Protagonista del libro è uno “scrittore famoso” che vive su una sedia a rotelle in una città di provincia: la disabilità non limita la sua curiosità verso il mondo che lo circonda, ma anzi lo stimola a scoprire l’indicibile dell’umana condizione. Diversi fatti strani si susseguono dentro e fuori la casa dello Scrittore, mostrando frammenti di vite passate: egli scrive per tenerne un intimo ricordo, non per renderli pubblici.
Articolato in dieci storie, il romanzo scorre da un racconto al successivo creando così un profondo legame col lettore, grazie anche alla graduale entrata in scena di diversi personaggi: oltre allo Scrittore e a Gina, la fedele custode del palazzo, sono molte le vite che, pagina dopo pagina, arricchiscono la narrazione. Mai banali, ma sempre cariche di quell’umanità di cui la provincia italiana è particolarmente ricca.
È LO “SCRITTORE” CHE… TI PARLA!
Naturalmente ti scrivo e non ti parlo per ovvi motivi…
Stai per cominciare a leggere Quante Storie, Mio Scrittore. Rilassati e allontana da te ogni ansia, così come ho fatto io scrivendolo.
In effetti queste Storie sono una specie di mio diario personale e solo qualche amico le aveva lette finora: per un caso del destino, sono capitate tra le mani del mio editor che ha subito visto la possibilità di trasformarle in un libro. Insomma, per farla breve, ora sono stampate: potrai, quindi, goderti la lettura di questo volume sapendo che lo hai tra le mani per puro caso.
Se hai letto altri miei libri potresti pensare che non è “serio e impegnato” come i precedenti: con gli anni, si diventa sempre più indulgenti verso se stessi e le cose che non avresti mai pensato di fare, a una certa età le potrai fare, semplicemente, senza tante riflessioni, ma soprattutto senza troppe pere mentali.
In queste Storie c’è una parte della mia vita, ciò dovrebbe essere sufficiente per farti considerare questo libro più serio di molti miei altri!
Buona lettura dal tuo affezionato “Scrittore”.
Continua a leggere
LA SIGNORA COL CARRELLO ROSSO
La signora col carrello rosso è morta, l’ho saputo oggi e mi è spiaciuto tanto. In effetti, non la conoscevo proprio ma, si sa, quando si vive in una città non molto grande, sembra sempre di conoscersi tutti, anche solo se ci s’incrocia qualche volta per strada: io non avevo nemmeno potuto incrociarla!
L’ho saputo dalla sua portinaia, Rosa, anzi no: Rosa l’ha detto a Gina che è la mia portinaia e lei l’ha riferito a me. Gina viene a casa mia due ore tutti i pomeriggi a fare i mestieri, così, nel frattempo, mi riferisce le morti, le nascite, i matrimoni, le corna e le separazioni di tutto il quartiere.
Mi ero affezionato alla signora col carrello rosso: non ci avevo mai fatto caso a quella donnina piccina che sembrava soccombere a un carrello della spesa più grande di lei, poi una mattina l’ho vista uscire dal portone della casa dall’altra parte della strada. Sarà stato circa un anno fa: la mia colazione inizia tutte le mattine alle 7:30 con uno yogurt tassativamente allo 0,1% di grassi. Mi piace gustarlo davanti alla finestra: allungo un po’ il collo e, cucchiaino dopo cucchiaino, mi riconcilio con la vita, guardando giù in strada la gente che già si è riavviata nella realtà di tutti i giorni.
Quel mattino l’avevo vista uscire: era la prima volta e non ci avevo fatto molto caso, ricordo solo di essermi domandato perché andasse col carrello della spesa dalla parte opposta dei negozi.
Il carrello, quasi più grande di lei, ma ancor più magro, la seguiva docile: faceva pochi passi e si fermava vicino al cassonetto della monnezza. I primi tempi, non essendo concentrato su di lei, mi guardavo intorno come solito: avevo notato quella sua fermata nelle vicinanze del cassonetto e avevo pensato che, come molte persone anziane, barboni o nomadi, le piacesse rovistare alla ricerca di chissà che.
Quando mi ero deciso a osservarla meglio, avevo notato che no, non si fermava a rovistare: il carrello rosso passava rasente al cassonetto, la signora si fermava un momento e poi proseguiva. Era come un balletto, con tutti i passi prestabiliti: il cassonetto sotto casa, fermata, il palo della luce avanti dieci metri, fermata, lo spigolo del palazzo, fermata, e poi scompariva dietro l’angolo. Dieci secondi di fermata e poi via, strattonando il carrello come se le ruote fossero bloccate e non volesse seguirla.
