Storie di donne, non di uomini; come se, ancora una volta, si riproponesse il mondo del sentimento come dominanza femminile: del legame affettivo, accanto alla dimensione dell’immaginario. Come se questa scelta della dimensione di genere fosse la più genuina rivelatrice dell’umana natura. Sogni, aspettative, illusioni, frustrazioni cocenti, vuoti di speranza di donne, più o meno giovani. Accanto a queste, madri invasive, padri periferici, partner evanescenti, tradimenti, delusioni, traumi. Una narrazione che qui appare sgorgare segnatamente da un universo femminile ben riconoscibile, tratto da un setting di psicoterapia: fatto di emozioni, di sguardi, di parole, di incontri fugaci, di desideri repressi o di abbandoni alla passione, di attese infinite.
Come medico e come psichiatra ho passato la mia vita a immergermi in quella degli altri, nelle umane vicende che, sempre diverse, si ripetono. In questa raccolta, la tensione connessa ai bisogni interiori, da quelli spirituali a quelli emotivi e sessuali, si ripropone in una serie di pezzi di vita. Flash brevi, ma a volte riferiti a lunghi anni, che propongono un mondo dolente, ferito nelle proprie sfere più intime. Storie che sembrano avere una fine, un epilogo positivo, ma che si propongono poi come storie interrotte, fermate dalla chiusura della narrazione, come se qualcuno a un certo punto, anche in quello più intenso, chiudesse il libro.
La vita, il dopo, il destino che attende queste donne non è concesso sapere, ma è giusto che sia così. Non è importante leggere la fine, viene offerta piuttosto una riflessione, collocata al termine di ogni storia. Ad arte, per ciascuna, viene proposta una lettura psicologica, in particolare ricorrendo al linguaggio di tipo sistemico-relazionale. La storia, la famiglia d’origine della protagonista, una collocazione evolutiva di questa nel ciclo vitale. Infine, un avvicinamento a una possibile spiegazione dei suoi problemi e disturbi. Ma non c’è mai la pretesa di esporre principi teorici e men che mai di interpretare o immergersi in letture approfondite. Sono commenti che si affiancano alle normali congetture di ogni lettore. Ne deriva anche un’altra dimensione: il mondo emotivo del terapeuta-narratore, l’embricarsi delle sue appartenenze umane con le competenze professionali, derivate dall’esperienza clinica e dal vivere la psicoterapia in quel pellegrinaggio in comune di cui parlava B. Keeney.
È un libro breve, ma importante; apparentemente soft, ma con un contatto profondo con la vita di tutti. Dunque, un valore universale. La letteratura abbonda di storie coinvolgenti, ma solo poche sanno toccare la nostra sensibilità e vanno a sovrapporsi alle nostre esperienze personali. Claudio Fratesi, psicologo, psicoterapeuta, ci riesce molto bene.
Corrado Bogliolo, ottobre 2021
PREMESSA
L’obiettivo sperato di questo libro è duplice: la semplicità della lettura, pochissime citazioni, nessuna nota a piè di pagina e poi commentare storie di vita, dove i protagonisti hanno vissuto amori eccezionali, utilizzando uno sguardo sistemico-relazionale fruibile per tutti e non solo per gli addetti ai lavori.
Un doppio intento difficile da coniugare, quasi un ossimoro, come a volte succede nella pratica psicoterapeutica quando dobbiamo aiutare i pazienti a uscire dal proprio universo e concepire un multiverso di verità.
Per quanto riguarda il primo intento, quello della bella lettura, mi sono affidato a una scrittrice molto brava che ha in attivo diverse pubblicazioni che hanno riscosso un ottimo successo, quindi obiettivo raggiunto.
Se consideriamo, invece, il secondo intento, mi sono trovato più in difficoltà perché per essere “leggero” e interessare il lettore ho dovuto fare una necessaria semplificazione del pensiero sistemico-relazionale che è molto più complesso. Ogni storia meritava una vasta analisi sistemica, ma ho voluto limitarmi a brevi accenni con la speranza di stimolare una curiosità verso un linguaggio e un pensiero diverso da quello psicanalitico che gode di una vasta letteratura.
Le relazioni devono essere considerate come fossero esseri viventi, da nutrire, coccolare, educare e a volte anche rimproverare. Bisogna prendersene cura perché, come tutti gli esseri viventi, si possono ammalare, possono essere malattie passeggere, mortali o peggio ancora croniche.
In queste storie trattiamo di relazioni ammalate che hanno avuto diverse evoluzioni, alcune doloranti alla ricerca di un equilibrio migliore, altre bloccate e incapaci di evolvere, evincendo che il loro motto silenzioso è “Resistere a ogni costo”. Una maniera “folle” di cercare il nuovo perpetuando il vecchio.
Quando si parla di storie umane è impossibile essere netti e precisi. La scienza è una materia esatta, ma le persone non lo sono quasi mai e, in effetti, non possiamo mai condannare o condonare una persona perché è impossibile arrivare nella profondità dei suoi pensieri, l’unica possibilità è attenersi ai comportamenti visibili.
Concludo ribadendo che ciascuna di queste storie contiene innumerevoli aspetti di indagine sistemica; in ognuna ho privilegiato l’aspetto che ritenevo più centrale e più facilmente intuibile anche per un lettore inesperto e a tal fine ho anche pensato a una sequenza, un filo conduttore che le renda, pur nella grande differenza, pertinenti una di seguito all’altra.
La prima storia non può non essere che Sirenetta, perché è la più complessa, la più ricca di stimoli e anche di riflessioni contrastanti.
La seconda è Trofeo, con la sua forza disperata e la rinuncia a una soluzione.
La terza è Luna, un esempio di come l’amore nelle sue infinite sfumature abbia una radice unica.
Per la quarta storia ho scelto Cheesecake, un esempio di resistenza e di contenimento del conflitto.
La quinta è Melagrane, l’amore vissuto nei silenzi e nei sogni.
La sesta è Ceramica, la nascita e la morte di un sogno che non è mai diventato progetto, ma che ha cambiato una vita.
Per settima storia ho pensato a Spugna, la fusione che diventa quasi simbiosi e la dimostrazione di quanto possa essere forte una donna.
L’ottava è Paguro, la storia dove i sintomi si sostituivano al cambiamento.
Nona, e non certo ultima per importanza o per contenuto, è Pulcino, la vicenda di una giovane ragazza che era arrivata sull’orlo del precipizio e invece di cadere si fa spuntare le ali e vola via.
Claudio Fratesi
Commenti
Ancora non ci sono recensioni.