Da quella mattina, la vita di Senza Nome si accingeva a morire e rinascere in un istante. L’interno del suo corpo fisico si preparava silenziosamente a trasformarsi in un laboratorio alchemico. La sua vita sarebbe cambiata vertiginosamente…arrivando a toccare “con mano” ciò che agli occhi di molti era ancora invisibile e inspiegabile.
Lotte contro il Tempo, dolori da accogliere, cullare e trasmutare per raggiungere ciò che ogni essere umano brama nella sua vita.
Senza Nome l’aveva finalmente raggiunto?
Molti si chiedevano chi fosse senza mai capirlo davvero. Più cercavano di capire e inquadrare la sua personalità e più non ci riuscivano.
Un solo modo c’era per scoprirlo. Una sola domanda poteva e può rispondere a tutte.
Era è rimarrà sempre: Chi sei tu?
Tu che stai leggendo queste parole, scopri davvero chi sei e scoprirai anche la vita di Senza Nome e non solo…
Illustrazione copertina: Rosalba Andronico
Perché ho scritto questo libro?
Inizialmente l’inizio di questo mio libro è stato un appunto di riflessione su una conversazione che era stata interrotta con una mia amica. Un appunto che poi, poco alla volta, iniziava a trasformarsi radicalmente in pagine, capitoli e infine libro.
Una parte di me sentiva l’esigenza di provare a Risvegliare quante più Anime possibili attraverso le vicissitudini della protagonista la cui vita, proprio attraverso il Risveglio, è cambiata radicalmente.
Inoltre sentivo profondamente che questa era una mia missione da compiere. Fino in fondo.
Non potevo ignorarla o scappare.
ANTEPRIMA NON EDITATA
A te, chiunque tu sia,
vivi sempre con
Amore, Dedizione e Impegno.
INTRODUZIONE
Camminava cercando di concentrarsi sulla materia che stava sotto i suoi piedi.
Ad ogni passo rifletteva. Grandi, infiniti e profondi pensieri le attraversavano la mente.
Quante volte a dirsi e ripetersi che avrebbe dovuto appuntarseli per scriverli e condividerli un giorno con le anime che sarebbero entrate in risonanza con lei. A quelle anime inconsapevolmente addormentate e bisognose di un qualche input per riaccendere la loro luce. A quelle anime già sveglie per dirgli e ricordargli che non sono sole. A quelle anime così sveglie che non c’è bisogno di spiegar loro il perché stava scrivendo.
Ha sempre voluto e dovuto scrivere qualcosa che fossero più di semplici versi di poesie. Ma negli ultimi tempi, lasciava sempre perdere.
Ora forse avrebbe dovuto iniziare davvero.
Tu che stai leggendo queste parole. Chi sei?
Te lo sei mai davvero chiesto?
Saresti in grado di distaccarti, anche solo per un instante, dalle abitudini meccaniche del tuo apparato psicofisico e osservarti?
Chiudi gli occhi. Svuota la mente. Ascolta il silenzio.
Dimenticati di essere la figlia, il figlio, la madre, il padre, la moglie, il marito di qualcuno, l’impiegata, l’operaia, il titolare di un’azienda, la barista.
Chi sei davvero nell’intimità con te stessa/o, in connessione con la tua essenza?
Continua a leggere
E’ tempo di ricordare…
Martedì 18 gennaio 2022
PARTE I
1
LA DECISIONE IN RIVA AL MARE
Uno dei tanti giorni a passeggiare, riflettere e contemplare l’orizzonte sulla spiaggia.
Era un gennaio caldo nel sud Italia dove sostavano il suo corpo e la sua anima. Le stagioni forse iniziavano a non appartenerle neppure più.
Guardava il mare. Il suo modo di osservare la sua incredibile bellezza sotto i raggi lucenti del sole era cambiato nel corso degli ultimi due anni circa.
Era diventato silenzioso con lei, come a volerle dire che le risposte che cerava, non sarebbe più stato lui a dargliele. Lui aveva fatto il suo dovere, le aveva già dato ciò che doveva e mostrato ciò che doveva mostrarle per metterla su quella che sarebbe stata la sua futura strada.
Passeggiava. Sentiva la sabbia mista ai ciottoli modellarsi sotto le sue scarpe.
Quell’umida spiaggia invernale accoglieva e abbracciava i suoi passi sempre più consapevoli. Era una sensazione dolce.
Quelle emozioni dentro di lei non potevano anche questa volta rimanere in grembo e poi essere abortite per l’ennesima volta da quello che rimaneva della sua personalità. Dal suo non credere in se stessa.
Qualunque fosse stato l’esito finale, libro o racconto, lungo o corto, lei questa volta doveva scrivere e tentare di raggiungere le altre anime. Doveva lasciare la sua impronta nel mondo.
Prese quindi la decisione.
Tornata a casa, questa volta avrebbe iniziato a scrivere con l’obiettivo di allungare il suo raggio d’azione.
Avrebbe scritto seguendo il flusso della sua mente che era sempre più frequente nel QUI e ORA, ma che talvolta lasciava che saltellasse ancora tra uno spazio temporale e l’altro, tra un’esperienza di vita e l’altra.
2
UNO DI QUEI GIORNI
Eccolo qui.
Questo è uno di quei giorni in cui ad un certo punto della giornata, percepisce qualcosa.
Si sofferma. Chiede alla sua essenza. Resta in ascolto. Sente ogni centimetro del suo corpo.
Sente le sue lontanissime origini. Qualche lacrima scende. Consapevolezza.
Alcuni ricordi danzano nella sua mente. Ricordi di chi era due anni fa. Di come vedeva il mondo. Di come credeva dovesse essere la vita. Cioè, nel modo in cui l’hanno sempre spiegata a scuola con il solito esempio: l’essere vivente, nasce, cresce, si riproduce e muore.
Crede invece che debbano inserirci qualche dettaglio in più in quella frase così basilare, che dice tutto e niente.
Pensa alle tante sensazioni che vorrebbe scrivere, incapaci però di trasformarsi anche solo per un instante in vocaboli. Le vede, le sente, le vive, ma non può afferrarle e renderle visibili.
Può solo accennarle e mostrare una loro sfumatura. Sfumatura forse impalpabile al vostro conscio, ma visibile al vostro inconscio.
Molti di voi magari non la comprenderanno, ma se venite anche solo sfiorati dalla sua essenza o da un suo sorriso, vi si depositerà all’interno del vostro essere. Con il tempo, fra un giorno, un mese, un anno, dieci anni o nella vostra prossima vita, alcuni di voi ricorderanno. Ricorderanno come ha ricordato lei.
Fermatevi nella lettura.
Chiudete gli occhi. Respirate a pieni polmoni. Ascoltate.
Dimenticatevi per qualche istante di essere il figlio, la figlia, la madre, il padre, il capo di un’azienda, l’operaio, la barista, l’impiegata, la vicina di casa di qualcuno, il partner di qualcuno.
Dimenticate tutto ciò per qualche istante.
Ci siete solo voi. Siete solo voi.
Chiudete gli occhi. Respirate a pieni polmoni. Ascoltate.
Ascoltate voi stessi.
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