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Pietre rosse

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Daniele, insieme a suo fratello Francesco, vive in un piccolo paese nel cuore della Toscana. All’improvviso si ritrova catapultato in un terribile incubo: i suoi genitori e alcuni dei suoi più cari amici sono scomparsi nel nulla, senza lasciare alcuna traccia.

A capo dell’indagine sulle sparizioni c’è il maresciallo Gianluca Onesti, che si avvale del prezioso aiuto di una squadra speciale di agenti segreti: il maggiore Antonio Bini, il tenente Erik Conti e il sottotenente Andrea De Angelis. Parole incise con il colore rosso nei luoghi limitrofi a quelli delle sparizioni, un testimone oculare, un video catturato da un drone: sono tanti i tasselli dell’incredibile puzzle, ma chi c’è dietro a tutto questo? E perché?

Anche i giovani fratelli, insieme agli amici di una vita, Lorenzo e Filippo, cercheranno di risolvere il mistero e scopriranno di essere molto più coinvolti di quanto potessero immaginare.

CAPITOLO UNO

«Paolo, Valeria, buongiorno, come state? I ragazzi? Tutto bene?»

«Ciao, Riccardo, stiamo tutti bene e te? I ragazzi penso siano ancora a casa, ieri sera hanno fatto tardi. Meravigliosa giornata, non trovi?»

«Certamente, passeggiare con questo sole di primo mattino mi aiuta a ritrovare un po’ di serenità, ho avuto una settimana particolarmente difficile e stressante.»

«Riccardo, tu sei un ragazzo forte, sai quanta stima abbiamo nei tuoi confronti.»

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Quel tratto di strada sterrata, perfettamente rettilinea, solca e divide un campo di erba medica di colore verde intenso, reso ancor più brillante dalla rugiada mattutina.

In lontananza una figura di donna, anche lei intenta a passeggiare godendosi la natura incontaminata.

«Ilaria, sei tu? Buongiorno! Immagino che tuo marito sia ancora a casa a dormire!»

«Riccardo, che piacere rivederti! Stamani pensa lui alle faccende di casa, io mi rilasso facendo due passi… signori, buongiorno.»

«Ilaria, buongiorno, che bello ritrovarsi tutti, che ne dite se passeggiamo insieme?»

Il sole, sempre più brillante con il passare delle ore, lentamente viene coperto da nubi, la serenità si trasforma in panico. Un padre, una madre, un ragazzo di nome Riccardo e una ragazza di nome Ilaria sono così travolti da un qualcosa di inaspettato, inquietante. La loro vita cambierà per sempre, l’inferno li aspetta.

«Non meritavamo questa fine, non abbiamo fatto niente di male, o forse sì, vogliamo vivere, vogliamo viv…!»

Da lì in poi soltanto tenebre…

CAPITOLO DUE

Il nostro è un paesino tranquillo, vivo qui da molti anni ormai.

Quando ero piccolo i nostri genitori si sentivano talmente tranquilli da lasciarci “bighellonare” per il borgo tutto il giorno.

Ho ancora impresso nella mia mente il ritorno da scuola, il pranzo veloce e poi via in sella alla mia scassatissima bicicletta modello Bmx.

«Mamma, torno stasera per le cinque!»

«Mi raccomando, che devi fare i compiti.»

Mia mamma era una persona buona, sempre intenta ad accudire me e mio fratello. Da giovane faceva la parrucchiera, forse inserita in un altro contesto avrebbe proseguito nel suo lavoro, del resto e nonostante tutto era ancora molto precisa nel tagliarci i capelli di tanto in tanto.

Mio padre era poco presente in casa ma molto nella nostra vita. Giovane impiegato nella locale fabbrica del paese, la classica industria fondata a cavallo delle due guerre mondiali che dà lavoro a tutta la zona, quasi mille dipendenti… ed è ancora lì.

Ingegnere di talento, in pochi anni riuscì a ottenere un posto di tutto rispetto. Tutti i lavoratori lo salutavano con un timore reverenziale viziato da una sorta di naturale confidenza, del resto quelle stesse persone erano state compagni d’infanzia, di giochi, di “zingarate”.

Ma quando si hanno molte responsabilità si finisce per passare gran parte delle giornate lavorando, sacrificando la vita privata per portare a casa uno stipendio adeguato.

«Sono le sei e tuo figlio non è ancora tornato, deve fare anche i compiti.»

