Decenni di rivalità e scontri hanno diviso le due grandi isole di Kalaster e Ayros. L’una dimora di minotauri, orchi, nonmorti e troll, l’altra abitata da un’Alleanza di nani, halfling, umani ed elfi. Sono stati i primi a sanguinare, anni prima, quando hanno subito sulla propria pelle la campagna di conquista e sterminio guidata dal vecchio re degli umani. I ricordi, anche lontani, bruciano per sempre nella memoria di alcuni. E così è per Urbak Corno Insanguinato, Supremo Generale della Nuova Gilda, che in una Kalaster in fermento guida la sua gente nella marcia verso la giusta vendetta,
armato di un maglio dalla testa di pietra e dalla forza della sua fede incrollabile in una divinità misteriosa. Ma le sue mosse non passano inosservate: saranno gli occhi di quattro spie dell’Alleanza a dare inizio a una disperata corsa contro il tempo, per prepararsi a una guerra ormai inevitabile. Il loro tremendo messaggio le porterà prima a Dor Ander, ricca città mercantile, e da qui a Talfgar, la città scavata nel ventre di una montagna e illuminata dalla luce di un sole artificiale, fino alla bianca Singarston e all’arborea Leradir. Una lotta impari contro un nemico spietato, con il peso di migliaia di vite sulle spalle e la consapevolezza che il loro destino dipende dalle azioni e dalle scelte di pochi. E mentre la guerra ribolle all’orizzonte, alcuni tramano nell’ombra, tirando le fila di inconsapevoli burattini.
Perché ho scritto questo libro?
Scrivere un libro avviene sempre per tanti motivi. E per varie persone. Per quelli vicino a noi, con cui si vuole condividere qualcosa scaturito dal nostro profondo, influenzato da rapporti ed esperienze. Ma prima di tutto si scrive per se stessi, per mettere ordine in quella ridda di idee che altrimenti si agitano nella nostra mente come in un vespaio impazzito. Per aprire il nostro cuore, e mostrare sensazioni e pensieri che altrimenti sarebbero privi di voce. Per creare un mondo nuovo.
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