Il primo sguardo fra i due avvenne nell’ufficio del commissario Bianchi e fu proprio lui a percepire l’atmosfera mutare nel momento in cui gli occhi verdi di lei scrutarono quelli nerissimi di lui, che al contrario la violentarono. Quello sguardo risucchiò tutta l’energia presente nel piccolo ufficio, tanto che il commissario venne percosso da un forte brivido.
Da quanto tempo non reagisco come loro, alla vista di una persona? Da quanto non vengo scosso da emozioni così intense?
Alma e Tommaso non parlarono fra loro, ma si mostrarono educati nei confronti del commissario, che li accolse e li fece sedere uno di fianco all’altra, davanti alla propria scrivania. Alma fece scivolare giù il cappuccio del piumino che poi, aiutata dalla donna che l’aveva accompagnata, tolse del tutto.
Il maglione che indossava sotto era bianco con delle scritte nere, ma troppo grande per lei. Era una capo da maschio, non di certo per una ragazza graziosa e bellissima come sembrava esser lei.
Colto da un’inquietudine crescente e improvvisa, Bianchi ipotizzò che la felpa indossata da Alma fosse di Bryan Brandi.
«Ragazzi, mi dispiace molto per quanto accaduto» cominciò l’uomo, leggermente a disagio. «E mi dispiace anche avervi fatto venire qui, ma avrei bisogno di sapere da voi tutto ciò che è successo durante quei giorni, e credo che solo voi possiate aiutarmi.»
Silenzio.
«Avete voglia di dirmi come sono andate le cose?»
Un altro silenzio, prima che Tommaso prendesse parola. Guardava il commissario con una leggera diffidenza, ma gli occhi rimanevano sempre molto malinconici e sfuggenti. In quelli verdi di Alma, Bianchi lesse invece una fortissima rabbia, un’energia singolare.
«Sì, lo voglio fare» mormorò il ragazzo, torturandosi le pellicine attorno al pollice. Lo fece con una violenza tale da farsi venire fuori sangue, quindi la madre corrucciò il viso in una smorfia di apprensione e gli accarezzò i folti capelli scuri.
Alma tossicchiò, lanciò un brevissimo sguardo a Tommaso che, come richiamato, si voltò verso di lei. Il tutto durò pochissimi secondi, ma ancora una volta Bianchi riuscì a percepire qualcosa di viscerale fra i due. Un dettaglio che, di nuovo, lo sconvolse; non pensava che i giovani fossero ancora capaci di vivere così intensamente le loro esperienze di vita.
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