precedenti aggiornamenti, in sintonia con le tematiche legate a questa giornata ecco quindi uno scatto che coglie portatori Baltì in preghiera, sulla morena del ghiacciaio Biafo, secondo i gesti della tradizione islamica.
2022-01-10

Aggiornamento

Ho consegnato le mie osservazioni relative alle bozze per la stampa, il lavoro con l’editor e la redazione è stato tanto intenso quanto fecondo e siamo proprio agli ultimissimi momenti della revisione finale, per poter offrire il miglior risultato possibile. Il passaggio successivo sarà la messa a punto della copertina con i grafici. Ultimissima tappa di questa cordata, che è decisamente lavoro non di un io ma di un noi! A questo proposito mi sento in dovere di precisare che anche se la forma del libro è quella di un racconto personale, la sua natura profonda è quella della narrazione corale, in una sinergia di voci che raccoglie non solo monaci, amici alpinisti e praticanti di arti marziali ma decisamente anche il contributo prezioso dei miei familiari. Mi hanno sopportato bloccato al mio tavolo nello studio e meditazione, nella fase di scrittura, nella campagna crowdfunding, mi hanno affiancato nella revisione delle bozze e accompagnato in molte esperienze che ispirano il libro, a partire dai nostri soggiorni e movimenti in ambienti montani, molto spesso selvaggi e isolati, fino alla quotidianità vissuta nelle pareti domestiche. Nella foto mia moglie ed io sostiamo in uno sguardo ammirato all’alta quota, un ambiente che ci è particolarmente caro, nel corso di una delle nostre uscite familiari in alta Val Tellina.
2021-12-17

Aggiornamento

Siamo alle soglie delle festività natalizie, tempo di luci, di regali e colgo volentieri anch'io l'occasione per un "piccolo dono" ai sostenitori di questo progetto editoriale e soprattutto per svelare un accorgimento che ha accompagnato quasi tutti gli aggiornamenti: visto infatti che per non far lievitare i costi il libro non conterrà immagini al suo interno, ho voluto utilizzare lo spazio di questi aggiornamenti per inserire foto, che mi sono particolarmente care e anche decisamente legate a quanto esprimo nel libro. La "piccola luce" che condivido con voi in questa occasione è uno scatto da una escursione svolta con amici, proprio in questi giorni, nei modesti rilievi delle nostre “montagne di casa”, l’Appennino bolognese. Non importa infatti compiere lunghi spostamenti verso gli ambienti più rinomati e prestigiosi, molto spesso la “qualità del viaggio” è determinata prima di tutto dalla nostra condizione interiore; inoltre un buon incontro con la natura può essere tranquillamente possibile e remunerativo anche in ambienti semplici e poco noti, anzi sono proprio questi che spesso prediligo, perché mi restituiscono il gusto della natura selvaggia. Il confronto con l’altro, il silenzio, il rispetto e lo stupore nell’accostarsi alla natura in ogni stagione e in ogni sua manifestazione sono parte integrante di questa immagine e di quanto racconto nel libro.
2021-11-29

