Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

L’Amore che libera: un viaggio verso la guarigione

Copia di 740x420 (24)
26%
148 copie
all´obiettivo
58
Giorni rimasti
Svuota
Quantità
Consegna prevista Settembre 2025
Bozze disponibili

L’amore che libera : un viaggio verso la guarigione racconta del mio cammino personale e di come, attraversando le ferite emotive e le difficoltà della vita, trovo la mia rinascita nell’incontro con gli animali straordinari all’AltroveCapovolto, un rifugio per animali in difficoltà che diventa rifugio dell’anima per chiunque ne abbia bisogno.
Qui grazie all’interazione giornaliera con le anime speciali che il rifugio ospita e protegge, scopro il significato profondo della libertà e dell’amore, non come sentimento ma come energia, uno stato di coscienza che lega tutti gli esseri tra loro. Ogni incontro con questi individui particolari e diversi tra loro, diventa una lezione sull’empatia, il rispetto, la fiducia e la connessione autentica. Riga dopo riga rifletto sul vero significato di antispecismo, sull’importanza della libertà individuale, del rispetto, della trasparenza e della gentilezza in ogni relazione sana, affinché l’amore possa essere fonte di guarigione e forza liberatrice.

Perché ho scritto questo libro?

Ho scritto questo libro nella speranza che il lettore possa conoscere o riconoscere, attraverso i miei occhi e le mie esperienze vissute, l’importanza di ogni singolo essere vivente, in quanto individuo ed essere senziente, di quanto le emozioni di questi esseri dall’animo immenso siano simili alle nostre e quanto potremmo imparare se solo ci fermassimo ad osservare con la volontà di vedere per comprendere.

ANTEPRIMA NON EDITATA

*Prefazione*

La vita ha un modo tutto suo di insegnarci le lezioni più profonde e autentiche, spesso attraverso vie che non avremmo mai immaginato.

Per anni ho osservato, riflettuto e appreso, non solo dagli esseri umani, ma anche da compagni di viaggio che molti potrebbero considerare insoliti: gli animali.

All’AltroveCapovolto, luogo in cui le anime si incontrano e si guariscono a vicenda, ho vissuto esperienze che mi hanno trasformato in profondità e mi hanno permesso di realizzare parte di quella che credo essere la mia missione: restituire agli animali la loro libertà e indipendenza.

In questo libro, oltre a recenti pensieri, ho voluto raccogliere svariati post pubblicati negli ultimi anni sulle mie pagine social.

Storie di vita vera, riflessioni ed intuizioni che sono nate dopo anni di osservazione ed interazione con gli animali con i quali ho ed ho avuto il privilegio di vivere a stretto contatto.

Queste pagine raccontano parte del mio percorso di crescita personale e spirituale, ma soprattutto, raccontano il viaggio straordinario degli animali che hanno trovato al rifugio un luogo dove poter finalmente essere se stessi.

Continua a leggere

Continua a leggere

È una riflessione sull’amore che va oltre il bisogno e che diventa un atto di liberazione.

Il concetto di libertà è il filo conduttore di ogni storia che leggerete.

Per me, non c’è traguardo più grande che vedere un animale ritrovare la propria indipendenza, fisica e mentale. Osservare questi esseri arrivare al rifugio a volte feriti nel corpo e nell’anima o totalmente dipendenti dall’uomo, e poi aiutarli a tornare liberi, a ricordare cosa sia la libertà anche quando non l’hanno mai conosciuta, è la mia più grande realizzazione. Fare emergere in loro, se possibile, un istinto dimenticato, vedere che interagire con me è una scelta e non una necessità, e infine essere accolta come un membro del loro branco, è un’esperienza impagabile.

Attraverso queste pagine, spero di portarvi con me in un viaggio verso la libertà, una libertà ritrovata non solo dagli animali, ma anche da me stessa, e che ora vi invito a esplorare insieme.

