Marsilio è un giovane ragazzo alle prese con un paese che non lo stimola. Dall’insoddisfazione verso ciò che lo circonda si ritaglia un mondo alternativo nei libri. La compagnia di Leonardo, poi, si rivela come un antidoto ancora più potente di quel mondo di carta creato ad hoc dal protagonista. In un periodo spensierato della sua vita, Marsilio fa la conoscenza di Liana, una ragazza spigliata e coinvolgente. Tuttavia la sua esistenza rimane votata agli eccessi, non riuscendo a frenare quella sua passione morbosa per i libri. Tutto degenera, Marsilio è costretto a fare i conti con la sua psiche, a guardarsi allo specchio e a scrutarsi ancora più a fondo. La sua salute ne risente al punto che, dopo essere stato in coma, al suo risveglio scopre di essere sempre stato Leonardo.
Attraverso un viaggio nella sua mente, alla ricerca di una memoria perduta, il protagonista riesce a trovare il suo equilibrio, ma la vera storia, quella sottesa al dramma di Marsilio/Leonardo, viene scritta da qualcun altro, una persona che darebbe di tutto per lui… Qualcuno che avrebbe dato l’anima per avere una simile felicità!
Perché ho scritto questo libro?
Tutto quello che nasce dalle nostre intenzioni è una nostra creazione.
Che sia un libro, un figlio o altro ancora, tutto nasce da noi. Dalle piccole creazioni, poi, la mia attenzione si è spostata verso l’atto che più di tutti simboleggia il dare vita a qualcosa: il parto.Per opposizione, questo romanzo si rivolge a coloro che non possono “creare”, che non hanno la possibilità di dare vita a qualcosa di buono, alle persone sterili, condannate a essere sterili.
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