In un futuro prossimo e realistico, Blessing, infermiera in crisi, cerca rifugio in ciò che rimane delle sue radici. A poca distanza Gianluigi, sindaco di provincia, osserva impotente la sua comunità voltargli le spalle. Camilla, esploratrice dei giorni nostri, decide invece di rischiare tutto ed inseguire per l’ultima volta il suo sogno. Nel frattempo, sullo sfondo, la Lombardia riesce ad ottenere l’agognata indipendenza. Ne varrà la pena?
Oscillando tra egoismo e ricerca di sostegno, tra impavidi balzi in avanti e tentativi di recuperare quanto perso, i tre protagonisti cercheranno in un crescendo drammatico di trovare nonostante tutto il loro personale e improbabile equilibrio. Finché, alla periferia della periferia della neonata Repubblica Popolare Lombarda, un tragico evento svelerà ogni inganno portando lo spirito del tempo e le vicende dei personaggi alle loro estreme e implacabili conseguenze.
Attraverso le vicende di personaggi trentenni alla disperata ricerca di modi per affermare la propria individualità, Educazione Padana sviluppa un discorso a più voci che indaga in maniera spietata la tensione tra io noi e loro, tra individuo e comunità, tra autodeterminazione e appartenenza.
Una tensione che ci riguarda tutti, perché «Tutti noi, prima o poi, siamo stati portati a credere che per diventare primi sarebbe stato sufficiente liberarsi dal peso dell’Altro».
Perché ho scritto questo libro?
Nell’autunno 2017, mentre Lombardia e Veneto celebravano con i referendum per l’Autonomia la diffusa volontà di mettere “prima” veneti e lombardi, ho realizzato che forse il ritorno al “comunitarismo” non è altro che una reazione (vana?) alla vertigine e alla crisi a cui porta l’individualismo. Ho pensato che questa intuizione fosse troppo urgente, ma anche troppo densa; ed ho provato a distillarla, proiettandola in storie individuali verosimili in cui tutti noi possiamo in fondo specchiarci.
Chiara (proprietario verificato)
Ecco fatto, ho finito di leggere “Educazione padana”, il primo romanzo di Andrea Franzoni. Dico “primo” perché non ho dubbi riguardo al fatto che il mio carissimo amico e compagno di battaglia abbia di fronte a sé una lunga carriera come scrittore. Il romanzo è appassionante e ben scritto, ma soprattutto attuale. Riflette tutta l’intelligenza dell’autore, la sua capacità di lettura del presente, il suo scomodo talento nell’individuare i rischi a cui andiamo incontro a causa della deriva d’egoismo e razzismo che ultimamente mi rende l’Italia quasi irriconoscibile. Raccomando sinceramente questa lettura ad amici e conoscenti: non ve ne pentirete. Acquistandolo sul sito qui sotto otterrete immediatamente il file del romanzo completo. È anche possibile leggere gratuitamente i primi capitoli come anteprima.
Effetti collaterali: può aggravare l’inclinazione alla ribellione e all’attivismo
Note particolari- unico effetto collaterale: ad un certo punto induce anche un’irresistibile voglia di carbonara!