Era stato senza dubbio il carrello rosso ad attirare sempre più la mia attenzione, così piano piano avevo iniziato a seguirla con maggior concentrazione, sempre dalla mia finestra: appena usciva da casa il cucchiaino con lo yogurt si bloccava a mezz’aria e lì rimaneva fermo e immobile fino a quando la signora non scompariva dietro l’angolo. Solo a quel punto riprendevo la mia colazione e, mentre mangiavo, la mente restava ancora occupata dalla signora col carrello rosso.
All’inizio provavo come un senso di disagio, poi avevo capito che non era disagio, ma era l’insensatezza del gesto che mi dava fastidio. Un giorno finalmente la mia mente è arrivata al punto chiave: è stato quando, alzandomi più tardi del solito e avendo fatto colazione senza vederla uscire, l’avevo notata mentre tornava qualche minuto prima delle otto, sempre seguita dal docile carrello rosso, sempre ineluttabilmente magro e vuoto. La domanda fondamentale era semplice: perché usciva tutte le mattine verso le sette e mezzo col carrello vuoto, andava in direzione dei giardinetti, dove non ci sono negozi, e se ne tornava dopo nemmeno mezz’ora sempre col carrello vuoto? Perché a quell’ora, visto che nel nostro quartiere tutti i negozi aprono dopo le otto?
Un dubbio aveva attraversato la mia mente. E se ci fossero dei negozi che non conosco e che aprono prima delle otto? Nello stesso momento in cui mi ero fatto questa domanda, mi ero dato dello stupido: il carrello tornava sempre vuoto, così com’era uscito dal portone. Un giorno avevo preso il vecchio binocolo di famiglia che usava mio nonno quando andava a teatro e alle corse di cavalli: niente, avevo guardato con attenzione le pieghe all’andata e poi al ritorno, niente di niente… il carrello non era stato nemmeno aperto!
Matteo Galiano
“Quante Storie, Mio Scrittore” é un romanzo dove si scoprono più storie di personaggi che s’intrecciano man mano intensificando il racconto e rendendolo sempre più interessante. Personaggi inventati ma le storie sembrano realmente vissute. E finale per nulla scontato.
Veronica Bertolini (proprietario verificato)
Quante Storie Mio Scrittore un libro che si fa leggere tutto in una volta! Un romanzo capace di appassionare il lettore fin da subito. Un connubio di ironia, passione e tristezza con colpi di scena inaspettati. Complimenti all’autore per aver inserito il personaggio di Gina, la vera protagonista del libro. Consiglio a tutti di leggerlo
whitelater (proprietario verificato)
Quante storie mio scrittore… e quante emozioni. Un libro che va dritto al cuore, pagina dopo pagina. Così ricco di sentimenti senza essere sentimentale, così carico di colpi di scena senza voler essere un thriller. Insegna a leggere la vita dal cuore dei personaggi che animano le tante storie. Liberate la vostra agenda dagli impegni perché una volta iniziata la lettura non avrete più voglia di smettere e, come per tutti i libri che hanno un’anima… quando l’avrete finito vorrete rileggerlo dall’inizio.
prelor (proprietario verificato)
Romanzo in cui il lato umano e ben delineato dei personaggi tiene il lettore ancorato alle storie.
Storie che si susseguono, una dopo l’altra, svelando una trama in cui ricordi passati s’intrecciano a eventi che si snodano come colpi di scena nel presente del racconto: si crea così un legame, un filo sottile ma profondamente umano tra il lettore e i protagonisti della narrazione.
Loredana Prevot
Clara Carelli (proprietario verificato)
Bellissima storia che con la sua dolcezza mi ha riportato alle atmosfere di certi film in bianco e nero che raccontavano storie di famiglie. Un applauso a Mauro!
Massimiliano Khemara (proprietario verificato)
Ho appena finito questo piccolo capolavoro: è entrato di diritto al 2o posto della mia personale classifica dei 40 libri letti negli ultimi 6 anni.
Complimenti veramente allo scrittore: sono rimasto sorpreso dallo stile di scrittura così scorrevole e coinvolgente su storie apparentemente banali e dalla capacità di intrecciarle insieme in un finale che le fonde in un’unica storia con continui colpi di scena.
Spero di leggere presto il prossimo libro di questo autore sorprendente.
