“Niente succede per caso” è una lezione che la narratrice di questa storia impara dalla sua protagonista. Due giovani donne, una scrittrice e una pittrice, entrambe sconfitte dalle circostanze, dividono lo scompartimento di un treno notturno in un viaggio dalla Toscana alla Puglia. Complice un guasto ferroviario che prolunga il loro incontro, instaurano un rapporto di reciproca vicinanza e confessione per quel solo lasso di tempo. Al termine del viaggio, tuttavia, ognuna delle due avrà in qualche modo cambiato la vita e le prospettive dell’altra.
Perché ho scritto questo libro?
Il libro nasce forse perché ho preso molti treni notturni, parlato con molte persone, visto molte stazioni di notte. E sì, perché è vero che i treni sono pieni di storie. Perché volevo costruire un senso intorno all’idea del viaggio, delle origini, del cambiamento. Perché volevo dare voce alle donne e agli uomini che si sentono sconfitti, e perché nella scrittura e nella lettura si possano esorcizzare le paure ancestrali dell’essere umano – la perdita, l’abuso, il fallimento.
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