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Il labirinto della mente

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Walter è un brillante archeologo e, appassionato di lettura fin da bambino, lavora in una libreria nel centro di Roma che il padre gli ha lasciato. In una splendida giornata primaverile si ritrova, senza sapere come, catapultato in un giardino che non ha mai visto prima. Inizia così il suo cammino all’interno del labirinto, sia fisico sia interiore, che lo porterà a incontrare persone che dicono di conoscerlo, ma di cui lui non ricorda nulla.
Perché fra tante strade Walter ha imboccato proprio quella? Cosa determina le scelte? Istinto, necessità, intuito, sentimento, ragione o un insieme di tutto?
Quello di cui è sicuro è che nulla sarà più come prima e quel giorno è destinato a cambiare per sempre la sua vita.

IL RISVEGLIO

In un secondo tutto divenne completamente buio.
Mi svegliai di soprassalto in preda a uno sgradevole stato di ansia, quando mi accorsi con grande stupore di essere disteso sul terreno umido e in parte ricoperto da muschio fresco. Fui scosso da un brivido e sentii il cuore palpitare. Mi sentivo confuso, disorientato e avevo difficoltà a ricordare qualsiasi evento recente o passato. Non conoscevo quel posto ed ero certo di non esserci mai stato prima. A un primo sguardo, mi sembrava di trovarmi in un giardino che non aveva per nulla un aspetto abbandonato, anzi, era molto ben curato.
Iniziai a chiedermi cosa ci facessi in quel posto, ma soprattutto come ci fossi arrivato.

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Un turbinio di pensieri si accavallava nella mente, mentre riappariva, fra i miei ricordi, l’immagine di me che passeggiavo lungo un grande viale, costeggiato da belle ville e da alberi secolari, quando all’improvviso ero stato distratto dalla vista di un cartellone stradale. Era grande e in parte nascosto da un groviglio di rami e foglie. Avvicinandomi, lo avevo osservato con attenzione e avevo notato che conteneva due scritte sbiadite dal tempo, che descrivevano due diverse località e l’avvicinarsi di un bivio.
Del lasso di tempo intercorso tra il passeggiare nel viale e il risvegliarmi in quel luogo sconosciuto non ricordavo ancora nulla.
Una profonda inquietudine si impadronì del mio animo, fino a che ebbi la certezza di essere in reale pericolo. In questi casi avevo l’abitudine di fare alcuni esercizi di respirazione, che consideravo un vero e proprio toccasana. Così feci e, come ogni volta, si rivelarono efficaci.
Dopo aver recuperato un po’ di autocontrollo, mi chiesi che ora fosse, ma nel toccare il polso mi accorsi di non avere il mio inseparabile orologio sportivo, un Cartier. Strano, di solito non esco mai senza, pensai.
Poi, volgendo lo sguardo verso il sole e vedendo che si trovava a sud, giunsi alla conclusione che potesse essere più o meno mezzogiorno, considerando anche il calore dei raggi che riscaldava la pelle e offriva al corpo un piacevole benessere.
Iniziai così a guardarmi attorno: accanto ai miei piedi vidi un colombo con un occhio nero e un altro rosso. Con aria spavalda e incuriosito dalla mia presenza, mi osservava con circospezione gironzolando e saltellando di qua e di là in cerca di cibo, fino a quando spiccò il volo, soddisfatto. Mentre lo guardavo staccarsi da terra, vidi uno stormo di uccelli sfrecciare compatto nel cielo e muoversi proprio sopra la mia testa, disegnando una grande “V”.
Che posto è mai questo? Come ci sono finito? Ci sono arrivato da solo o, peggio ancora, qualcuno mi ha portato fin qui e poi abbandonato per qualche inspiegabile motivo? Magari ci sono arrivato con le mie gambe e poi sono sprofondato in un sonno profondo oppure ho perso i sensi dalla stanchezza….
L’ipotesi che qualcuno mi avesse portato in quel luogo per poi lasciarmi mi sembrava veramente poco probabile. E poi… per quale motivo avrebbe dovuto farlo? mi chiesi.
Interrogativi e timori iniziarono a tormentarmi. Dato che non ricordavo nulla, non ero in grado di dare loro una risposta, né avevo contezza di quale fosse stata la sequenza degli avvenimenti accaduti fino a quel momento. Di certo tutto era privo di senso.

Troverai qui tutte le novità su questo libro

Commenti

  1. Patrizia Gagliardi

    (proprietario verificato)

    A volte capita di perderci nel labirinto della nostra mente, senza più riuscire a trovare la via d’uscita.
    E l’uscita può addirittura riservarci una realtà ancora più spaventosa e difficile di quella che ci aveva fatto smarrire.
    È quello che capita a Walter, il protagonista del romanzo, a cui la vita non ha risparmiato quasi nulla, perché nulla c’era più da risparmiare.
    Mi piace, tuttavia, pensare che, attraverso il suo doloroso, quanto necessario, percorso di consapevolezza, alla fine ci sia sempre una ragione valida per poter rinascere ancora. Perché di vivere, vale sempre la pena.
    Brava Annamaria Balducchi, per aver saputo raccontare in un romanzo che non ti aspetti una storia così delicata e difficile.

  2. (proprietario verificato)

    Un romanzo appassionante da leggere tutto di un fiato ! Rapiti dalla lettura del libro , si ci trova all ‘ improvviso in luoghi affascinanti e suggestivi in un contesto tutto da scoprire!

  3. (proprietario verificato)

    Linguaggio semplice che invita a proseguire nella lettura e finale inaspettato di un racconto che ci guida in un viaggio alla scoperta della mente.

  4. (proprietario verificato)

    Il libro ti proietta in una storia onirica e sorprendente. I personaggi sono descritti mirabilmente e la storia rimane avvincente fino alla fine. Raccomandatissimo per chi ama il genere psicologico

  5. (proprietario verificato)

    La storia parte tranquillamente in un crescendo che porta il lettore in una dimensione onirica di straordinariamente emozionante e coinvolgente. Il libro si legge tutto d’un fiato in attesa del finale imprevedibile. La narrazione scorre veloce trascinandoti nei meandri della mente avvicinando il tettore al finale a sorpresa.
    Avvincente. un bel romanzo per una scrittrice esordiente ma non per questo meno talentuosa di tanti altri

  6. Mario Drs

    Consiglio vivamente di leggere il libro, una storia molto avvincente con un finale tutto da scoprire. Una trama che porta il lettore ad immedesimarsi nel personaggio principale con tutte le sue sfide.

  7. (proprietario verificato)

    Storia appassionante e scorrevole! Ho apprezzato particolarmente la trama di questo romanzo, le descrizioni dell’autrice e la componente psicologica della storia.
    Lo consiglio se cerchi una lettura che ti faccia venire la voglia di leggere sempre una pagina in più

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Anna Maria Balducchi
E' nata nel 1962 a Cosenza, ove risiede. Dopo aver intrapreso gli studi umanistici, ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università della Calabria. Da sempre attratta dai processi della mente, dal suo comportamento e dalle relazioni umane, ne studia le dinamiche raccontando alcuni dei suoi molteplici aspetti e invitando, altresì, a una riflessione sul perché del disagio mentale e di molti comportamenti psicopatologici. “Il labirinto della mente” è il suo primo romanzo.
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