Aggiornamento

Siamo alla fine di novembre e vi aggiorno volentieri sullo stato di lavorazione del libro: passata la fase più intensa del giro bozze con l’editor ora il testo è al vaglio incrociato di altri occhi, per un’analisi ancora più scrupolosa e per definire esattamente l’impaginazione, il tutto in vista della dettagliata revisione finale dell’intero contenuto. Colgo l’occasione per precisare che nel frattempo, rispetto alle bozze non editate (che qualcuno mi ha detto di aver già accuratamente letto), ho effettuato vari movimenti, motivo per cui conto che il “prodotto finale” dovrebbe risultare interessante proprio per tutti i sostenitori di questo progetto. In merito al contenuto, e al taglio fondamentale con cui viene presentato, mi sembra anche importante precisare che il tutto parte da semplici esperienze, incontri e riflessioni: non vi sono a monte, perlomeno da parte mia, grandi ed eroiche imprese proprio in nessun campo; lo dico sia per doverosa trasparenza, sia perché ritengo che ciò che condivido sia assolutamente accessibile a chiunque provi interesse per la dimensione della ricerca spirituale: non si tratta affatto di una elucubrazione esoterica per una cerchia elitaria, quanto piuttosto dell’accorata condivisione di un’esperienza semplicemente e profondamente umana e quindi aperta a qualunque sorella e fratello dell’unica grande famiglia umana. L’aderenza a questa dimensione autenticamente umana non rende comunque il messaggio del libro meno rivoluzionario e divergente rispetto a tante diffuse prassi e coordinate culturali tipiche del nostro tempo! A parte l’apposito video promo, nell’aggiornamento del 21 giugno 2021, solitamente corredo questi interventi con una foto, ma qui ho deciso di allegare anche il link di qualche video che, senza alcuna pretesa, mi riprende in alcuni esercizi dell’antica tradizione cinese a cui faccio qualche riferimento nel libro. Qi Gong della gru https://www.instagram.com/p/CBU9GyfCwF4/?utm_source=ig_web_copy_link Ba Duanjin https://www.instagram.com/p/CBVtGJQIrsb/?utm_source=ig_web_copy_link Afferrare la coda del passero https://www.instagram.com/p/CAS7b3-opp7/?utm_source=ig_web_copy_link Concludo con uno scatto autunnale alla parete di Monte Adone, uno dei miei luoghi del cuore, che presento nel libro.
2021-11-01

Aggiornamento

Mentre sono lanciato con entusiasmo nel pieno del ricco giro bozze con l’editor, cade oggi la festa di tutti i santi, inno gioioso alla comunione, all’incontro, al dialogo, invito ad alzare lo sguardo, a credere che la progressione spirituale sia possibile, sia una dimensione umana, che questa dimensione trabocchi altrove e che l’aldilà sia molto più intrecciato con la nostra umanità di quanto potrebbe sembrare; il “già” e il “non ancora” reciprocamente si rincorrono e questa è decisamente una buona notizia, la meta è oltre ma è raggiungibile, una moltitudine vi dimora e festosamente ci attende. Questo il messaggio biblico (ma non solo) che accolgo e condivido e di cui tento di rendere testimonianza nel mio libro, non certo come chi sia in qualche modo “arrivato” ma semplicemente come chi cerca, con fatica, di mantenersi in cammino. La foto che qui allego riprende un prezioso luogo dello spirito, rude dimora di appassionati cercatori di Dio, l’eremo di S. Bartolomeo in legio, nel caro abbraccio di una natura ancora autentica. Nella prima parte del mio libro racconto qualcosa del mio incontro con questo gioiello di arte, storia, spiritualità e natura, che mi è particolarmente caro.
2021-10-26

Aggiornamento

L’ingresso nella fase di editing merita ancora un aggiornamento, la parola che sento come più significativa in questo momento è “collaborazione” e la si può declinare in varie direzioni: prima viene la collaborazione offerta dai sostenitori, che con i loro preordini hanno deciso che questa avventura editoriale doveva giungere in libreria, poi siamo appunto arrivati alla collaborazione fra editor e autore; mentre l’editor sta attentamente esaminando il libro, io mi preparo a tener seriamente conto delle sue osservazioni per rimettere mano al lavoro e offrire il miglior risultato possibile. A monte di tutto ciò la primissima collaborazione è data in realtà dalle esperienze e dagli incontri fatti, da quanto insomma ho ricevuto e intendo condividere in questo libro, insieme si costruisce meglio e questa fase ultima di collaborazione vorrebbe proprio essere il coronamento di tutte le precedenti collaborazioni e il preludio per le future “vie” che i lettori vorranno aprire in seguito all’incontro con questa piccola avventura. Nella foto scorgiamo qualcosa della sorprendente collaborazione fra luce, nubi, vento e roccia, lungo l’avvicinamento al ghiacciaio Weisskugel in Val Venosta.
2021-08-28

