Luca e Giovanni si ritrovano dopo molto tempo. Hanno tante cose di cui parlare ma nulla che li distolga dal proprio presente. Mentre uno pensa al passato, l’altro è proiettato al futuro. I due, seduti in un’osteria sul lungotevere romano, si raccontano e ci raccontano delle loro vite.
Lo fanno attraverso gli occhi e la penna di chi narra: un osservatore silenzioso, un protagonista in ombra.
Perché ho scritto questo libro?
“Cambiamenti” nasce dall’idea di sistemare frasi, appunti e aforismi che avevo sparso ovunque. Il progetto era di farlo in modo romanzato, ma una volta finito, mi sono reso conto che quello che avevo prodotto era molto di più. Rileggendolo mi sembrava di avere tra le mani una storia che poteva parlare allo stesso tempo di tutti e di nessuno, e, che attraverso dei colpi di scena, poteva concretizzare quella triste idealizzazione dello scrittore esordiente contemporaneo.
Michele (proprietario verificato)
Interessante, intrigante, bello. Spero di poterlo leggere per intero quanto prima
Antonio (proprietario verificato)
Simone Nardone, una sicurezza!
Ennio (proprietario verificato)
Le premesse sono ottime. E se bisogna dire la verità è difficile che Simone Nardone deluda con le sue storie. Basta leggere gli altri suoi libri. Avanti cosi!
Simona (proprietario verificato)
Questo accompagnarti e lasciarti ondeggiare tra le frasi e la narrazione, fanno di “Cambiamenti” un lavoro accattivante. Non vedo l’ora di leggerlo tutto!