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Il negozio delle meraviglie di Alice

Il negozio delle meraviglie di Alice
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Consegna prevista Agosto 2024
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Il giorno del suo quindicesimo compleanno Greta, nel far ritorno a casa dopo la scuola, si imbatte in un quadro, esposto in una vetrina di una strana galleria d’arte, nel quale è raffigurato il quadro del Cappellaio Matto.
Attratta e incuriosita dal fatto che, sullo stesso, sia riportato il numero 10/6 (che corrisponde alla sua data di nascita); entra nel negozio per chiedere informazioni e, così facendo, si troverà a fare un viaggio magico nella sua infanzia e nei suoi ricordi, anche dolorosi, arrivando alla fine a scoprire che per essere felici nella vita bisogna essere consapevoli della propria unicità e originalità.
*illustrazione di Anna Formaggio

Perché ho scritto questo libro?

Secondo dati ISTAT, ogni anno, in Italia si registrano 4000 casi di suicidi, di cui circa 500 vengono compiuti da under 34. Segno, quest’ultimo dato, del forte disagio psico- sociale in cui vive la popolazione giovanile. Un’alta percentuale di questi giovani è composta da studenti. Con questo libro desidero portare, con una storia fantasy, un messaggio di speranza ai giovani affinché possano vedere, nella crisi della loro età, una opportunità per scoprire la loro unicità e originalità.
Nello scrivere questo libro ho utilizzato uno stile narrativo che mi piace definire tra adolescenti e questo perché, avendo vissuto quel periodo dell’esistenza prima da “diretto interessato” e, oggi, da papà, trovo che sia molto più interessante proporre un viaggio narrativo nel quale nessuno abbia la pretesa di insegnare qualcosa ma, al contrario, semplicemente di condividere quanto io stesso ho imparato con l’augurio che possa risultare utile. Quindi non un stile da “persona che si mette in cattedra” ma da “compagno di banco”.

ANTEPRIMA NON EDITATA

    

Un imprevisto, un quadro, una scoperta. 

Serve un incontro fuori dal comune per scoprire la propria originalità.    

 

Capitolo 1: Uno quadro inatteso  

“L’ingresso è libero signora?” – chiese la ragazza aprendo delicatamente la porta del negozio. 

“Certamente! Entra pure, l’unica regola che vige in questa galleria d’arte è la seguente: sentirsi liberi di essere sé stessi” – rispose la titolare da dietro la scrivania. 

“Grazie mille, do una rapida occhiata perché sono appena uscita da scuola e sono in attesa di prendere il bus per tornare a casa” – rispose la giovane. 
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“Sempre in lotta contro il tempo voi adolescenti; è come se ognuno di voi fosse un Bianconiglio!” – replicò sarcastica la donna continuando a disegnare. 

“Intende il personaggio del libro di Lewis Carroll? Io l’ho sempre trovato ansiogeno e simpatico però, sinceramente, non andrei a riempirlo di un significato esistenziale” – replicò con tono sicuro la ragazza. 

“Non sarai mica la tipica adolescente tutta smartphone e razionalismo ma zero immaginazione vero?” – domandò curiosa la donna. 

 “Ma scherza? I miei genitori sono così mentre io no, altrimenti perché sarei entrata nel suo negozio attratta da un disegno?”. 

“Davvero? Quale ti ha incuriosito?”, 

“Quello nel quale è raffigurato un cappello con la scritta 10/6: infatti è la mia data di compleanno!” – disse la giovane. 

“Ma è oggi, tanti auguri!” – disse la donna alzando gli occhi e interrompendo, per un istante, la realizzazione del suo nuovo disegno. 

“Grazie signora! E lei perché ha inserito nel quadro quel numero? È forse una data oppure ha un altro significato più legato al libro di Carroll?” 

“Indica quel prezzo simbolico in base al quale ognuno è disponibile a vendere ciò che ha di più caro pur di arricchirsi agli occhi del mondo” – disse la signora dai bianchi capelli. 

“Intende una sorta di vendita dell’anima come nel libro di Dorian Gray?” – domandò la giovane. 

“Dipende da quale significato dai alla parola anima, amica mia. Il tuo qual è? Cos’è che ti anima? Cos’è che ti appassiona?” – 

“Ho a cuore la pace nel mondo!” – replicò prontamente la ragazza. 