“Ho realizzato un sogno e ti ci vorrei portare…”

Capitolo 1:

L’AltroveCapovolto un’oasi di serenità per chiunque ne abbia bisogno

“Nell’AltroveCapovolto mi perdo, certa del fatto che nessuno, passando dalla via della fretta, della cattiveria e della “superficie”, noterà la strada giusta per trovarlo

All’AltroveCapovolto ci si arriva oltrepassando il ponte senza tempo, dove la natura è fedele guardiana e custode di ataviche meraviglie.

Si raggiunge assaporandone ogni passo con lentezza e con la consapevolezza che, una volta giunti, niente sarà più come prima.

L’AltroveCapovolto si osserva solo con gli occhi del cuore, con l’anima ripulita dagli affanni e dagli sgarbi, con la gentilezza di un gesto inaspettato e di un  sorriso sincero… e lo si ama  senza riserva alcuna…, incondizionatamente

E’ la favola che ho amato ancora prima del c’era una volta…

L’AltroveCapovolto non è  solo un luogo ma un modo di essere, sentire e di vedere le cose…

L’AltroveCapovolto vorrei che fosse “casa” di chiunque lo ami come lo amo io….”

Stavo attraversando un momento della mia vita molto doloroso, complicato e delicato.

Il mio vissuto era costruito con mattoncini che si erano nel tempo trasformati in macigni pregni di mancanze,  di violenza, di dipendenza affettiva e di amore malato ed ero quasi rassegnata a vivere una vita infelice, costellata di sofferenze.

Il buio emotivo, una brutta bestia che mi stava divorando dentro, mi aveva tolto il sorriso e la voglia di alzarmi la mattina e vivere.

Grazie ad un articolo di giornale  letto “per caso”, nel quale venivano descritti l’amore disfunzionale e le relazioni tossiche, ho realizzato che mi sarei potuta salvare se solo avessi voluto  (chiamare le cose con il  loro vero  nome é fondamentale come punto di partenza per conoscerle e iniziare ad agire in maniera consapevole).

La presenza mentale, la lucidità e una buona spinta verso l’alto, mi avrebbero aiutata a risalire da quel buco nero nel quale ero sprofondata. Di nuovo.

Da un loop disfunzionale si può uscire ma solo se  si arriva a comprenderne l’origine, se si inizia ad entrare nelle nostre profondità con onestà e, senza paura di sentire dolore, si è disposti a intraprendere un  viaggio complesso ma meraviglioso, verso la guarigione.

E’ il viaggio dell’archetipo dell’Eroe, descritto da Jung, introspettivo, di crescita personale e  di trasformazione. E’ un cammino che sorprende il viaggiatore con coincidenze che spesso lo aiutano a superare ostacoli e sfide che si incontrano man mano che si procede e a  raggiungere le varie tappe evolutive necessarie per dare alla luce una nuova versione di sé.

Il mio cominciò un pomeriggio mentre, girovagando in macchina alla ricerca di un po’ di pace, in un recinto vidi lei, una cavalla di una bellezza da togliere il fiato. Sembrava una purosangue, la mia passione di tutta una vita. Accostai la macchina sul ciglio della strada e scesi. Mi tuffai letteralmente nel recinto incurante del fatto di entrare nella proprietà privata di qualcuno e mi ritrovai abbracciata al collo di quello splendido animale che, immobile, mi lasciò fare. Per un attimo, tutti i problemi che mi stavano opprimendo e devastando l’anima, si dissolsero nell’aria; per un attimo riuscii a vedere la luce di quella bellissima giornata di sole; per un attimo fui lì e basta; per un attimo mi sentii bene.

Rimasi aggrappata a quel collo in silenzio, non piansi, non avevo più voglia di piangere, non sapevo più farlo o, forse, semplicemente avevo il terrore che se solo avessi iniziato non sarei stata più in grado di smettere. Quel dolore profondo che provavo, quell’alieno che mi portavo dentro da un po’, aveva le radici così ben radicate e nascoste da non sapere da che parte incominciare per buttarlo fuori, estirparlo dal mio corpo.