Passava un’altra oretta ed ecco che mio padre, imprecando, saliva in macchina e partiva alla mia ricerca.

Le mie giornate al villaggio, questo era il nome di una zona del paese costituito da una miriade di piccole casette con annesso giardino che “mamma fabbrica” dava in dotazione agli operai, passavano spensierate.

Ricordo le lunghe pedalate per le viuzze, la casina sull’albero costruita con i miei amici rubando letteralmente le tavole di legno ai muratori, le prese in giro, le marachelle, i piccoli e ingenui amori non ancora ben codificati.

Poi c’era lui, il campetto della chiesa. Il calcio, il “pallone”. Squadre messe su in modo estemporaneo, sulla base di una classificazione di bravura del tutto superficiale. Ricordo molto bene le battaglie ma soprattutto ho ben impresso nella mente i miei vestiti prima e dopo la partitella. Credo che anche mia madre abbia ben impresso questo ricordo.

«Daniele, sono quasi le sette, tra poco si cena e non hai ancora fatto i compiti.»

Ed eccomi improvvisamente mesto e a testa bassa ritornare verso casa con la mia bicicletta, mio padre dietro in macchina a spronarmi, in un mix tra auto di supporto ai ciclisti e fantino che fa sentire il frustino al cavallo per farlo andare più veloce.

La nostra era una famiglia tranquilla, forse io ero un po’ scapestrato, agitato.

Mio fratello Francesco invece, più piccolo di me di quattro anni, si è sempre dimostrato più inquadrato e pacato. Si sa, non tutte le ciambelle si sfornano con il buco, chissà quale tra le due è quella venuta peggio. Forse semplicemente quando sono fatte a mano sono tutte diverse. I dolci artigianali sono i migliori.

Il nostro è un paese tranquillo, o almeno così pensavo.

30 March 2023

Mangialibri

Mangialibri racconta Pietre rosse, il romanzo di Carlo Miotti. Ecco il link alla recensione.
22 November 2022

La Nazione

Oggi su La Nazione, nelle pagine dedicate a Lucca, si parla della presentazione di Pietre rosse, il romanzo del nostro autore Carlo Miotti. Qui l'articolo completo.
2022-03-25

Blog I libri di mezzanotte

Di seguito il link alla recensione di Pietre rosse (ovviamente la versione non editata). Sono molto contento e ringrazio Sandy per la collaborazione. A presto Carlo https://ilibridimezzanotte.blogspot.com/2022/03/pietre-rosse-carlo-miotti.html?m=1
2022-03-18

Aggiornamento

Finalmente l’editing di Pietre Rosse è concluso! Significa tecnicamente sistemare il testo, la trama, i refusi in modo da poter andare in stampa. Per me questo lavoro, durato più di un mese, è stato bellissimo, entusiasmante. In questa fase, oltre che dare una forma concreta alla mia storia, sono riuscito finalmente a distaccarmi dalla mia creatura. Adesso il maggiore Bini, il maresciallo Onesti, tutti i personaggi così come tutte le emozioni legate alla scrittura della storia non mi appartengono più. Da oggi Pietre rosse è il libro scritto e non di…Carlo Miotti. Una sottile differenza, per niente banale. Ringrazio la Redazione e Livia (il mio editor) che mi hanno affiancato e supportato in questo percorso. A presto, manca davvero poco. Carlo
2021-12-21

Aggiornamento

400 copie. Che dire, speravo in questo risultato per niente scontato, ed invece… Ringrazio tutte le persone che mi hanno sostenuto in questa cavalcata acquistando il mio libro. A gennaio inizieremo a lavorare sull’opera nell’attesa di vederla arrivare, finalmente, sugli scaffali delle librerie. Un abbraccio a tutti. Carlo
2021-12-08

