-Sì?-
-Mia sorella è in casa?-
-No, sir. Miss Beatriz è uscita a cena con vostro padre.-
Lo disse come se volesse intendere qualcos’altro, e Dan ricordò improvvisamente. -Oh, dannazione. È in città.-
-È rientrato questo pomeriggio. È apparso piuttosto confuso per via della vostra assenza. Se posso permettermi un consiglio, Daniel…- si sporse su di lui per versargli un’altra tazza di tè, ma così facendo coprì anche le proprie parole -…non gli lascerei intendere quanta soddisfazione provate per il vostro nuovo… impiego.-
Dan non ebbe bisogno di chiedere niente. Sbuffò, posando la tazza sul basso tavolino tra le due poltrone, e si alzò, affondando le mani nelle tasche e avvicinandosi al fuoco. Si lasciò scaldare dalle fiamme alte pur non provando affatto freddo, e fece scorrere gli occhi sulle foto accuratamente disposte sulla mensola di mattoni.
Branson Cooper non era stato un “buon” padre nel senso più affettivo del termine, ma non si poteva dire che non avesse fatto del suo meglio, a modo suo. Era un uomo potente, e aveva fatto del potere la sua più grande virtù, il perno centrale della sua esistenza. La sua famiglia, come i suoi casinò, come i suoi hotel, come le sue donne, doveva essere un accessorio: uno strumento per rendere quel potere ancora più grande, ancora più forte.
Dal suo primo matrimonio era nato Richard. Il primogenito di casa Cooper aveva tutto ciò che Branson riteneva meritevole di apprezzamento in un figlio: era spavaldo, arrogante, deciso e sicuro di sé. Una personalità dominante, anche se questa definizione faceva sorridere amaramente Daniel.
Dopo Richard, durante un’avventura in Argentina, era nata Beatriz. Bella, selvaggia, intelligente e disinibita, Bea era un accessorio incantevole da sfoggiare alle sue soirée e Branson ne era immensamente orgoglioso. Non bisognava farsi un’idea sbagliata: Beatriz sapeva essere davvero letale. Ma la sua fatale sensualità era un’arma carica che quella famiglia vezzeggiava. Dan sapeva che Bea era molto più di questo: era protettiva, amorevole, infantile per certi versi. Solo che questo lato di lei, semplicemente, era precluso ai più.
Daniel era nato diversi anni dopo. Ed era stato, per stessa ammissione di suo padre, il suo “unico e grave errore”. La madre di Dan era diversa dalle donne con cui Branson era solito intrattenersi: per i primi anni della sua vita, lo aveva cresciuto lei. Di quel tempo Dan ricordava solo il profumo di cannella e borotalco, il tintinnio del suo carillon, una voce dolce che cantava la ninna nanna. Non aveva altri ricordi tangibili di lei e non era rimasto niente: non una foto, non una lettera. Non sapeva nemmeno come fosse morta: sapeva solo che era accaduto e che suo padre lo aveva ripreso con sé.
Branson non lo trattava male, questo no, ma non lo riteneva nemmeno all’altezza degli altri suoi figli. Gli aveva detto più volte che aveva grandi speranze per lui, ma che proprio per questo si aspettava le peggiori delusioni.
Nel corso del tempo, il comportamento di Daniel era sembrato confermare quell’ultima ipotesi. Per un periodo durante la sua lunghissima adolescenza aveva cercato di compiacere il padre, fallendo di volta in volta in modo sempre più doloroso; crescendo aveva imparato a capire che finché avesse cercato di far felice Branson non sarebbe mai stato sereno lui stesso. Così avevano trovato una sorta di equilibrio, avevano siglato un compromesso: il minore dei suoi figli teneva la sua vita privata fuori dalla sfera familiare e, in cambio, si comportava da Cooper irreprensibile agli eventi mondani a cui partecipava.
Quando vi partecipava, quantomeno.
Dan finì in due sorsate il tè e si affrettò verso la sua camera da letto. Poteva essere assolutamente certo di due cose: quando Branson sarebbe comparso sarebbe stato decisamente seccato sia per la sua assenza di quella sera sia per la sua ingerenza negli affari di Richard, che avevano portato al suo attuale lavoro all’emporio dei Bennett.
