Abbandonati gli anni della militanza politica e degli ideali rivoluzionari, in una città del sud dell’Italia Adriana è ormai una donna imborghesita che sta vivendo una crisi coniugale con il marito Claudio.
La sua esistenza è fatta di piccoli gesti quotidiani e ordinari, come quello di recarsi tutti i venerdì pomeriggio al supermercato, in una sorta di auto-esilio. È in uno di questi pomeriggi che incontra Ahmed, un giovane immigrato somalo, che ha abbandonato volontariamente il suo paese per sfuggire alla violenza e alla miseria e realizzare un antico sogno del nonno: costruire un futuro migliore per tutta la famiglia.
Nascerà una storia d’amore che li nutrirà di passione, in cui si raccontano in un dialogo che diventa anche interiore. Improvisamente qualcosa sconvolgerà la vita di Adriana che deciderà d’interrompere la relazione con Ahmed finché un giorno, per strada, vedrà “spuntare una macchia rossa in lontananza” che la farà vacillare.
In quello che è un viaggio di scoperta tra nostalgia del passato e forza del presente, il mare, elemento di vita e di morte, è custode delle speranze, degli orrori di chi fugge dalle violenze, dalla povertà e di chi vive in un paese che sembra aver dimenticato le proprie radici che affondano nell’antica civiltà del Mediterraneo.
Attraverso la sofferenza Adriana porta a termine una rivoluzione personale: ricongiungersi con la sua anima, intesa in senso junghiano come energia archetipica femminile, consentendole di ritornare a se stessa dopo un lungo periodo vissuto da esule.
Perché ho scritto questo libro?
Dove si trova il senso della parola umanità nell’incontro tra Adriana e Ahmed? Temi quali la vita, la morte, l’amore, l’assenza, la speranza li accomunano in una ricerca esistenziale che allarga lo sguardo alla sofferenza anche come effetto di scelte storiche, politiche e culturali.
L’emozione più intensa è stata assistere alla trasformazione dei “personaggi” in “persone” man mano che scrivevo di loro. L’urgenza è diventata quella di fare in modo che le loro voci arrivassero lontane.
lidiaderobertis (proprietario verificato)
Ti ‘prende’ dalle prime pagine, l’empatia con Adriana è immediata e vorresti leggerlo tutto d’un fiato.
L’autrice riesce a raccontare la rinascita di una donna sulla soglia dei cinquant’anni in modo intimo ed emozionante, in un contesto socio culturale profondamente attuale.
giadaiodice.psicologa (proprietario verificato)
Già autrice di un meraviglioso e intensissimo libro di poesie con questo romanzo la De Robertis si conferma una scrittrice di talento. Da leggere!
ida.derobertis (proprietario verificato)
Un libro che suscita tante domande sul rapporto con noi stessi/e e con l’altro da noi
Antonella Di Giulio (proprietario verificato)
A tenere insieme le vicende dei protagonisti di questo interessante romanzo è lo sguardo consapevole e inquieto alle trasformazioni epocali di cui insieme all’autrice siamo tutti irrevocabilmente testimoni e,ciascuno nel suo piccolo,artefici. Un romanzo necessario per capire chi siamo oggi e cosa stiamo diventando.
Antonella Di Giulio (proprietario verificato)
A tenere insieme le vicende dei protagonisti di questo interessante romanzo è lo sguardo consapevole e inquieto alle trasformazioni epocali di cui insieme all’autrice siamo tutti irrevocabilmente testimoni e,ciascuno nel suo piccolo,artefici. Un romanzo necessario per capire chi siamo oggi e cosa stiamo diventando.Buona lettura a tutti.
Fausto (proprietario verificato)
un libro che mi ha emozionato e spinto a tante riflessioni …