Aggiornamento

Eccoci agli ultimi giorni di agosto e anche agli ultimi giorni di questa campagna crowdfunding, che terminerà il 5 settembre, occasione per la quale l’editore concede una speciale promozione con sconto al 30% utilizzando il codice "CORPO": insomma se qualcuno fosse ancora interessato si faccia avanti! Ci tenevo poi a dirvi che è stato per me veramente un onore essere accompagnato dalla generosità di tanti sostenitori. Saluto e ringrazio di cuore tutti condividendo la foto di un luogo che mi è particolare caro. Se infatti le due torri che svettano nel centro della mia città, Bologna, sono particolarmente famose mi permetto di segnalare qui uno scorcio su altre due splendide torri locali, peraltro non legate al capriccioso prestigio di facoltose famiglie ma generosamente offerte da madre natura, presso la cima di Monte Adone, e sapientemente scalpellate da mastro vento, coadiuvato dal noto team “intemperie”. Questo ambiente è stato per me scuola, palestra e tempio e nel libro racconto quanto mi ha trasmesso.
2021-08-01

Aggiornamento

Eccoci ad agosto che per molti è periodo di vacanze al mare, colgo l’occasione per una piccola considerazione su entrambe queste parole: “vacanza” deriva del verbo latino “vacare” che significa “essere vuoto”, “essere libero” ed è connessa al sostantivo “vacatio” che indica una cessazione o sospensione. Il significato etimologico di “vacanza” rimanda quindi ad un fermarsi, ad un esercizio di libertà (che è sempre prima di tutto interiore), all’esperienza della fecondità del vuoto, che cede sapientemente un giusto spazio all’essere piuttosto che al fare e all’avere; ritengo che queste tematiche siano di grande rilevanza, soprattutto nella nostra epoca, e appunto le propongo nel mio libro. Ci tenevo inoltre a dirvi che, benché la mia esperienza sia maggiormente legata alla montagna, sono fortemente convinto che qualsiasi bell’ambiente naturale, ovviamente mare compreso, possa essere spazio propizio per ritemprare corpo e spirito, quindi terreno opportuno per l’avventura della ricerca spirituale e nel libro racconto anche questo. Penso che questa speciale valenza della natura possa essere testimoniata anche da questo mio scatto alla Cala Bianca in Cilento.
2021-07-11

Aggiornamento

Il primo obiettivo è raggiunto! La comunità di lettori che si è formata ha deciso che questo libro doveva arrivare in libreria: davvero GRAZIE di cuore, avete generosamente raccolto il testimone che avevo semplicemente passato e ora rimane l’avventura della lettura che si fa vita. Ciò che manca al libro resta da scrivere per le strade delle nostre città, in famiglia, nei luoghi di lavoro, nei parchi pubblici, nelle palestre, nei boschi o sui monti… quindi avanti con questa avventura! Nella foto il panorama dalla Croda Bianca, in Cadore, ci invita appunto ad alzare lo sguardo, ad abbandonarci alla Bellezza, per contemplarla, assorbirla, restituirla, condividerla…
2021-07-07

Aggiornamento

A partire da oggi rimangono esattamente 30 giorni per raggiungere l’obiettivo di questa campagna e mancano solo 8 copie numero, come già detto, particolarmente caro alla tradizione cinese, ma non solo! È per me l’occasione prima di tutto per ringraziare di cuore tutti i sostenitori e poi anche per richiamare l’attenzione su un aspetto particolare del libro, un intento di ordine “distruttivo”: la destrutturazione di non pochi stereotipi! Spesso infatti le rappresentazioni dell’altro sono stereotipate, o perché l’altro è rappresentato troppo altro o perché troppo poco se stesso; è così anche per le rappresentazioni occidentali dell’Oriente, spesso troppo commerciali o comunque, volutamente o meno, troppo imprecise, questo vale decisamente anche per il Taiji, il Qi Gong, lo Yoga ma anche per il Buddhismo, il Daoismo… il viaggio verso questi mondi altri richiede tanto rispetto, pazienza, ascolto, costanza e anche consapevolezza di sé; a queste condizioni è assolutamente possibile e remunerativo. Se volete saperne di più sull’opera di destrutturazione di vari tipi di stereotipi e sulla possibilità e fecondità di incontri con alcuni “mondi altri” potrete trovare varie sollecitazioni nel libro che propongo. Nella foto un tradizionale esercizio statico di QI GONG, che utilizzo per la mia meditazione, nello spazio propizio di un ambiente naturale selvaggio.
2021-07-01

