Una consonante dentale: un nuovo nome, un morso alla vita.
Piero è un quarantenne scialbo che fa una vita grigia. Un giorno, il guizzo: è una cosa che ha sicuramente a che fare col suo nome. Così una mattina decide di aggiungerci una Tì con una bomboletta spray sulla serranda del suo negozio di pompe funebri. Ecco che la sua vita inizia a prendere colore con l’invito a partecipare a un ritrovo di ex compagni del liceo. Con una di loro, Rafaèla, donna dallo charme inarrivabile, si crea una complicità complicata. Pietro è catapultato nel mondo delle passioni, oltre le tiepide certezze che lo tengono ancora a vivere con l’anziana madre. Al funerale che ha organizzato per il Prefetto, Pietro incontra Gustavo, il figlio rampante del defunto che sembra piuttosto deciso a intraprendere una nuova attività con lui, affascinato soprattutto dall’ombrosa Rafaèla. Le relazioni e le vicende si complicano, fino a che il peso di quella nuova consonante nel suo nome diventerà insostenibile.
Perché ho scritto questo libro?
Ci tengo molto a questa storia nata un po’ per scherzo e come una sfida, dopo che avevo ricevuto insistenti pubblicità da un noto gruppo di pompe funebri.
Era il messaggio inequivocabile che per me sarebbe iniziata la camminata sul viale del tramonto? Piuttosto che cadere in pensieri lugubri ho preferito scrivere due righe divertenti. Poi è comparso Piero. Anzi, Pietro. E certamente il viale che ora vedo dinnanzi a me è un viale pieno di vita e belle realizzazioni! Ringrazio per la bella immagine di campagna Deniz Altindas (deniz-altindas/Unsplash).
mgiulia.vicentini
Pietro senza Tì narra le vicende di uno di noi, o magari di quel tale che è stato il nostro compagno di scuola e che ancora a tratti ci viene in mente e ci strappa un sorriso. Una lettura piacevole, a volte delicata, a volte cruda, condita di sottile umorismo, ma mai banale.
robertapolloni (proprietario verificato)
Non possiamo rinunciare alla carica che Alessandra sarà capace di trasmetterci!
marydidio (proprietario verificato)
Scommetti che? Mi dicevano sin da bambina. Ma io non amavo e non amo le scommesse. Però questa si, sono d’accordo col commento che mi precede.
Marzia Gottfried (proprietario verificato)
Una bella scommessa, che merita la lettura del libro. Forza!