***
Beatriz non amava sentirsi definire “il collante” di quella famiglia. Non lo era: più semplicemente, vuoi perché era la figlia di mezzo vuoi per carattere, riusciva ad andare d’accordo con entrambi i suoi fratelli e a farsi ascoltare, quando più quando meno, da suo padre.
La serata al Night Palace era stata straordinariamente noiosa. Dopo cena aveva dovuto trattenersi svariate volte dallo sbadigliare e a nulla erano valsi i sorrisi che la cameriera le aveva rivolto ogni volta che era riuscita a incrociare il suo sguardo.
Al ritorno, comodamente adagiata in limousine, aveva controllato sul cellulare la posizione dello smartphone di Daniel e rientrata a casa era scivolata nella sua stanza, ticchettando alla sua porta con le unghie laccate di nero, prima ancora di andare a struccarsi.
-Ciao sovversivo. Dormivi?-
Daniel non dormiva. Era seduto sul letto, la schiena poggiata alla testata di legno e un libro sulle gambe. Lo chiuse, tenendo il segno con due dita, e sorrise a sua sorella. -No. Come è andata la serata?-
-Uff. Noiosa e priva di stimoli.- Bea si sedette sul letto e accavallò le gambe, sfilandogli il libro dalle mani (e facendogli così perdere il segno) e osservandone la copertina laccata. -Nostro padre ha chiesto di te. Svariate volte.-
-Avevo completamente dimenticato la cena. Mi dispiace.-
Lei fece un segno non curante con la mano. -Avresti passato la serata a giustificarti per le tue pessime decisioni, non scusarti. Ma non potrai evitarlo in eterno. Louis ha detto che mi hai cercata.-
Dan raddrizzò la schiena e annuì. -È così. Domani sera a Templewood organizzano una festa in maschera. Per Halloween.-
Quella parola cadde tra loro e sembrò risucchiare parte dell’ossigeno presente nella stanza. Bea sorrise. -Vuoi festeggiare Samhain?-
-No.- Sorrise colpevole. -Non lo so.-
Bea accarezzò la copertina del libro, arricciando le labbra pensierosa. -Vuoi andarci o no?-
-Ci sto pensando. Non so se sia il caso, tutto qui.-
-Dan.- Bea inarcò un sopracciglio e gli pizzicò il naso. -È una fortuna che io non sia la ragazza che vorresti invitare, perché a questo punto mi sarei già stufata di tutti i tuoi tentennamenti. Se ci vuoi andare, ci andiamo. Non vedo perché non dovremmo. Tu chiaramente ne hai voglia e io ho proprio bisogno di conoscere persone nuove.
E poi, chi più di noi ha diritto di festeggiare Halloween?-
Dan storse il naso, amaro. -Già. Non c’è niente di meglio che una famiglia demoniaca per rendere indimenticabile la notte delle streghe.-
cristinafiorenzato
Oggi vorrei parlarvi di “Shadow on us” di Micaela Ferraro. I protagonisti di questo romanzo sono Katherine, che subisce una rapina in cui verranno rubati tutti i suoi risparmi, messi da parte per fuggire dal paese dove vive che non le offre stimoli, e Daniel, che si offrirà di aiutarla a recuperare la refurtiva. Nessuno dei due sa la verità sull’altro e passando molto tempo insieme riscopriranno cosa sia l’amore e proveranno a riportare l’equilibrio fra bene e male nel mondo. Questo romanzo è ricco di magia e di colpi di scena. Il finale mi ha lasciata a bocca aperta e con la voglia di sapere come continuerà questa storia ricca di passione, misteri e intrecci. L’autrice è in grado di descrivere e caratterizzare molto bene i protagonisti, ma anche i numerosi personaggi secondari, inoltre mi sono piaciute tantissimo le atmosfere che ha saputo ricreare perfettamente sino a farle “vivere” al lettore. La scrittura è scorrevole e piacevole. Lo consiglio assolutamente a chi ama i fantasy e le storie d’amore, perché questo romanzo è un connubio perfetto fra i due. Ringrazio di cuore l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo e le faccio i complimenti, perché questa storia merita davvero di essere scoperta e letta.