Aggiornamento

Primo giorno di luglio, l’estate avanza e aumentano le occasioni di incontro con la natura, che sono anche occasioni di incontro con chi vive abitualmente a stretto contatto con l’ambiente naturale. Nella mia esperienza la natura più selvaggia che ho potuto gustare è soprattutto nell’ambiente montano, nella foto due portatori Baltì sostano in preghiera in Karakorum, i gesti sono quelli della tradizione islamica anche se nei pressi s’intravedono bandiere di preghiera secondo l’antica usanza tibetana: la realtà è spesso fatta di incontri fra diverse tradizioni, opportunità di reciproco arricchimento nel riscoprire le proprie radici e nel proseguire il proprio cammino. Ho sempre cercato d’incontrare le genti di montagna non come turista ma inserendomi il più possibile nella vita locale, non come chi consuma ma come chi ascolta e contempla, non tanto come chi porta ma come chi riceve, cercando i valori profondi che animano l’altro. Nel nostro tempo c’è molto consumo, molto conflitto, molta superficialità e anche molto “commercio spirituale”: l’autentico desiderio di ricerca di tante persone è infatti spesso abilmente pilotato in percorsi manipolatori… a fronte di tutto ciò nessuno può impedirci di vivere la natura come spazio propizio per la ricerca spirituale, per una meditazione sincera, né di attingere ai tesori di sapienza che arricchiscono popolazioni lontane ma anche vicine, infatti per viaggiare in profondità non occorre andare lontano. Questi fecondi incontri fanno appunto parte di ciò che condivido nel libro.
2021-06-21

Aggiornamento

Oggi comincia l’estate, tempo propizio per la cura delle relazioni in famiglia, con gli amici, con l’ambiente… Nella foto: verso la conclusione di “Serpe sfuggente” (Badolo basso), fra giovanili esperienze in falesia; anche l’arrampicata e l’alpinismo, benché io sia un arrampicatore piuttosto mediocre, mi hanno consegnato (e continuano a consegnarmi) molto sul piano umano e anche spirituale, infatti dal rapporto con l’ambiente, con gli amici e compagni di cordata ma anche dall’esperienza dei propri limiti… si possono ricevere preziosi insegnamenti, questo è appunto parte di quanto condivido nel libro. Per il resto vi aspetto oggi alle 19,00 presso il cinema Tivoli, Via Massarenti 418, Bologna, per una presentazione del libro; intanto al seguente link potete visionare un video un po’ particolare su questo progetto editoriale: https://www.instagram.com/tv/CQENGZfIMFr/?utm_source=ig_web
2021-06-17

Aggiornamento

Sono in arrivo i primi picchi di caldo e si ripropone la crisi idrica e la questione ambientale come una delle grandi emergenze del nostro tempo, s’impongono scelte coraggiose per una relazione sostenibile con l’ambiente e diventa sempre più necessaria anche una riflessione culturale in merito, nel libro condivido appunto qualche spunto di riflessione in riferimento alla prospettiva della cultura religiosa e ad una piccola esperienza personale. Nella foto, paesaggio alpino ben gestito nelle nostre Dolomiti, uno dei miei ambienti estivi preferiti, esempio concreto che un positivo rapporto fra uomo e ambiente non solo è possibile ma è anche remunerativo! A proposito di ambiente vi invito anche a visionare nei miei profili social un video di presentazione del libro girato in un particolare ambiente naturale… per il resto vi aspetto per la presentazione del 21 giugno!
2021-06-14

