Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

La Terza Rinascita

Svuota
Quantità

La vendetta non è mai la soluzione, ma per Matteo è l’unica strada possibile. Percorrendola, scoprirà che fare i conti col passato non è diverso dal giocare un’attenta partita a poker con l’ignoto, e che la posta in gioco è molto più alta di quanto avesse mai potuto immaginare. Deve muoversi con cautela, selezionando le mosse giuste, o perderà tutto. Anche se stesso. In una tranquilla cittadina della provincia toscana, si tessono le trame di una rivalsa che lascia col fiato sospeso. La partita si gioca su un terreno delicato fatto di aziende, conti, sgambetti finanziari e grovigli emotivi che non è sempre così facile tenere a bada. A tenere banco, i ricordi di una vita passata seguendo l’ombra di un padre da vendicare, che ha fatto l’unico errore di non volersi piegare a come andava il mondo nell’Italia di Tangentopoli.

ANTEFATTO

Provincia toscana, fine anni Ottanta

Quella cittadina di provincia della Toscana, alla fine degli anni Ottanta era probabilmente uno dei posti migliori al mondo in cui vivere. Le sue dimensioni la rendevano perfettamente a misura d’uomo e l’economia, in fase espansiva da ormai più di un decennio e che in quei luoghi era inizialmente stata trainata soprattutto dalla lavorazione dei metalli preziosi e dall’industria tessile, aveva generato un benessere diffuso, dimostrato in maniera particolare dalla fioritura di una borghesia sempre più ramificata e agiata: avvocati, commercialisti, ma anche costruttori edili, tutte presenze che facevano intuire di trovarsi in una città ricca.

Continua a leggere

Continua a leggere

Il centro storico, circondato da mura medievali che ne ricordavano il passato, si articolava attraverso strade strette e incavate fra palazzi antichi, come fossero canyon solcati dalla presenza secolare di un fiume, tutte convergenti verso un punto unico, più in alto rispetto al resto della città, che ne sanciva il cuore antico e costituito, come d’uso, dalla diarchia di poteri che nei secoli avevano coesistito in quei luoghi: il Duomo, simbolo del potere sacro e il Palazzo Comunale, a rappresentanza di quello civile. Quella diarchia di potere era probabilmente l’unica reale testimonianza ancora presente e viva dei secoli passati, tramandata in quei luoghi dalla presenza di associazioni in passato talvolta segrete e, a quel tempo, al massimo riservate come può esserlo qualcosa in una cittadina abitata da un centinaio di migliaia di abitanti, in cui tutti conoscono tutti e, specialmente in certi ambienti, quelli legati alle élite imprenditoriali e professionali, tutti sanno tutto di tutti. Era il bello e, contemporaneamente, il brutto della vita di provincia, avvitata in un’immagine talvolta falsata della realtà, come in uno specchio deformante dentro a una casa dei misteri di un Luna Park.

L’inverno, ormai inoltrato, aveva portato con sé tutti i soliti corollari della stagione, compreso un vento freddo che a tratti si incanalava nelle vie strette del centro e sferzava le persone che, avvolte nei loro cappotti, percorrevano quelle strade illuminate per le festività natalizie in avvicinamento in cerca di regali, o di ritorno dagli ultimi giorni di lavoro prima delle feste.

In una di queste vie, di fronte a un cancello metallico chiuso, un gruppo di persone aspettava l’uscita da scuola dei figli in un rituale ripetuto uguale a se stesso, giorno dopo giorno: le classi uscivano in una sorta di valanga informe di bambini urlanti e i genitori cercavano di riconoscere la propria prole come quando, all’aeroporto, si aspetta il bagaglio sul nastro trasportatore tentando di distinguerlo da altri simili grazie a quei piccoli dettagli che rendono le cose che ci appartengono uniche.

Un uomo sulla trentina, coperto da un elegante cappotto grigio fumo, alto e magro, coi capelli rossi di quel tono lì per cui da ragazzo nove volte su dieci ti soprannominano “pel di carota” o roba simile, si era posizionato leggermente in disparte rispetto alla massa degli altri genitori, defilato su un lato, in attesa che il grosso della confusione svanisse.

