Nel Roseto Comunale di Roma, ex cimitero ebraico, appare spesso Anna Venezian, fanciulla diafana e malinconica che si aggira infagottata in abiti ottocenteschi, cercando disperatamente notizie del suo amante perduto. Potrebbe trattarsi davvero di un’anima vagante e senza pace, come tutti gli indizi portano a supporre? È ciò che cercherà di scoprire Tommaso Porta, lo scettico direttore del famoso giardino romano, affiancato da Tea De Sanctis, professoressa di storia dell’arte che somiglia come una goccia d’acqua all’indecifrabile ragazza del roseto. Una ricerca di spiegazioni che è anche un pretesto per raccontare dettagli preziosi di una Roma velata e meno conosciuta. Incastonato nella narrazione si snoda il racconto del passato, con la ricostruzione della tragica storia d’amore tra Anna Venezian, sartina ebrea, e Antonio Salimei, rampollo aristocratico. Un viaggio a ritroso, nell’atmosfera del ghetto in trasformazione di fine ‘800, all’epoca della cosiddetta Emancipazione Ebraica.
Perché ho scritto questo libro?
Perché “Il mondo è pieno di storie che aspettano solo di essere raccontate”.
In un plumbeo pomeriggio di febbraio, durante una lezione di potatura presso il Roseto Comunale, ha fatto per la prima volta capolino nei miei pensieri l’immagine di questa presenza ultraterrena, che si aggirava senza pace tra le rose d’inverno. Uno dei giardini più suggestivi di Roma è stato d’ispirazione per un’indagine attraverso i misteri dello spiritismo, che mai fino a quel momento avrei pensato di raccontare.
leandrosciuto86 (proprietario verificato)
L’ho trovato coinvolgente e, soprattutto, accende la curiosità del lettore sui vari mondi che esplora. Belle le descrizioni di luoghi, cose e persone, che rende il tutto quasi “familiare”. Un bel romanzo . Da consigliare!
ralessandro625 (proprietario verificato)
Wow da leggere tutto di un fiato, storia avvincente e ben scritta. Consigliatissimo.