Aggiornamento

Fra una settimana ecco l'opportunità di uno sguardo dietro le quinte con qualche chiacchiera insieme su questo progetto, sugli incontri ed esperienze che lo hanno animato... per chi non avesse modo di vivere questo momento in presenza rimane sempre la possibilità di farsi vivo qui con qualche domanda nella sezione "commenti", con chi può ci vediamo lunedì prossimo alle 19,00 presso il cinema Tivoli (Bologna), con ampio parcheggio a disposizione.
2021-06-01

Aggiornamento

Siamo arrivati a giugno, mese dell’esame di stato per gli studenti delle superiori e strategica sessione di esami per gli universitari, periodo intenso e stressante per gli studenti ma anche per i docenti e tanti altri; per tutti rimane utile cercare tranquillità, armonia, equilibrio e grazie ad antichissime ricette della tradizione cinese, che combinano sapientemente lavoro mentale, respiro, postura ed eventuali movimenti morbidi, possiamo ottenere risultati molto soddisfacenti! Nella foto: tradizionale esercizio semidinamico di Qi Gong; chi volesse saperne di più su questi particolari esercizi psicofisici e su loro possibili applicazioni potrà trovare approfondimenti nel libro che propongo.
2021-05-16

Aggiornamento

Nella foto la semplice cima di Monte Adone, nel basso Appennino bolognese, è capace di regalare meraviglia in ogni stagione, anche d’inverno, quando nonostante la sua età si diverte ancora a giocare con le nuvole e a sbucare sopra di loro, nel libro racconto appunto dei nostri incontri e di quanto vi ho ricevuto. Una piccola cima può dare grandi soddisfazioni, un granello di polline portato dal vento generoso può fare molta strada, i piccoli gesti -anche i vostri- possono essere straordinariamente efficaci! In soli 18 giorni (su 100 a disposizione) siamo arrivati a metà del nostro avventuroso cammino, con il 50% di preordini: un grandissimo grazie a tutti i sostenitori di questo progetto! Intanto una edizione limitata per chi ha fatto il preordine è assicurata e ne sono veramente contento, poi con il vostro semplice passaparola possiamo anche arrivare alla meta, altri 100 preordini e siamo in libreria, se decidete che questo libro se lo meriti, ma già il camminare insieme in questa lettura e in ciò che intende suggerire è un bel risultato!
2021-05-09

Aggiornamento

9/5/21 Festa della mamma, una buona occasione per riflettere sul fatto che, anche nel nostro contesto sociale e culturale, non sono né pochi, né piccoli gli stereotipi sulla figura femminile, compresi quelli sul femminile nella religione e nelle religioni: per chi è interessato a qualche riflessione in merito, anche in prospettiva interculturale, il libro può fornire qualche spunto di approfondimento ed elemento di lavoro.
2021-05-08

Aggiornamento

Alle 8 p m dell'8 del mese ci sta un piccolo aggiornamento, l'8 infatti è numero particolarmente amato nella tradizione cinese (e nella didattica delle arti marziali) ma anche nella simbologia paleocristiana (cfr. le strutture architettoniche ottagonali), la realtà ci consegna spesso convergenze sorprendenti o incontri fecondi, come l'incontro con i portatori Baltì che hanno il coraggio di ridere e scherzare persino in un pericoloso guado del ghiacciaio Hispar, mentre sono a piedi nudi fra l'impetuosa e gelida acqua di fusione, questo preciso momento, oltre a ciò che ho ricevuto da queste straordinarie persone, è parte di quanto racconto nel libro.
2021-05-06

Aggiornamento

Siamo al passo Hispar (m 5.151) in Karakorum, con la vicina catena dell'Himalaya fra le montagne più alte del pianeta, impegnati nella classica traversata dei ghiacciai Biafo - Hispar e in un'esperienza esplorativa nello Snow Lake, presso il passo Kurdopin (m 5.800), dove l'unico alpinista passato prima di noi, un esploratore inglese, era morto di stenti. Accompagnato dai fortissimi portatori Baltì affronto questo incontro con un ambiente incontaminato, tanto affascinante quanto pericoloso, qui la natura sa raccontare messaggi particolarmente forti, ma l'incontro con le popolazioni locali è stato per me ancora più significativo. Quanto ricevuto in queste ed altre particolari esperienze è ciò che condivido nel libro, perché mi rattrista tantissimo quando una buona ricetta muore con il suo scopritore e non voglio tenere per me quanto di buono ho ricevuto!