Di solito, era sua moglie a prendere la bambina da scuola, ma qualche linea di febbre l’aveva costretta a casa affidando a lui quel compito che, comunque, quando doveva, svolgeva sempre con piacere perché, nonostante negli ultimi anni le cose al lavoro avevano iniziato a ingranare bene e con grande soddisfazione personale, anche per i piccoli lussi che iniziava a poter concedere a sé e alla famiglia, non riusciva a non sentirsi in colpa per le ore che inevitabilmente sottraeva ai suoi cari. D’altronde, il prevedibile rovescio della medaglia era rappresentato dal sempre minor tempo che riusciva dedicare alla moglie e, cosa che gli pesava anche maggiormente, alla figlia adorata. Del resto, se poteva ancora liquidare come normali i sensi di colpa per le assenze, i fatti degli ultimi giorni avevano aggiunto un forte carico di inquietudine che lo stava costringendo a una seria riconsiderazione complessiva della propria vita.

Non era però quello il momento di pensarci. Adesso c’era solo da aspettare l’uscita da scuola della piccola che rappresentava la gioia più grande della sua vita, godendosi appieno l’attimo in cui a lei, riconoscendolo una volta fuori, si sarebbero illuminati gli occhi e aperto il sorriso, assaporando ogni istante di quell’immagine.

Ancora il cancello era chiuso. L’uomo frugò in tasca, tirò fuori un pacchetto di sigarette e ne accese una, osservando gli altri genitori accalcati vicino all’uscita della scuola, intenti nella solita attività di socializzazione a cui lui non aspirava minimamente partecipare. Lo sguardo, distrattamente assorto sull’agglomerato di mamme e papà rumoreggianti a pochi metri da lui, fu attirato dalla figura di due uomini scesi da una macchina che si era appena fermata con due ruote sul marciapiede poche decine di metri più in là. I due avevano attirato istintivamente la sua attenzione, senza che sapesse bene perché, come se una sorta di campanello di allarme interno avesse voluto avvisarlo che c’era qualcosa di stonato che meritava attenzione.

2022-09-29

Aggiornamento

G R A Z I E ! ! Amici, la campagna di crowdfunding per il mio romanzo La Terza Rinascita è terminata ed è andata molto bene: grazie a tutti voi che avete acquistato il libro, l'obiettivo utile alla pubblicazione è stato abbondantemente superato! Non posso che ringraziare tutti voi che avete dato voce a questo progetto. Così come non posso che ringraziare chi ha letto il libro messo a disposizione, dandomi feedback, impressioni e consigli. Il libro è ancora pre-ordinabile sul sito di bookabook Ci vedremo presto in libreria!
2022-07-07

Evento

Dal 7 settembre e per una settimana, potrete acquistare La Terza Rinascita in prevendita con uno sconto del 30% utilizzando il codice promozionale RINASCITA
2022-08-12

Aggiornamento

In circa la metà del tempo a disposizione è stato raggiunto l'obiettivo delle 200 copie !! 🔥 Un grazie sentito a tutti coloro che hanno partecipato alla prevendita!❤🙏 Ciò significa che il libro è realtà e presto sarà acquistabile nelle librerie e nei circuiti di vendita on line.📖 Grazie a voi il libro si è guadagnato la pubblicazione e, se riusciremo a rispettare le tempistiche di editing, a marzo 23 ciascuno di voi riceverà la copia nel formato che ha scelto. Per coloro che non hanno ancora avuto modo di partecipare: avanti, non è finita. Il raggiungimento di obiettivi di vendita ulteriori serviranno a garantire condizioni migliori di distribuzione.
2022-07-27

Evento

Il Circolino, Via dei Malfatti, 51 - 55012 Capannori (LU) Grazie agli amici di Associazione Télia per aver organizzato questo incontro di presentazione del mio romanzo nell'ambito del ciclo "Un libro in giardino". Per gli amici di Lucca: vi aspetto il 27 luglio, alle ore 19 presso i giardini de Il Circolino -Via dei Malfatti, 51 - 55012 Capannori (LU)- per parlarvi del libro e della mia esperienza, davanti ad un buon aperitivo!
2022-07-07

Aggiornamento

Siamo ormai ai due terzi del risultato! Sta andando bene, soprattutto grazie a molti di voi che spero di poter ringraziare presto, uno ad uno e di persona. Grazie anche a tutti coloro che mi stanno scrivendo per farmi i complimenti per il romanzo, la cosa rincuora veramente molto: il passaggio dallo scrivere qualcosa al "consegnarlo" a chiunque ne voglia usufruire non è mai facile o privo di timori e sapere che state apprezzando il lavoro fatto, è veramente una grande soddisfazione. Se avete piacere, vi chiederei di condividere i vostri commenti, anche per convincere altri a "fidarsi" di questo libro. Per farlo basta andare alla sezione "commenti" di questa pagina.

