Carlotta ha sempre vissuto nel villaggio di suo Zio, inconsapevole dell’esistenza di un mondo là fuori dove il tempo scorra a un passo diverso da quello scandito dalle campane a lei familiari della chiesa, e dalle grida dei pescatori sul lago. Finché, una notte, la vista di una figura stregata nella nebbia non cambia per sempre il corso della sua esistenza. In una discesa infernale nel ventre del suo paese, Carlotta dovrà affrontare pericoli inimmaginati per recuperare il turchino smarrito dei suoi occhi. E, forse, per salvare se stessa. Il turchino dei tuoi occhi è una fiaba moderna, a tinte fosche, intrisa nel folklore di una non precisata Italia centro-meridionale, fatta di sbadigli, fascinazioni e creature fatate. Un universo che sparisce lentamente, ma che, talvolta, riaffiora estemporaneo nella memoria di chi lo ha vissuto.
Perché ho scritto questo libro?
Avevo appena finito di leggere “It”, e c’era un vuoto enorme a forma di clown nelle mie giornate. Ricordo che persi ore a cercare nelle librerie di Parigi un libro che mi potesse prendere altrettanto. Avevo in mente qualcosa di molto preciso, affine a “It”, ma scritto diversamente, con ambientazioni differenti. Come quando vai al ristorante, hai un’idea chiara di cosa vorresti, ma non lo trovi. Torni a casa, e te lo cucini. Ecco, non trovando il libro che volevo, l’ho scritto.
Paola Francesca Cortese (proprietario verificato)
È una strada nuova e percorribile, un invito a osare d’essere per salvarsi, una testimonianza per i lettori più giovani e un accorato invito a lasciare che sia per gli altri lettori. Lo consiglio vivamente ad entrambi