Mi sembrava di essere una matrioska, con diversi involucri impossibili da scardinare, tutti appoggiati sul cuore, sullo stomaco, nella testa e tutti stracolmi di dolore e rabbia.

Quell’abbraccio liberatorio, intenso, quell’energia calda e sana che mi era entrata dentro in un secondo e che avevo sentito invadere ogni centimetro del mio corpo, quella luce accecante che avevo visto ma che era semplicemente il sole che non ero più abituata a notare, quell’abbraccio, in qualche modo, aveva forse “incrinato” l’alieno?

I cavalli, i miei compagni di vita e di giochi insieme ai cani, dalla primissima infanzia all’adolescenza inoltrata, il mio porto sicuro, abbandonato per ragioni di studio e per scelte di vita diverse, ora tornavano in mio aiuto.

Iniziai a frequentare quel recinto sempre più spesso e a notare miglioramenti nel mio stato d’animo. Nel frattempo incontrai altri cavalli e due splendide asine che mi fecero riflettere sul benessere emotivo e a quanto il mio dipendesse dalla loro presenza. Ben presto le mie riflessioni divennero oggetto di studio e in un batter d’occhi si trasformarono in un progetto di vita.

Insieme ad una splendida persona, carissima amica, costituii un’associazione di promozione sociale Onlus che, come principio statutario primario, ha (perché esiste ancora) l’aiuto rivolto a persone ed animali in difficoltà.

Era la fine del 2013, vivevo in Piemonte, avevo 44 anni, ero una mamma single di due bambini piccoli e stavo apportando cambiamenti significativi alla mia vita.

L’idea di trasferirmi in Toscana, terra della mia nonna materna, iniziò a fare capolino qualche tempo dopo, come conseguenza al  viaggio intrapreso alla ricerca di me.

Mi sono sempre sentita fuori posto, come se fossi nata in una terra che non fosse la mia e questa sensazione mi ha accompagnata dai primissimi  ricordi di me.

Qualche anno fa, mi chiesero se professionalmente avessi seguito il sogno di quando, da piccola, ti chiedono cosa ti piacerebbe fare da grande? Ci pensai un po’, ma l’unica cosa che mi venne in mente fu che da piccola, volevo andare a cercare  il “mio” posto e trovarlo.

Man mano che l’influenza benefica dei miei nuovi amici a 4 zampe si faceva strada tra i grovigli di testa e cuore e portava pace là dove non ve n’era traccia da anni, divenne sempre più insistente il pensiero di trasferirmi in un luogo che rispondesse  al mio nuovo sentire.

Cercavo un ALTROVE, nel quale riconoscere quel timido cambiamento interiore che aveva fame di rinascita, lontano dalla cattiveria e dalla negatività dalla quale ero circondata, che fosse CAPOVOLTO rispetto alla mia realtà di allora , che fosse diverso, buono, gentile, nel quale osservare con lucidità e serenità le cose da prospettive differenti, che desse speranza e forza interiore. Un luogo con una carica energetica positiva percepibile da chiunque ne varcasse la soglia.

Ero certa che l’avrei trovato e riconosciuto all’istante. E così fu, nell’estate del 2016.

Arrivai in questo luogo meraviglioso per puro caso (l’ho scritto anche se oggi so bene che il caso non esiste) e mi  trasferii nel paese poco distante dopo meno di due mesi con i miei bambini.

Appena scesi dall’auto la prima volta,  nel silenzio della campagna maremmana, ad un paio di km dal mare ma confinante con un bosco di migliaia di ettari, davanti ad un vecchio cancello chiuso  a proteggere l’ingresso di un grande uliveto senza alcuna recinzione intorno, io mi sentii finalmente “a casa”.

