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Meglio di così si muore

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Consegna prevista Dicembre 2024

Il futuro non è come ce lo aspettavamo. L’effetto serra è stato controllato, la fame globale sta per essere debellata e l’umanità non respira più polveri sottili, ma una nuova aria di speranza e benessere. Un benessere ottenuto per merito dell’Italia. In particolare per merito del primo ministro Ettore Midas, ex startupper che è riuscito a trasformare il Meridione nel motore innovativo mondiale.
Una notte Midas viene trovato morto nella sua villa con accanto una pistola e una misteriosa lettera di addio. Inequivocabilmente si tratta di suicidio, ma il detective Stefano Birri non la pensa così.
Vent’anni dopo Ambra, universitaria in procinto di laurearsi, decide di scrivere una tesi su Midas intervistando chi lo conosceva. Si troverà coinvolta in un mistero dopo l’altro, scoprendo piano piano una verità agghiacciante: la morte di Midas e il passato di Ambra sono inestricabilmente collegati tra loro…

Perché ho scritto questo libro?

“Meritiamo l’estinzione!”
Alzi la mano chi non ha mai pronunciato questa frase. In fondo, basta guardare i futuri distopici delle storie di fantascienza – o vedere un telegiornale – per capire dove sta andando il mondo.
E se invece le cose andassero diversamente? Se il domani fosse migliore di quello che pensiamo? In questo libro cerco di spostare lo sguardo, e lo faccio citando idee e progetti realmente esistenti ma forse ancora poco conosciuti. Forse il futuro potrebbe non essere così male…

ANTEPRIMA NON EDITATA

Il cancello d’ingresso principale di Villa Midas pullulava di forze dell’ordine. Poliziotti, carabinieri e medici legali entravano e uscivano senza sosta. Minervi però non ci faceva caso, perso com’era nei suoi pensieri.
Il suo sguardo era fisso sul sentiero che si inoltrava nel bosco vicino. Gli alberi erano ricolmi di foglie rosse, gialle e arancioni che ad ogni colpo di vento si staccavano dai rami per rimanere sospese nell’aria come zampilli di una fiamma ardente, prima di adagiarsi lentamente sulla stradina che oramai sembrava il letto di un fiume di lava. I colori autunnali sprigionati dal bosco donavano a Minervi una inconsueta sensazione di calore in quella fredda mattina di Novembre. E’ incredibile quanta vivacità potessero esprimere delle foglie morte. Com’è possibile che qualcosa giunto alla sua fine sembri comunque più vivo che mai?
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Minervi sperava che i robot pulitori, sempre così efficienti a mantenere pulito e scorrevole ogni sentiero, tardassero ad arrivare per non rovinare la magia. Quella fredda tecnologia avrebbe aspirato senza sentimento tutte le foglie e avrebbe cancellato con un colpo di spugna quel meraviglioso quadro dipinto minuziosamente da Madre Natura con le sue pennellate di vento.
In mezzo al tumulto di quella mattina, Minervi aveva trovato il suo momento di pace, prontamente interrotto dalla voce di Birri alle sue spalle.
«Hai intenzione di rimanere a fissare il vuoto ancora a lungo? Ci sarebbe del lavoro da sbrigare».
«Se vedi del vuoto in tutto questo, hai ancora molte cose da imparare» rispose prontamente l’anziano detective. «Ti auguro un giorno di riuscire ad apprezzare quello che ora non riesci a percepire».
«Non vedo l’ora» disse Birri. Nel frattempo, dentro questa casa ci sarebbe un cadavere da esaminare. Non sarebbe il caso di farlo aspettare, dato che si tratta del Primo Ministro».
«Già, il Primo Ministro» sogghignò Minervi, espirando il fumo della sigaretta e tornando a guardare verso il bosco. «Lo sai qual è la cosa buffa? Per queste ultime settimane prima di andare in pensione non desideravo altro che un congedo tranquillo, invece cosa ci capita? Il caso del premier morto!».
«Bè, tutti gli indizi portano a credere che si tratti di un suicidio, quindi forse non c’è poi molto su cui indagare».
«Tu invece, che cosa credi?».
Anche Birri ora guardava verso il bosco, forse per cercare cosa stava guardando il compagno, forse per tentare di mettere ordine nella sua testa.
«Nutro qualche dubbio sul fatto che si sia tolto la vita. Ci sono ancora dei dettagli che non tornano in tutta questa vicenda».
«Ah, qualcosa quindi lo noti. Forse il tuo cervellino non è tutto da buttare, allora».
Rimasero entrambi fermi a guardare gli alberi per un silenzioso minuto.
«Uno scoiattolo» disse Birri. «Stavi guardando uno scoiattolo saltare da un ramo all’altro. Sono sicuro che ce n’è uno là in fondo su quell’albero».
«Tu lo scoiattolo ce l’hai nel cervello, assieme alla scimmia che batte i piatti».
«Si, certo. Ora però io, lo scoiattolo e la scimmia avremmo intenzione di rientrare. Ci vuoi raggiungere?».
Minervi fece l’ultimo tiro, buttò a terra il mozzicone ed espirò tutto il fumo dalla bocca. «Mi dispiace, Junior, ma non ho intenzione di raggiungerti questa volta».
«Come», Birri non credeva alle sue orecchie. «Ma il nostro caso…».
«E’ il tuo caso, adesso. Io a questo punto posso ritirarmi. Ormai l’affiancamento è finito. E’ arrivato il momento di toglierti le rotelle e farti pedalare in autonomia. Ho fatto quel che potevo per cercare di insegnarti come sopravvivere in questo ambiente. Quello che ti manca lo dovrai imparare da solo. Dopo riporta tu la macchina alla centrale, io ora me ne torno a casa a piedi».
Detto questo, gli girò le spalle e si diresse verso il bosco.
Dopo qualche passo, si voltò e gli disse: «Ti dò solo un ultimo consiglio. Non sfruttare questo caso per la tua gloria personale. Fai il meno possibile. Qualcosa mi dice che se scavi troppo a fondo, poi non uscirai più dal buco che hai creato».
Birri rimase attonito a guardare il suo collega che si allontanava ridendo mentre esclamava: «Ettore Midas è morto! Roba da pazzi…».
Stette lì un altro paio di minuti, ad osservare la figura di Minervi farsi sempre più piccola, finchè non diventò quasi indistinguibile dalle foglie colorate che coprivano il sentiero.
Per la prima volta Birri era solo. E si trovava già di fronte al caso più importante della sua vita.

