Nella raccolta di racconti brevi “Innamorarsi è una follia socialmente accettabile”, si spiano con occhi neutrali gli istinti primari che regolano i rapporti di coppia, si mettono a nudo fragilità, tormenti, disillusioni, paure e sogni di chi ancora, nonostante tutto, si abbandona al sentimento. Ognuno a modo suo, come può o riesce, perché nessuno è immune alla fascinazione di una follia socialmente accettabile, come l’amore, appunto…
È il caso di Sabino, giovane omosessuale alla ricerca di sé, o di Renato e il suo percorso senza approdo di quarantenne single disilluso dell’amore. E ancora Matteo e Greta e l’eterno dilemma se investire sul sé o sul noi.
Che dire poi di Marta, giovane avvocato di successo, e del suo disperato tentativo di liberarsi dalle sovrastrutture sociali che la rigida educazione famigliare le ha imposto? E se la vittima di stalking è Anna, una ragazzina indifesa, suo padre è giustificato a farsi giustizia da sé? Jolanda ci svela sogni e frustrazioni di una bella ragazza di paese soffocata dalla modesta vita contadina. Nella nutrita carrellata di caratteri che danno vita al libro, una riflessione si posa sul tormento di una madre che si vede messa in discussione dal disturbo alimentare della figlia adolescente. Perché, alla fine, la vita non è che sogno, mistificazione. Un alternarsi di verità e illusione, come il giorno e la notte.
Perché ho scritto questo libro?
Amo osservare le persone, spiarne gesti ed emozioni. Sui social l’esposizione è virtuale, i sentimenti invece sono reali e fanno paura. In “Innamorarsi è una follia socialmente accettabile” parlano gli istinti primari che regolano i rapporti di coppia: fragilità, disillusione e sogni di chi ancora scommette e si lascia andare. Ognuno come riesce, perché nessuno è immune alla fascinazione di un amore. Il suffisso “mente” dell’avverbio nel titolo è provocatorio. Causa orticaria agli editori, come l’assurdità della vita.
Cristina Alessandro (proprietario verificato)
Grazie Roberta. Mi auguro che questo secondo mio libro ti piaccia persino di più. Ho scritto molto nel frattempo e il corso di scrittura creativa mi è servito parecchio. Soprattutto in “Innamorarsi è una follia socialmente accettabile”ho osato con maggior consapevolezza, mostrandomi senza veli. Il linguaggio è crudo e le situazioni talvolta spiacevoli, ma la vita è anche così.
roberta (proprietario verificato)
Ho letto il primo e devo assolutamente leggere anche questo.
Brava Cristina sai coinvolgere a tal punto che il primo libro l’ho letto in due giorni.
Cristina Alessandro (proprietario verificato)
Grazie Matteo. Spero allora di non deluderti con questa mia nuova raccolta di racconti. Ti ringrazio anche per il passaparola, che come sai, è la migliore pubblicità per chiunque intenda promuovere il proprio lavoro!
Matteo Zaccarelli (proprietario verificato)
Avendo letto il primo libro mi sento di consigliare a tutti la lettura degli scritti di Cristina. Personaggi coinvolgenti e descritti al meglio, situazioni raccontate fin nei piccoli dettagli, mentre lo leggevo mi sentivo particolarmente coinvolto. Mi ha ricordato molto Bukowski. Non vedo l’ora di poter mettere le mani sul suo secondo scritto.
Cristina Alessandro (proprietario verificato)
Grazie Cristina! Ricevere consensi è un conforto per chi come me cerca di emergere nel duro mondo editoriale! Sapere che un lettore si possa ritrovare in situazioni o coinvolto nelle emozioni provate dai protagonisti di questi brevi racconti è una soddisfazione impagabile. Accarezzare con le parole il cuore di chi mi legge è uno sprone a continuare a lottare.
Cristina Brocca (proprietario verificato)
Dopo aver letto il primo libro di Cristina (che si è rivelato una piacevole “scoperta” e conoscenza dell’autrice ) ero curiosa di affrontare la lettura di questo ultimo “lavoro”. Le aspettative non sono state tradite, anzi si è confermata in me la voglia – pagina dopo pagina – di approfondire sempre più le tematiche trattate in queste “brevi storie” il cui filo conduttore è il sentimento amore . L’autrice tratta il tutto con una sottile ironia e la lettura risulta scorrevole e coinvolgente.
Cristina Alessandro (proprietario verificato)
Ti ringrazio Federica perché hai colto appieno il messaggio che intendevo veicolare. Come diceva De Andrè “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. L’amore non è quello evocato nei Baci Perugina; l’amore è passione, dolore, introspezione per poter darsi al meglio. Inutile soffocare le brutture dell’essere umano, noi siamo un mix di bene e male. Prima ce ne accorgiamo, meglio è. La consapevolezza per gustare la vita, giorno dopo giorno, demolendo le sovrastrutture famigliari e sociali rimane l’arma vincente. Accende la speranza, quindi innamorarsi risulta una follia socialmente accettabile.
federica_gi (proprietario verificato)
Le descrizioni dei personaggi sono profonde, a tratti taglienti ma molto reali. Emozioni crude e dolori forti vengono espressi con un pò di ironia che stempera il vortice di negativismo che altrimenti sarebbe prevalso.
In alcune situazione è facile riconoscersi, rivivendo emozioni e sensazioni passate ma con spunti nuovi per capire e per capirsi.
Cristina Alessandro (proprietario verificato)
Grazie Barbara, è confortante per chi scrive avere un riscontro da chi legge. Credo che l’argomento trattato nei miei racconti possa coinvolgere, perché chiunque, almeno una volta si sarà trovato a mettere in gioco o a giocare coi sentimenti…
Barbara (proprietario verificato)
Cristina Alessandro scrive molto bene, sa entrare in profondità nell’animo dei suoi personaggi e le sue storie toccano diverse tematiche di attualità, oltre all’amore che, in tutte le sue forme, è il filo conduttore di ogni racconto.
Lo stile dell’autrice è coinvolgente e abbraccia un mix esplosivo di introspezione e ironia che risulta gradevole e scorrevole.
Forza, aiutiamo Cristina!