Sentirsi a casa credo che sia una delle sensazioni più rassicuranti e profonde che abbia mai provato. Ti senti pervasa da un senso di familiarità, di protezione, di serenità e di  pace che diventano un unico e  potente abbraccio che quasi stordisce.

In realtà la prima volta che mi sentii “a casa” non fu in un luogo specifico ma vicino ad una persona fino a quel momente sconosciuta, circa un anno prima, ed è dalla magia di quell’incontro che è proseguito, in maniera accelerata, il mio meraviglioso viaggio verso il cambiamento. Non sto a raccontare tutto ciò che successe dopo perchè rischierei di essere fraintesa, mi limito perciò a scrivere del viaggio evolutivo che, grazie a quel riconoscimento animico, perchè sono certa si trattasse di questo, la mia vita assunse un significato che, senza nulla togliere a quelli precedenti, aprì una porta verso un mondo che aveva dell’incredibile. Un incredibile bellissimo.

I miei occhi osservavano la stessa realtà ma la vedevano diversa da prima, percepivo tutto in maniera differente e mi accadevano cose, che oserei definire  straordinarie, che mi aiutavano a comprendere e a procedere in quel cammino verso la nuova me.

Non è stato e non è facile ma, nonostante ciò, continuo a definirlo bellissimo. Mi ha permesso e tuttora lo fa, di incontrare persone nuove, speciali (o ritrovarle?), determinanti per la mi crescita e, soprattutto, mi ha aiutata ad arrivare in questo luogo che, nonostante sia lontano dalla mia famiglia e da tutto ciò che fosse “porto sicuro”, è, come ho scritto all’inizio, CASA. Finalmente.

Mi dicono spesso “sei stata coraggiosa”, in realtà, inizialmente, credevo fosse  pura incoscienza la mia, alimentata dal bisogno di mettere una significativa distanza dalla cattiveria, dai rapporti disfunzionali e violenti e dalla sofferenza.

Successivamente ho compreso, dopo un significativo percorso alla ricerca di me, che ancora mi impegna,  che tutto ciò che era accaduto,  era stato un modo per farmi arrivare qui, dove credo dovessi arrivare. Per questo motivo, oggi, sinceramente ringrazio tutto il male vissuto.

Arrivata davanti al vecchio cancello di quello che oggi è l’AltroveCapovolto, ho percepito subito una potente energia. Nei boschi che costeggiano i suoi confini ho scoperto cosa fosse veramente la gratitudine, un’intensa emozione che mi ha commossa e fatto vibrare il cuore tanto da credere che stesse per  esplodere dentro fino a  percepirne il   calore all’altezza del petto.

L’amore, in tutte le sue forme, è la linfa vitale che alimenta questo luogo.

Oggi, questo amore,  si traduce in azioni concrete, in gesti di gentilezza e compassione che illuminano e rasserenano la vita di tutti…

Un rifugio per chiunque ne abbia bisogno. È un luogo fisico, un luogo di rinascita, è un pungolo nella coscienza della società, ma è soprattutto una voce.

Una voce che si alza per difendere i più indifesi, che denuncia le ingiustizie, l’indifferenza e la crudeltà di cui sempre più animali, umani e non, sono vittime e che invoca compassione e rispetto.

Un monito a ricordare che la responsabilità del loro benessere è di tutti noi.

L’amore, l’empatia e la gentilezza che si dovrebbero respirare in ogni rifugio, sono semi che possono trasformare il mondo. Ci ricordano l’importanza di fermarci, ascoltare e prenderci cura gli uni degli altri. Un modo per costruire un futuro migliore per noi stessi e per le generazioni a venire.

L’AltroveCapovolto, anche casa di animali in difficoltà, è un’opportunità di ascolto e di pace per gli esseri umani che decidono di fare l’esperienza di conoscere questo luogo e di interagire con amore, empatia e gentilezza.

Piccoli gesti per grandi cambiamenti… per fare la differenza.