“Con questa risposta sei pronta per il tuo discorso da candidata Miss Italia!” – disse sarcastica la donna – “se posso darti un consiglio: prova ad osservare a fondo il disegno che ti ha colpito, rimani in silenzio qualche istante e vedi quale risposta emerge dal tuo cuore”. 

La giovane, accolto l’invito, si sedette su una strana poltrona restando immobile ad osservare il dipinto. 

“Spesso non sono libera di essere me stessa con i miei compagni di classe oppure con i miei genitori” – esclamò d’un fiato la ragazza – “ho paura, infatti, di apparire stramba perché non desidero le cose che per gli altri sono importanti”. 

“E cosa desideri amica mia?”, 

“Tornare ad essere come Alice del libro di Carroll! Ricordo che quando ero piccola, infatti, nel silenzio dei miei giochi tutto aveva una luce diversa e persino i peluche li percepivo come reali al punto di considerarli dei veri e propri amici. Quanto mi mancano quelle avventure. Pensi che avevo tutti i pupazzi tratti dal celebre cartone animato e così anch’io ho preso il the con loro! Purtroppo, mia mamma, qualche tempo fa, ha deciso di donarli in beneficienza perché sono diventata grande ma io, sinceramente, li avrei voluti tenere con me.  

È come se una parte del mio cuore fosse andata via con loro e, invece, vorrei tanto poterla ritrovare. Questo sarebbe il regalo più bello per festeggiare i miei 15 anni” 

“Questo sì che è un bel desiderio! E cosa ti impedisce di realizzarlo?” – domandò curiosa la donna. 

“La vita! Tra la scuola, gli impegni sportivi e le aspettative dei miei genitori…il tempo scorre e sento che mi sto sempre più allontanando da quella bambina di una volta. Anche oggi, ad esempio, i miei genitori mi hanno organizzato una festa perfetta per i loro gusti ma non per i miei…quanto mi manca festeggiare invece con i miei amici nel mondo delle meraviglie” – replicò tristemente la ragazza. 

“Allora, andiamo a riprenderli!” – esclamò prontamente la donna. 

“Davvero e come?” – chiese la ragazza. 

“Ti svelerò un segreto: quando io disegno riesco ad aprire le porte del regno dell’immaginazione che è nel mio cuore e questo mi permette di fare dei viaggi bellissimi! Vuoi provare?” 

“Ma io non so disegnare” – disse la ragazza. 

“Non ti preoccupare, io disegnerò ciò che la tua immaginazione mi suggerirà. Ci stai?”. 

“Certamente!” – disse con gioia la ragazza. 

“Ottimo iniziamo allora! Come prima tappa del nostro viaggio dove vuoi andare amica mia?” 

“Voglio incontrare Bunny il Bianconiglio di quando ero bambina!” 

“Mi sembra un’idea fantastica! Bene allora, si dia inizio al viaggio!”.      

 

 

 

 

Capitolo 3: Crazy, il peluche del Cappellaio Matto 

“Happy Halloween a tutti!” – esclamò all’improvviso una voce dal fondo del magazzino del negozio. 

“Incredibile, Crazy ma sei proprio tu!!!” – urlò di gioia Greta. 

“Ma scusa darling…sai che adoro questa festa mascherata e quindi, come quando eri bambina, sono venuto a prepararti…mancano solo poche settimane e ci siamo”” – replicò prontamente Crazy facendo un inchino con il suo buffo cappello. 

“Ma oggi è il 10 giugno e mancano diversi mesi ad Halloween; mi sai che sei in grande anticipo! Non lo vedi che c’è scritto anche sul tuo cappello il 10/06! Oggi è il mio compleanno!” – disse scoppiando in una risata la ragazza. 

“Se guardi la scritta da sinistra a destra allora hai ragione; ma invece se la guardi da destra a sinistra…allora oggi è il 6 ottobre e mancano pochi giorni alla festa di Ognissanti …ed io sono qui oggi per questo! Prepararti a questa festa” – replicò il peluche. 

“Ad esempio, se ora scrivo a terra il numero sei; da un lato sembrerà effettivamente così mentre dal lato opposto apparirà come un nove? Tutto chiaro mi sembra! La vita amica mia ha sempre delle prospettive diverse e conoscerle da a tutto un gusto diverso!” – disse Crazy. 