2024-05-03

Aggiornamento

Le cosche malavitose italiane, russe e giapponesi sono preoccupate. Da qualche mese i loro scagnozzi vengono trovati senza vita tra le strade della penisola, uccisi con le loro stesse armi da qualcuno che non lascia tracce. Chi sta facendo questo ? Cosa lo spinge a compiere quelle stragi? Cosa vuole ottenere? Vuoi scoprire chi si cela sotto il cappuccio? Scoprilo su Meglio di così si muore, il mio romanzo inedito.
2024-05-02

Aggiornamento

Ambra è un'aspirante giornalista, tanto intelligente quanto determinata. A soli 21 anni è in procinto di laurearsi ed ha in mente l'argomento per la sua tesi: Ettore Midas, il Primo Ministro che si era tolto la vita 20 anni prima. Intraprende quindi un viaggio alla scoperta del passato del premier, intervistando i vip e gli ex ministri che lo conoscevano. Ma il destino di Midas e quello di Ambra sono in realtà più intrecciati di quello che sembra... In che modo? Scoprilo su Meglio di così si muore, il mio romanzo inedito.
2024-04-16

Aggiornamento

Si va in tour! Il 20 e 21 Aprile sarò alla Fiera del Libro di Codevilla (PV) per presentare il mio romanzo MEGLIO DI COSI' SI MUORE. La presentazione del libro si terrà: * Sabato 20 Aprile alle ore 10:30 * Domenica 21 Aprile alle ore 15:00 ma sarò presente anche per tutta la durata dell'evento. Venite a riempirmi di domande! Link evento: https://www.facebook.com/events/1571659153618858/?active_tab=discussion Luogo dell'evento: Tucano Fiere, strada Provinciale 1 n.38 Codevilla (PV)
2024-04-04

Aggiornamento

Tosta e determinata, l’agente Liz Petric ha un solo hobby: collezionare i criminali dietro sbarre metalliche. Tutta la sua vita è dedicata a questo scopo, e per raggiungerlo userà ogni mezzo, legale o meno...
2024-04-02

Aggiornamento

Il detective Stefano Birri è un giovane poliziotto fuori dagli schemi. Grazie alla sua anima nerd, riesce a gestire ed elaborare una grande quantità di dati e software complessi, ma dispone anche di un fiuto investigativo molto simile ai veterani più “analogici”. Le sue abilità gli saranno utili quando si troverà di fronte al cadavere del premier Ettore Midas. Tutti gli indizi conducono al suicidio, ma lui sospetta il contrario e decide di indagare. Pessima idea…
2024-03-26

Aggiornamento

Il Primo Ministro Ettore Midas è forse il massimo esempio italiano di underdog. Un giovane italo-afro-americano arrivato dagli Stati Uniti che è riuscito a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel mondo delle startup dello Stivale. La sua carriera raggiunge il culmine quando entra in politica. Grazie alla sua idea di realizzare una Silicon Valley a Taranto, riesce a risollevare economicamente il Meridione e a far diventare l’Italia un player internazionale di assoluto livello. Un giorno però viene trovato senza vita con accanto un misterioso messaggio di addio. Cosa succederà ora?

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Andrea Gambaretto
Non è un tecnico, non è un umanista. Sa soltanto quello che non è.
Mi chiamo Andrea, ho 36 anni e vivo a Vicenza. Sono diplomato in Elettronica e laureato in Scienze della Comunicazione.
Nella mia vita posso vantare vari impieghi tra i quali quello di attore internazionale (ho fatto la comparsa in una serie coreana), un ruolo di spicco in ambito cinematografico (ho gestito una videoteca) e aver lavorato per Google (una borsa di studio per digitalizzare le piccole medie imprese).
Dopo anni passati a fare il Digital Strategist, ora sono un responsabile IT e insegno informatica e digitale a chi non è molto avvezzo alla tecnologia, per far capire loro come sfruttare la tecnologia a proprio vantaggio e non subirla passivamente.
Ho cercato di portare la stessa filosofia all’interno di questo romanzo, la mia prima avventura editoriale.
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