In un’epoca spesso distratta e frenetica, dominata dall’egoismo, coltivare queste qualità è un atto di rivoluzione silenziosa.

Spesso pubblico nelle mie pagine social una frase che dice :

Troverai qui tutte le novità su questo libro

Commenti

  1. Paola Giuffrida

    Questo é un libro che parla allAnima, é un viaggio verso la Liberazione da condizionamenti, paure, bisogni fasulli, é un Viaggio verso la Verità. Gli ANIMA-li ci riportano al sentire all essenza delle cose. Loro sono ANIMA Questo libro é un viaggio di guarigione profonda grazie alla connessione con ciascun ANIMA-le che Sonia ospita nel suo Rifugio. Attraverso la Presenza amorevole lei guarisce le ferite di ANIMA-li abusati, sfruttati, piegati nell’Anima e ci conduce verso la sua, la nostra liberazione da ogni maschera o condizionento. L’Amore per gli ANIMA-li diventa una grande opportunità di crescita spirituale ed evolutiva. Cé la denuncia di un sistema specista e antropocentrico che crea Separazione e Supremazia e poi cé questo libro l’Amore che LIBERA un invito al lettore a recuperare quell energia che libera,, lAmore. Grazie un libro Emozionante letto d un Fiato. Leggetelo!

  2. L’Amore che Libera non è un libro, è uno spaccato di realtà interspecifica emozionale trascritto in parole.
    L’AltroveCapovolto non è un luogo, è un’oasi di amore consapevole.
    Gli abitanti dell’AltroveCapovolto non sono animali, sono anime che convivono all’unisono.
    Sonia non è una scrittrice, è una mano che si allunga verso il cuore e codifica l’algoritmo delle emozioni.
    E’ qui che gli intrecci del destino si combinano con una lenta riscoperta del SE’, dove l’ego personale lascia il posto alla presenza del tutto, dove ogni passo è mosso verso l’amore incondizionato, dove animali e umani sono pedine di una stessa scacchiera che giocano alla stessa partita.
    Nessuno resta indietro, nessuno resta escluso, tutti trovano la giusta collocazione all’interno del branco.
    Osservazione, lentezza, gentilezza e rispetto diventano gli ingredienti per una sana convivenza, tra animali, tra umani, tra animali e umani, tra anime libere.
    Liberta’, una parola sulla bocca di tanti, ma pochi che siano riusciti a darle il giusto peso. Sonia ci ha provato e ci prova tutti i giorni, da umana… ma sono le anime a cui lei ha deciso di dare libertà che ogni giorno le ricordano cosa davvero vuol dire, che ogni giorno la mettono davanti alle scelte che la libertà comporta, che ogni giorno le danno la possibilità di dare e ricevere libertà, che ogni giorno le permettono di elaborare ed esternare riflessioni fuori dall’ordinario, fuori dalle sbarre che circondano la Libertà, quella vera.
    Piccole ma profonde nozioni antropomorfiche non del tutto scontate.
    Un mondo in cui tuffarsi, a cuore aperto.
    Un testo scorrevole ma da leggere lentamente, prendendosi tutto il tempo che necessita per riflettere, per allungarsi all’interno verso il proprio SE’ e all’esterno verso la reciproca accoglienza.
    E come in un universo in costante crescita, Loro, le Anime in cerca di Libertà, ti accolgono e ti liberano.