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Oltre 300pagine in cui si sente subito lo spirito dell’autore. Un libro che ti appassiona ricco di dettagli interessanti. Complimenti per la scrittura leggera e piacevole.

  2. Ilaria Cardella

    (proprietario verificato)

    Ho letto con piacere e vivo interesse la storia del protagonista, Matteo Dei, uomo di raffinata intelligenza e scaltrezza. È un romanzo che ti cattura sin dalle prime pagine, con scrittura leggera ti conduce, senza mai allentare la presa, nella vita del protagonista. Grazie alla sapiente costruzione, tra colpi di scena, suspance ed interessanti descrizioni di luoghi e personaggi, il lettore si sente preso per mano ed accompagnato alla conclusione con entusiasmo, passione e divertimento.

  3. (proprietario verificato)

    Ho avuto il privilegio di leggere questo romanzo fin dalla sua primissima versione. Quella meno ragionata, quella di ”pancia”, e devo dire che mi piaceva già allora.. e parecchio.
    E’ un libro che si legge con facilità, complice la trama avvincente condita da descrizioni curate e mai banali e dialoghi ben struttturati e convincenti.
    Il personaggio di Matteo, il protagonista, è affascinante: ricco di contraddizioni e spigolosita’, ma con caratteristiche, quali l’estrema intelligenza e la scaltrezza, che lo rendono unico e permettono al lettere di empatizzare con lui e la sua storia. I personaggi di ” contorno” sono sempre ben caratterizzati ed originali e si inseriscono nel contesto con facilità, con leggerezza, arricchendo il tessuto del libro e favorendone la complessiva, ottima, riuscita.
    La trama, come preannunciato, è avvincente, il lettore continua la lettura con il presagio del colpo di scena, con l’impellente necessità di arrivare alla conclusione per capire come andrà a finire. Ciò, chiaramente, non può che essere un valore aggiunto per un romanzo che a mio avviso ha il potenziale e ben si presta ad essere ” sceneggiato” per film o serie tv.
    In conclusione, posso di dire aver ritrovato, in questo bel romanzo, il pathos e la narrativa di alcuni dei primi romanzi del maestro Ken Follett e ciò non può che essere un attestato di stima nei confronti dell’ autore e la mia personale spinta per indurlo a continuare su questa strada per la quale ha, evidentemente, una naturale predisposizione.
    Complimenti!!!

  4. Filomena Iolanda Carriuolo

    (proprietario verificato)

    Un libro che si legge in pochissimi giorni, sia per la suspense alla fine di ogni capitolo che invoglia la lettura, sia grazie alla qualità della scrittura; a mio avviso ricca di dettagli, ma senza fronzoli, veloce, chiara. Trama originale, nuova .. e poi, il protagonista, suscita emozioni nel lettore, parecchio contrastanti;
    riuscire in ciò non è facile. Un libro da portare con sé sotto l’ombrellone, oppure da regalare,in ogni caso da avere.
    Buona lettura!

  5. (proprietario verificato)

    Un libro appassionante e da leggere tutto d’un fiato. Tra una citazione, un richiamo ad una canzone e un modo di fare, Alberto si è raccontato attraverso il personaggio di Matteo Dei. Un libro dal finale che non ti aspetti e che onestamente spero abbia un sequel! Consiglio a tutti di acquistarne una copia, in non vedevo l’ora di capire come sarebbe andata a finire e poi, riscoprire Alberto tra le righe è stato davvero uno spasso!

  6. (proprietario verificato)

    Forza Albe! Ne ho presi 3, così 2 li regalo, basta che poi mi fai la dedica 😉

Aggiungere un Commento

Condividi
Tweet
WhatsApp
Alberto Evangelisti
classe 1979, toscano, un PhD in Giustizia costituzionale e un master in Studi strategici e Sicurezza internazionale. Interessato alla comunicazione e all’uso dei social media, ha viaggiato in gran parte del mondo, raccogliendo esperienze dalle quali ama prendere spunto nelle pagine che scrive. Attualmente è ufficiale della Marina militare per la quale è specializzato in consulenza legale.
Alberto Evangelisti on Wordpress
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors