Alla fine degli anni ’90, nel mondo finanziario italiano sta salendo agli onori della cronaca un giovane e rampante dirigente bancario, Gianluigi Buriani.
Quando alcuni pericolosi fantasmi della sua giovinezza sembrano riemergere, rischiando di compromettere la sua brillante carriera proprio all’apice del successo, sarà costretto a inviare un suo collaboratore in una Genova inospitale e piovosa, per indagare su uno sconosciuto scomparso inopportunamente, tra loschi personaggi e locali malfamati dove delitti e perversioni si intrecciano fino a rivelare agli occhi dell’inedito detective la vera statura morale dei suoi stimati e potenti dirigenti.
Perché ho scritto questo libro?
Ho scritto questo libro per vedere come sarebbe stato vedere la trasposizione nero su bianco di una di quelle storie, che noi tutti abbiamo più o meno nella nostra testa, e di cui pensiamo “però, ci sarebbe da farci un film… o un libro, magari” ma non sappiamo se saremo mai capaci di realizzarlo. Io ci ho provato, dopo aver frequentato alcuni corsi di scrittura e dopo aver letto parecchio. Quindi, curiosità. Ci ho provato. Alla mia veneranda età. Perché, dicono, “non è mai troppo tardi”.
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