Levin si è finalmente deciso a dichiarare il suo amore a Delta, sua amica da tempi immemori. La reazione però è inaspettata: Delta non solo lo confina nella friendzone, ma mostra particolare interesse per Milovat, compagno di squadra di Levin. É proprio durante la lezione di storia che lo spirito combattivo di Levin prende il sopravvento: incoraggiato dalle parole dell’insegnante e da un antichissimo libro di stratagemmi cinesi, Levin si rende conto che la friendzone non è semplicemente un’area grigia e sfortunata, ma è soprattutto una guerra che lui non ha intenzione di perdere. La battaglia però è lunga e piena di insidie e un ragazzo come Levin sa bene che avrà bisogno di un alleato interno. Si farà aiutare da Rowena, la migliore amica di Milovat, l’unica che conosce i punti deboli del ragazzo. Nonostante colpi di scena e situazioni inaspettate, i trentasei stratagemmi cinesi sembrano portarli sulla buona strada. E se andasse davvero tutto secondo i piani?
Perché ho scritto questo libro?
Lasciate ogni speranza, o voi che entrate nella friendzone. Sbagliato! Avete semplicemente bisogno di leggere questo libro e farvi ispirare dai 36 stratagemmi cinesi per vincere la guerra. Dopotutto, la friendzone è dietro l’angolo per ognuno di noi. Dobbiamo solo stare attenti e se dovessimo rimanerci intrappolati, basterà consultare il manuale, studiare le mosse dei protagonisti e incrociare le dita. La vedete anche voi quella luce in fondo al tunnel? Sì, è la via d’uscita.
ANTEPRIMA NON EDITATA
I due ragazzi si guardarono di sfuggita. Levin non tolse gli occhi da Delta: stava arrossendo?
-Se vuoi possiamo vederci dopo le lezioni così mi racconti- propose Milovat facendo scivolare la mano nella tasca della felpa.
Levin guardò Delta, convinto che avrebbe declinato l’invito.
-Certo- esclamò contenta. La sua espressione era cambiata totalmente, non l’aveva mai vista così raggiante.
-Perfetto-
-Hai ancora il mio numero?-
Milovat fece ciondolare il cellulare con aria trionfante. -Sì, ci sentiamo-
Una volta che Milovat se ne fu andato, Levin poté finalmente commentare la scena.
-Cosa è appena successo?- chiese stranito.
-Nulla-
-Lo conosci?-
-Sì, ci siamo visti alla festa della squadra. Ci hai presentato tu-
Per gentilezza, avrebbe voluto ribattere, non sicuramente per farli innamorare.
Delta chiuse l’armadietto e si incamminò diretta in aula. Levin la seguì, continuando a scuotere la testa incredulo.
-Pensi che accetterebbe il mio invito al ballo?- chiese improvvisamente la ragazza, voltandosi verso l’amico.
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Colpito. Il viso di Levin fece una smorfia strana che Delta probabilmente notò, dal momento che si affrettò ad aggiungere: -Non ti preoccupare, non mi dimentico di te, se mai dovesse accettare ti concederò un ballo quella sera: sei il mio migliore amico dopotutto-
Affondato. Tragicamente affondato, il Titanic non avrebbe retto il confronto.
Cosa gli era saltato in mente di presentarli? Perché era stato così stupido?
Mentre Levin si crogiolava in lacrime e domande, Delta portò le mani in tasca per recuperare il cellulare, ma vi trovò un biglietto spiegazzato.
-Questo cos’è?-
-La prossima umiliazione che dovrò affrontare- pensò Levin.
Delta srotolò il bigliettino azzurro. Tenne lo sguardo fisso sul foglio, poi alzò la testa sorpresa.
-Questo è…-
-Sì, lascia stare- tagliò corto Levin.
-Io non…-
-…non lo sapevi, già. Non lo immaginavi e nemmeno lo volevi. Capito- borbottò imbarazzato. Il suo viso era diventato di un colore molto simile al tramonto.
Decisamente non era stata una buona idea chiederle di andare al ballo con lui. Ma non poteva immaginare che fosse stata stregata dal fascino di Milovat.
-Mi dispiace, davvero- sussurrò la ragazza, dandogli un abbraccio.
-Sì, anche a me. Non immaginavo avessi in mente già qualcuno per il ballo, non te l’avrei chiesto-
-Un ballo però te lo concedo volentieri-
-Va bene- disse ancora più imbarazzato.
Probabilmente aveva toccato un po’ l’ultimo scalino di casa mentre saltava dalle scale verso la cucina. E adesso avrebbe dovuto fare i conti con questa scena imbarazzante e soprattutto con l’orribile limbo nel quale era appena caduto, la zona oscura, l’area proibita, la terra dell’oblio, la valle della perdizione. Era ufficialmente nella friendzone.
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