  3. Un viaggio che tutti dovremmo aver il coraggio di fare …un emozione dentro l amore e la voglia di rivincita propria .il libro esprime la rinascita e la lotta per poter cambiare anche in piccolo questo mondo con tanto bisogno di persone positive …leggevo ….divoravo le pagine …avrei voluto essere io ma fondamentalmente lo ero dentro di me ….bellissimo ..troppo breve forse per esprimere tutto . eccezionale.grazie

  4. Laura Sisti

    L’AMORE che libera è un libro esperienza: è un viaggio intenso che ti porta dritto negli occhi e nel cuore degli anima-li . Sonia, la loro Custode, ti porta direttamente lì con loro: in quel tempio che è il Rifugio dove non esiste Tempo, dove l’Amore ha il profumo del Silenzio. Dove gli sguardi di mucche, cavalli, maiali, tori diventano i nostri sguardi: dentro la loro Presenza è possibile ritrovare la nostra vera Essenza. E’ un viaggio per ricordarci che siamo Umani: soltanto con il Cuore aperto possiamo ritrovare il senso vero e profondo di connessione e rispetto per i nostri fratelli Anima-li. Con l’amore che libera Sonia mi ha presa per mano, con gli occhi aperti ad ogni ospite del Rifugio mi ha fatto sentire cosa significa la semplicità dell’amore senza condizioni: un amore che non pretende, un amore senza aspettative. Un Amore fatto di Presenza, di Sguardi, un Amore che non ha bisogno di parole quello tra noi e gli amici animali. Ho compreso che un Amore basato sulla fiducia totale è un amore con la A maiuscola. Un Amore che libera davvero.

  5. Ludo Guglielmi

    Vorrei fare una premessa importante…Non necessariamente bisogna avere passione per l’argomento trattato. Non necessariamente avere conoscenze del mondo animale o di psicologia. È sufficiente aver voglia di provare a conoscere di più se’stessi e di aver fame di bellezza e di rinascita. Questo libro parla di ciascuno di noi. A ciascuno di noi. In un modo delicato, gentile ed accogliente. È un percorso verso la nostra Libertà (specialmente emotiva) attraverso gli occhi, il linguaggio ed il mondo che l’autrice instaura con gli esseri viventi che ha scelto di avere accanto a se’. Pensando -forse ingenuamente- di poter riscattare le sofferenze dei suoi compagni di viaggio (creando un rifugio per animali vittime di maltrattamenti), in realtà ha riscattato se’ stessa. Trovando Libertà e guarigione.
    Il suo ALTROVECAPOVOLTO (nome del rifugio) è un’oasi di pace e rinascita. Per lei e -senza che voi lo sappiate ancora- per ciascuno di voi.
    Un libro che vi darà modo per imparare a vedere la Bellezza, ovunque.
    Buona lettura

  6. Veronica Zardoni

    Una cara amica ha preso L’amore che libera in prevendita e me lo ha regalato… L ho letto d’un fiato, impossibile fermarsi.. È sinceramente non so nemmnero quali parole usare perché sarebbero banali e superflue per descrivere le emozioni che leggerlo mi ha fatto provare… Mentre lo leggevo non mi sentivo più una semplice lettrice ero completamente nel racconto… Perché quando capisci che non è scritto a mano ma con il cuore è impossibile sentirsi in disparte… Chiunque dovrebbe leggerlo

Aggiungere un Commento

Condividi
Tweet
WhatsApp
Sonia Bizz
Sono cresciuta in una piccola cittadina piemontese di campagna, a stretto contatto con cani, gatti e cavalli. Ho imparato a camminare in mezzo a loro, a rivolgermi a loro come miei pari, a comprenderli e a farmi capire come se fossi una di loro.
Abitando un po' fuori dal paese, gli animali sono stati, oltre alla mia famiglia, i miei compagni di vita e di gioco praticamente fino alla prima elementare..
La mia è una famiglia di sportivi e, oltre agli animali, mi appassiono a diversi sport e pratico a livello agonistico l'hockey su prato fino a 17 anni, quando mi trasferisco per motivi scolastici in un'altra cittadina nella quale rimango fino al diploma liceale.
Al termine della scuola dell'obbligo mi iscrivo a veterinaria ma l'abbandono dopo poco, proseguendo fino ad oggi, per passione, lo studio della genetica, dell'etologia e della psicologia animale.
Sonia Bizz on FacebookSonia Bizz on InstagramSonia Bizz on Wordpress
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors