Anna ha ventisei anni, è italo-giapponese e ha l’Asperger, un disturbo dello spettro autistico. La sua passione per Federico II la porterà in giro per la Puglia, come guida turistica esperta di castelli federiciani. E’ l’occasione per mostrare la sua incredibile dote mnemonica, la sua cultura, i limiti dovuti alla sua sindrome.
Marco è un ragazzo ordinario, laureato in ingegneria logistica, appassionato di cavalli, lavora nell’organizzazione del tour dei castelli federiciani.
Anna e Marco si incontrano per caso, ancor prima di scoprire di essere colleghi; tra di loro scatta da subito un rapporto esclusivo in cui l’ingenuità di Anna e la sensibilità di Marco rappresentano la miccia che darà vita ad una delicata storia d’amore.
La loro è una favola moderna, una storia imperfetta tra persone imperfette, con protagonista una ragazza che incanta con la sua innocenza e che viene notata e compresa da un ragazzo particolarmente emotivo; a fare da romantica cornice i castelli pugliesi.
Perché ho scritto questo libro?
La scrittura rappresenta per me una valvola di sfogo ma anche il mezzo attraverso il quale provo a condividere la bellezza percepibile nell’arte e nelle persone che ci circondano, a lasciare messaggi di speranza. Con il mio romanzo mi piacerebbe diffondere il pensiero che l’amore, indipendentemente dalla propria condizione, va tutelato e reso possibile, superando ostacoli rappresentati dai pregiudizi, oltrepassando i propri limiti e soprattutto accattando le diversità che ci rendono unici.
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