Paola presto partirà per l’America. Per salutare degnamente la città che la ospita da diversi anni, il suo scalmanato amico Ciga le organizza un rocambolesco tour condito da un pizzico di follia. Tra eserciti di nutrie, orsetti gommosi e improbabili incontri, Padova rivela ai due giovani e ai lettori le sue meraviglie e le sue curiosità.
Il libricino, attraverso illustrazioni e brevi descrizioni, vuole presentarsi come un’alternativa e simpatica guida per chi visita Padova.
L’Orto Botanico di Padova risale al 1545 ed è il più antico orto botanico
universitario al mondo ancora situato nella sua collocazione originaria.
Da quando, nel 2014, ha aperto la nuova ala denominata “Giardino della
Biodiversità” il prezzo del biglietto è aumentato, ma non ha mai smesso
di valerne la pena.
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Il Caffè Pedrocchi è sempre stato frequentato da letterati, studenti, politici
e professori. Al suo interno, nella sala bianca, si può ancora ammirare il
foro di un proiettile sparato l’8 febbraio 1848 dai militari austriaci contro
gli studenti, evento scatenante della ribellione contro il governo austriaco.
La Maratona di Sant’Antonio si svolge ogni anno ad aprile ed è un must
per ogni padovano sportivo e un richiamo per chi arriva da fuori città. Si
può scegliere tra correre la maratona di 42 km, oppure la mezza
maratona dei 21 km, o le stracittadine di 10, 5 e 1 km.
La leggenda della fondazione di Padova per mano del mitico Antenore è
molto radicata in città, soprattutto dopo il ritrovamento di questo
sarcofago, oggi noto come la “tomba di Antenore”. In realtà gli
accertamenti hanno provato che i resti contenuti nel sarcofago non
coincidono con quelli dell’eroe troiano. Belzoni invece è realmente
esistito e fu un padovano pioniere dell’egittologia ed esploratore, da cui è
tratto il personaggio di Indiana Jones.
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