Paolo Zanobini (proprietario verificato)
Non mi era mai successo di leggere un libro dove mi sono sentito come al cinema a vedere un film: mi sembrava di essere seduto nel salotto dello Scrittore, personaggio del libro, e vivere insieme a lui, a Gina e agli altri personaggi le strane “avventure” che gli capitano. Mi è piaciuto tutto, ma di più la parte finale nella quale si entra nella vita dello Scrittore e il fatto che la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Scrittura scorrevole e piacevole, ore passate tranquillamente in lettura come da tempo non riuscivo a fare.
È uno splendido regalo da fare!
Massimiliano Colella (proprietario verificato)
Visto, piaciuto, letto ed amato. Grazie Mauro per le emozionanti ore trascorse insieme.
Alla prossima, Massimiliano
caterina.peragallo
Letto subito tutto d’un fiato. Un mix di romanticismo decadente, noir, umorismo e intrigo. Viva la sig.ra Gina, vera protagonista del libro.
apicellaantonietta71 (proprietario verificato)
“Quante Storie, Mio Scrittore” mi è veramente piaciuto molto, tanto che spero l’autore prenda in considerazione la possibilità di regalarci un seguito con altre Storie altrettanto sorprendenti! Queste, che già possiamo leggere, sono una ventata d’ aria fresca (e pulita) in un mondo pieno di smog! I personaggi sono persone perbene, di quelle che non si trovano più tanto spesso e ti fa piacere averle avute come compagni per qualche ora di serena lettura. E grazie per l’intelligente ironia dei dialoghi tra lo Scrittore e Gina!
gloria.db (proprietario verificato)
Le Storie dello Scrittore mi hanno preso un sacco! Un libro coinvolgente, ricco di colpi di scena con un tocco di ironia e struggente in alcuni passaggi. Un mix perfetto che tiene il lettore completamente legato al libro fino alla sua conclusione! Gina assolutamente sorprendete dall’inizio alla fine: come altri hanno scritto anch’io pagherei per averla come portinaia!
Roberta Bongiorno (proprietario verificato)
Caro Mauro, la storia mi ha catturata sin dall’inizio e i colpi di scena sono davvero ben costruiti. Il finale è sorprendente e Gina è fantastica!
Enrica
Silvia Ara (proprietario verificato)
Quando inizi a leggere questo libro, sei immediatamente catturato dai personaggi e immerso nella vita di questo palazzo. Sono storie di vita quotidiana che ci parlano, ci fanno ridere e piangere, e alla fine del libro vogliamo sapere il resto. Felicitazioni, Mio Scrittore!
chiarabertola
«Scrittore buongiorno!
“Noi prima di noi” è un piccolo capolavoro e “Riunione di Condominio” geniale! Amo tutti i tuoi personaggi! Vorrei svegliarmi tutte le mattine leggendo un tuo racconto. Le giornate sarebbero decisamente migliori!»
Questa recensione non è mia, ma di mia mamma Monica Zanalda che ha potuto leggere il libro in anteprima…
Purtroppo ci ha lasciati troppo presto… a fine maggio di quest’anno… ma ci avrebbe tenuto a dare questa testimonianza…
f.bertif
“Quante storie, mio scrittore” può essere definito come l’evoluzione del noir verso una narrazione che unisce il torbido ad un intelligente umorismo. Là dove Simenon ci lascia con il dubbio e una sensazione di nebbiosa inquietudine, Gandini si riaggancia e va oltre, offrendoci scorci di insospettate quotidianità, misteri urbani e misfatti della porta accanto, ma il tutto con grande ironia e senso di familiarità, che fa venire voglia di farsi invitare a prendere un the con i pasticcini dallo Scrittore, ovviamente servito dall’inarrestabile Gina. Un consiglio: non leggetelo in treno! Anni fa, immersa nella lettura di un racconto di Gandini, non sono scesa alla mia fermata, dovendo poi tornare indietro con un altro treno, e perdendo in totale un paio d’ore per un viaggio di appena venti minuti!
guendalina.giurato (proprietario verificato)
“Libro stupendo, allegro e fantasioso. Ogni storia ti strappa almeno un sorriso e un oh di sorpresa. Super consigliato per tutte le età. Dovrebbe essere un privilegio di tutti poter vivere personalmente almeno una di queste storie. Il mio personaggio preferito è Gina, pagherei oro per averla come vicina di casa. Un gioiellino da leggere e rileggere!
Grazie Mio Scrittore per le tue storie!”
elena.marta (proprietario verificato)
“Gentile Mauro ho finito ora di leggere il suo libro: veramente molto molto bello complimenti! Oltre allo stile – che le invidio un po’, in senso buono – la storia è proprio bella e sorprende sempre – come piace a me! Adoro Gina!”