In ogni caso, se si decide di percorrere questa strada, alle 22:19 del 28 gennaio 2020, il signor Gandazzo riuscì a diventare onnisciente, vide gli infiniti mondi possibili che sarebbero seguiti alle sue infinite dipartite e scelse.
Come riportato senza ombra di dubbio dal modulo 28aut, custodito nel Registro delle Morti Umane, redatto e firmato dal funzionario G.A. e controfirmato dallo stesso signor Gandazzo, il 28 gennaio 2020, alle 22:19, il signor Gandazzo incontrò il mio amico e scelse di crepare per un attacco di cuore.
Non poté fare altrimenti, direbbe lui: posta la parola “fine” alla sua esistenza sulla Terra, quello era l’unico modo per garantire che gli eventi evolvessero nel modo migliore per lasciare a Tommaso l’opportunità di essere felice.
Nel lunghissimo istante di illuminazione nel quale si ritrovò involontariamente protagonista, il signor Gandazzo ebbe modo di apprezzare molti altri finali che gli avrebbero consentito di prendersi qualche soddisfazione: una rivincita su Luigi, suo vecchio collega alle Ferrovie dello Stato, un accidente a JJ, suo rivale in amore della gioventù, e persino una punizione esemplare per il diacono Abetecola, uomo che aveva ammirato per tutta la vita e che aveva scoperto, in quegli ultimi istanti di piena e totale lucidità, essere un ladro spregevole, capace di truffare le vedove che si rivolgevano a lui per un consiglio. Molti finali e altrettante rivincite, ma, come si rese presto conto grazie alla sua nuova onniscienza, il valore delle sue scelte avrebbe caratterizzato anche il suo ultimo istante sulla Terra.
E Tommaso era l’unica scelta che gli importava.
Roberta Giraldo
Un libro appassionante, una trama innovativa e coinvolgente che vi lascerà con il fiato sospeso fino all’ultimo. Un finale appagante che non lascia domande sospese ma con la consapevolezza che vorremmo tutti un’ultima ninna nanna.