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Quello che serve, sottovoce.
    Il corpo, la natura, lo spirito, il vuoto di Ferdinando Costa (Bookabook 2022, ISBN 978-88-3323-639-1) è una di quelle rare opere uniche nelle quali l’autore, ben arrivato alla maturità personale e professionale, sintetizza in cento pagine le cose utili del proprio percorso. E’ una letteratura che ha precedenti solo lontani nel tempo e nello spazio: le raccolte sapienziali di detti nei quali l’autore più tende a scomparire più ci viene accanto perché a ogni passo si capisce che sta sintetizzando in parole il concentrato di esperienze che la sua vita gli ha permesso. Questo ha conseguenze sul pensiero: invece di passare in rassegna prospettive teoriche si parte da una prospettiva biografica e si fa il bilancio di cosa vaga la pena consigliare ancora. Lo stile non è quello dimostrativo e polemico della difesa di una idea; non ammicca a un “noi che condividiamo questa impostazione” ma si presenta come un continuo “sottovoce” di condivisione fra persone che si sanno ben eterogenee fra loro e nondimeno stanno davanti allo stesso fuoco di problemi, hanno davanti lo stesso buio. Questo libro spinge quindi chi lo legge a mettersi in una analoga posizione: nella ricerca di cosa sia utile veramente e praticamente. Di alcuni risultati diremo più avanti; di seguito invece tentiamo di contestualizzare il suo discorso.
    Il libro rientra nel ristretto ambito della letteratura di montagna: “la parete aveva un camino… un foro… una cengia…” (pp.15-16). L’autore ha percorso molte montagne arrivando a vedere il lontanissimo in quelle di casa e il vicinissimo in quelle extraeuropee: e questo risultato appagante potrebbe essere definito il contrario esatto del gusto per l’esotico di moda un tempo. Parafrasando il detto di una nota marca di scarpe da roccia, Nessun luogo è così lontano come ciò che abbiamo dentro.
    Il libro rientra nella letteratura interreligiosa: cerca di capire quello che è veramente comune e per far questo cerca di capire quali schemi culturali siano da deporre e quali indicazioni possano aprire a un dialogo vero perché ben consapevole della propria identità, e “a una opzione preferenziale per la semplicità” (p.89).
    Rientra anche nella letteratura religiosa e biblica (in particolare Paolo, Vangeli, Atti, Profeti): cerca di praticare quella “felice eresia di mettere in discussione il dogma che lega soldi e felicità” (p.69) e di contrastare le visioni stereotipate delle religioni (p.9). In particolare è un libro sul discernimento: “dobbiamo distinguere proposte che si fingono autentiche da proposte che lo sono veramente, falsi maestri da maestri veri” (p.10).
    E’ un libro sulla sostenibilità: “la consapevolezza dell’ambiente naturale come risorsa, casa e tempio a destinazione universale dovrebbe aprire a scelte molto concrete su fronti di intervento enormi” (pp.22-23).
    E’ un libro sul Tai-chi: l’autore è praticante, insegnante e arbitro di Taiji-quan e utilizza nozioni tratte dal Qi-Gong, il Tuishou, il Sanda-Sanshou, il Wushu. “Una parte grande e strategica del combattimento parte dal rapporto dell’atleta con se stesso”: “questa dimensione ci accompagna in tutte le situazioni nelle quali ci possiamo trovare” (p.96).
    Il libro rientra nella letteratura sulla educazione e la scuola fino a toccare l’esperienza del Covid: “avrei potuto rimanere indifferente a quanto la realtà ci stava consegnando ma il confronto con gli alunni mi ha aiutato a capire che non potevo riprodurre lo stesso tipo di didattica…” (p.66).
    E’ un libro forse, pur senza nominarli, sui padri: cioè sul paziente lavoro di discernimento dei figli per capire cosa, di quanto abbiamo ereditato, va tenuto avendo la forza di riconoscere che “abbiamo ereditato concezioni spesso distorte e fuorvianti” (p.28).
    E’ un libro sulla ricerca di libertà anche là dove non sembra essercene lo spazio, come quella di trovarsi un albero appena fuori città per passarci una notte e insegnare ai propri figli a fare altrettanto; o di pregare incastrati in un albero (p.39).
    E’ un libro sulla pulizia interiore, sull’esplorazione rispettosa dei propri limiti, su “un coraggioso lavoro mentale”, sull’ imparare, dal proprio rapporto con i colleghi (p.94), dalla propria fatica, a saper leggere la bellezza (p.71-2). “Più umano e quindi più spirituale” (p. 91). “Un buon strumento di verifica del nostro lavoro interiore rimane sempre la realtà, che è più importante dell’idea” (p.101).
    A volte sembra che i fiori che si sono raccolti belli un tempo diventino brutti strada facendo: si è quindi stupiti della quantità di cose belle che hanno trovato posto in questa vita, nonostante, o proprio a causa, del “fermarsi una mezzoretta al giorno” (p.85). Ma non è un privilegio eccezionale: il libro è sorretto dalla persuasione, umile, che il suo lettore potrà riconoscere nella propria vita e in quelle degli altri più cose belle di quante ne vedeva prima per cogliere un po’ di verità nel detto “non dovremmo considerare una cosa strana se qualcuno è santo, ma se qualcuno non lo è” (p.98). Pur non facendo mistero delle difficoltà, è un libro ottimista: “il contagio del bene è assolutamente popssibile e nessuno ci può impedire di compiere la nostra parte” (p.102).