“Se mio padre fosse qui ti direbbe quello che dice sempre a me…ma quando metterai la testa a posto! Ma visto che io non sono lui e che quella frase mi urta i nervi…allora che si dia inizio ai preparativi per Halloween” –  

E così, tutti e tre, iniziarono a realizzare delle spaventose decorazioni e mentre erano così indaffarati Crazy si accorse di qualcosa di meraviglioso: Greta stava disegnando e colorando proprio come quando era bambina. 

Una profonda emozione entro nel suo cuore e soffermandosi, poi, a guardare gli occhi della ragazza nuovamente pieni di vivacità: si commosse perché gli tornarono alla mente gli Halloween trascorsi insieme! 

“Il tuo sguardo mi ricorda quello di tuo papà” – disse d’un tratto il peluche. 

“Lascia stare, l’uomo che hai conosciuto tu non esiste più. Dopo il divorzio è andato via di casa e quando ci vediamo è sempre e solo impegnato a raccontarmi della sua nuova famiglia e dei suoi nuovi figli. Non ha più spazio e tempo per me” – replicò Greta rabbuiandosi, cupamente. 

“Lady tristezza è apparsa sul tuo volto, piccola mia! Conosci la sua storia?” – disse dolcemente Crazy. 

“Non mi dirai che adesso anche tu mi racconti una favola?” – replicò perplessa la ragazza. 

“Bella mia ho la vita è una favola sempre, oppure non lo è mai! Basta solo intendersi su cosa intendiamo con questo termine! Certo se l’associ al vissero tutti felici e contenti…allora in quel mondo Lady Tristezza è una fata cattiva…ma nel mio mondo…lei è la protagonista di qualcosa di veramente speciale! “– replicò prontamente Crazy. 

“Okay, mi hai incuriosito…raccontami pure…” – disse Greta, sedendosi a terra e incrociando le gambe proprio come quando era bambina. 

“Dunque, partiamo dalla fine…se c’è un…” e vissero tutti felici e contenti” …vuol dire che la tristezza se n’è andata…ma ti sei mai chiesta in quale direzione? “– domandò il peluche. 

“Sinceramente non ci avevo mai pensato” – rispose Greta. 

“Semplice amica mia …non se ne va! Vedi Lady Tristezza ha un compito fondamentale…come fai a capire di essere felice se non ricordandoti di quando sei stata triste? Ecco dunque che, in ogni favola che si rispetti, la nostra protagonista rimane sempre nei cuori come aiuto a gustare tutto quello che si può vivere nel momento presente!  

Ad esempio, se ti ammali e se triste che non puoi uscire all’aria aperta; quando guarisci sarà proprio il ricordo di Lady Tristezza a non dare per scontato che puoi rigustare nuovamente una giornata fuori casa nel verde e al solo! Ci avevi mai pensato?” – domandò Crazy 

“Ora che ci rifletto effettivamente hai ragione! Io quando sono triste e mi sento angosciata faccio di tutto per scappare da quella emozione ma se invece la guardo come una lady…allora mi viene quasi voglia di invitarla come fosse una amica a bere un the!” – esclamò con gioia Greta. 

“Esatta piccola mia! Cambia prospettiva e vedrai che ogni emozione ti sarà amica!” – esclamò il peluche. 

“E allora farò così…alla nostra festa di Halloween non può mancare Lady Tristezza che beve con noi il the!!”  

E con queste parole Greta, Crazy e la titolare del negozio si rimisero al lavoro in tempo utile per festeggiare il loro Halloween. 

 

 

Articolo Il Riformista – nov 23: si parla di “Il negozio delle meraviglie di Alice”!

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Alessandro Grazioli
Alessandro Grazioli, classe 1979, nasce a Bergamo.
Sposato e papà di quattro figli, è laureato in giurisprudenza ed è uno scrittore, un divulgatore e un professionista assicurativo.
Dal 2022 ricopre l’incarico istituzionale di consigliere comunale con delega alla progettualità denominata "Assessore alla Gentilezza" del comune di Torre Boldone (BG).
Dal 2023 è Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale denominata “Torre Gentile APS”.
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