Aggiornamento

-Il rifugio antiaereo- Perchè esiste anche un mondo sotterraneo... Il Museo e rifugi S.M.I. è un esempio di archeologia industriale realizzato a Campo Tizzoro sulla montagna pistoiese. I rifugi S.M.I. sono l'unico esempio in Italia di ricovero ipogeo di queste dimensioni, a prova di attacco aereo, costruiti da un privato per la collettività. Rifugi antiaerei furono realizzati nel 1939, con un progetto innovativo. La sua struttura è in Cemento armato e scavato alla quota di profondità di 20 mt, interamente nella roccia viva. I rifugi si caratterizzano per gli accessi distribuiti per tutto il Villaggio industriale e vi accede da 9 ingressi  sette dei quali con il disegno una cupola a forma di ogiva,  per non fare trovare una superficie d'impatto ortogonale al tiro piombante di un bombardamento. Le scuole e la zona detta della cartucceria invece sono a bunker, questo perchè le quote altimetriche della fabbrica sono diverse. Ad esempio l'ingresso scuole e familiari entravano a raso in quanto quella zona si trova allo stesso livello di calpestio dei rifugi antiaerei. I rifugi antiaerei muniti di infermerie, pronto soccorsi, cappella per le funzioni religiosa e vari locali per materiale utile quale: squadra vigili del fuoco, maschere antigas, locale bonifica, magazzini vari, pronto soccorso e infermerie, sono distribuiti lungo tutto il percorso. Al sesto squillo di sirena gli oltre 8000 lavorati in meno di tre minuti si recavano nei rifugi antiaerei. I pozzi sono dotati di un sistema autonomo di illuminazione, chiusure stagne in caso di attacchi con gas tossici, impianto di ricambio e bonifica dell'aria. Fonte: irsapt.it
2021-11-13

Aggiornamento

Personaggi Lo definirei il coprotagonista, se dovessi descrivere il suo ruolo ed interpretazione in un ipotetico film, lo nominerei miglior attore non protagonista. Proprio ispirandomi a Nathan Muir, agente segreto della CIA nel film Spy Game del 2001, interpretato magistralmente da Robert Redford, l’ho creato. Ve lo ricordate? Persona schiva, abituata a lavorare in completa autonomia e dare il meglio di se stesso in situazioni difficili. Completamente al di fuori degli schemi all’interno di una associazione in cui i protocolli sono alla base dell’organizzazione. Ciò nonostante amato e considerato dai suoi colleghi in virtù delle sue capacità. Io me lo immagino, nel suo studio in Piazza Dante a Roma, mentre in piedi, davanti alla finestra del suo studio, ammira la capitale pensando a quale nuovo caso lo attende. Non manca molto maggiore Antonio Bini, tra poco sarai coinvolto in una delle più sconvolgenti avventure che ti sia mai capitata.
12 November 2021

Aggiornamento

Anche se in ritardo copio qua sotto il link ad un articolo de il Giornale di Barga in cui si parla del mio libro Pietre Rosse. Buona lettura! https://www.giornaledibarga.it/2021/10/pietre-rosse-il-libro-che-non-ce-ma-che-presto-arrivera-358184/
2021-10-22

Aggiornamento

Secondo goal raggiunto, grazie davvero a tutti! Adesso navighiamo verso l'ultimo goal che sono sicuro raggiungeremo al più presto. Un abbraccio, Carlo
2021-10-16

Aggiornamento

In attesa di raggiungere il secondo goal. Ambientazione. Un paesino di montagna, il villaggio. Un luogo tranquillo, spensierato, in perfetta antitesi con la trama. Ho vissuto i miei anni d’infanzia proprio lì, tra il verde incontaminato, l’aria pura così come gli animi delle persone che lo abitano. Talvolta lo torno a trovare e, mentre percorro le sue strade, mi riscopro bambino. Si trova in provincia di Pistoia, Campo Tizzoro, vi invito ad andarlo a visitare.
2021-10-02

Aggiornamento

E uno, due, tre! Duecento copie in tre giorni, se me lo avessero detto non ci avrei creduto. Un grande grazie ad ognuno di voi per aver acquistato il mio libro "Pietre rosse", sono davvero felice, emozionato. In attesa di avere la vostra copia cartacea o eBook riceverete aggiornamenti riguardo l'elaborazione del testo e gli eventi collegati alla promozione del libro. Se ripenso a quel giorno in cui la mia avventura ha avuto inizio ed al mio percorso, non posso che ringraziare di cuore le persone che mi hanno sostenuto. Penso che condividere sia importante, ho deciso quindi di raccontarvi a poco a poco alcuni retroscena del percorso che ho fatto nella stesura del libro, farvi conoscere i personaggi del mio libro, l'ambientazione. A presto. Carlo

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Carlo Miotti
È nato a Barga (Lucca) dove vive tutt’ora. Laureato in Medicina Veterinaria, si occupa da molti anni della salute degli animali d’affezione, con particolare riferimento alla cardiologia. Coltiva da sempre la passione per la musica, la lettura e il mare. Ama viaggiare per il mondo, ma anche attraverso se stesso. "Pietre rosse" è il suo libro d’esordio.
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