  2. Pagine che racchiudono in grande densità il taccuino di un viaggio interiore teso verso un’unità esistenziale tra corpo, mente e spirito, ed una scoperta di conquiste e ricchezze acquisite dal pensiero di culture diverse.
    Pagine che suggeriscono sentieri per rendere più autentica e compiuta l’esistenza.

  3. (proprietario verificato)

    Ringrazio Ferdinando per aver condiviso il suo cammino umano e spirituale con questo prezioso libro. Emerge con chiarezza l’esperienza vissuta con cui è imbevuto, la sottile e precisa competenza intellettuale che l’accompagna, ma soprattutto il coraggio di avventurarsi per i sentieri del dialogo interculturale e interreligioso oggi più che mai urgente. In queste pagine si assaporano i gusti e i profumi dell’Oriente con modalità che li avvicinano al nostro tessuto umano quotidiano. Un libro che è d’attualità perché risponde alla ricerca di serie profondità e sana spiritualità che tutti noi andiam cercando. Grazie a questo libro possiamo esser aiutati a scoprire quel Mistero che ci abita e pervade l’universo intero, se abbiamo il coraggio, dopo averlo letto, di tacerci, entrare nel vuoto e…lasciarci essere.
    don Luigi Arnaboldi

  4. (proprietario verificato)

    Per chi vuole riflettere, con uno sguardo davvero ampio. Per scoprire quanto dagli elementi più semplici che ci circondano, alle tradizioni più lontane da noi nel tempo e nello spazio, tutto possa contribuire a costruire meglio noi stessi. Un libro pieno di spunti a vari livelli, da leggere e rileggere.

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Ferdinando Costa
classe 1964, ama la natura selvaggia, che ha cercato dall’Appennino, alle Alpi, fino al Karakorum. Ha svolto studi teologici, ha conseguito il diploma di istruttore federale di Taijiquan ed è docente di scuola secondaria di II grado. Nel tempo libero, si ritira fra i monti da solo, con gli amici alpinisti o con la moglie e i quattro figli. Si interessa di tradizioni asiatiche, in dialogo con la sua identità cristiana, ed è autore di articoli sulle discipline della tradizione cinese per il sito www.spartacusbologna.it.
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