Giusy Simone
Trama: Dopo una brutta rapina, la vita della giovane Katherine Bennett viene sconvolta dall’arrivo di Daniel Cooper: bello e intelligente, sembra essere disposto ad aiutarla a recuperare la refurtiva rubata e, anche se non si fida di lui, non ha altra possibilità che accettare il suo aiuto. Quello che Katherine non sa è che i Cooper non sono esseri umani: e quando Dan e i suoi fratelli, Beatriz e Richard, entrano nella sua vita, il mondo per come l’ha conosciuto scompare, avvolto in una spirale di fuoco, passione e magia destinata a cambiarla per sempre.
Ho trovato questo libro assolutamente coinvolgente. La narrazione non è mai noiosa, è anzi carica di azione e colpi di scena che si susseguono e non permettono di staccarsi dal libro, lasciandomi desiderosa di scoprire cosa sarebbe accaduto dopo. La scrittura è così scorrevole che ho divorato il libro in una sola giornata!
Complice di ciò è stato molto probabilmente anche il fatto che questo libro racchiude tutti quelli che sono i miei trope preferiti:
enemies to lovers
slow burn
he falls first
found family
forced proximity
grumpy/sunshine.
La relazione tra Daniel e Katherine mi è piaciuta molto; è ricca di emozioni e sfumature che rendono la loro connessione davvero speciale. Templewood, l’ambientazione principale della storia, è descritta con tale vividezza che mi sono sentita trasportata lì, immersa nelle sue atmosfere uniche. I personaggi sono ben delineati e carismatici, ho amato ciascuno di loro nonostante le diverse personalità. Ovviamente, il fatto che ognuno di loro, o quasi, abbia dei poteri rende il tutto ancora più avvincente e misterioso.
Il finale,per quanto bello,è un grande cliffhanger e, da persona curiosa quale sono, non riesco a mandare giù l’idea di dover aspettare per sapere cosa succederà.
rosytralerighe
🌹Shadow on Us❤️🔥
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Genere: Paranormal Romance – Romantasy
Ha anche qualche vibes Dark Fantasy ed è uno Young Adult❤️🔥
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La storia inizia con un furto all’emporio Bennett e da quel momento la vita di Katherine Bennett viene sconvolta dall’arrivo di Daniel Cooper che si dimostra disposto ad aiutarla a recuperare la refurtiva rubata. Ma i Cooper nascondono un segreto: non sono esseri umani. Quando Dan e i suoi fratelli, Beatriz e Richard, entrano nella sua vita, il mondo diventa diverso da come l’ha sempre conosciuto. Katherine entra in una spirale di passione e magia destinata a cambiarla per sempre.
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💌Devo dire che questo libro mi è piaciuto. Inizialmente mi sembrava che la relazione tra Katherine e Daniel corresse troppo velocemente, ma dalla metà del libro in poi c’è stata molta più azione e colpi di scena che mi tenevano incollata alla pagine pronta a scoprire una nuova evoluzione nella storia. Il libro è molto scorrevole, infatti l’ho finito in due giorni! L’ambientazione mi è piaciuta molto! Templewood è molto caratteristica e la scrittrice è riuscita a portarmi lì con le sue parole. Mi sono piaciuti molto anche i personaggi: Katherine, Daniel, Bea, Maira e Richard sono ben caratterizzati, mi piacciono molto in squadra. Ho adorato anche la parte paranormale: demoni e streghe ti fanno immergere completamente nel loro mondo. Ma poi vogliamo parlare del finale? Necessito il seguito!!🫠
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«L’ombra è tutto ciò che rifiutiamo di riconoscere come parte di noi stessi.»🌹
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⭐️⭐️⭐️⭐️/5
Flavia (proprietario verificato)
Shadow on Us è una rilevazione anche e forse soprattutto per chi, come me, non sia un accanito lettore di fantasy. I personaggi sono congeniali alla storia o, per meglio dire, alle storie di questo romanzo corale dove il confine tra bene e male, come quello tra odio e amore, è sottilissimo. Micaela Ferraro accompagna i lettori per mano all’interno di questo mondo con descrizioni accurate e personaggi ben scritti, un’autrice capace di regalare al lettore un’esperienza avvincente, romantica, passionale dove non mancano i colpi di scena. Lettura assolutamente consigliata.
Anonimo
Se avete amato le atmosfere di “The vampire diaries” amerete questo libro. Ci sono i demoni e la magia delle streghe e una guerra che dura da centinaia di anni fra le due fazioni e c’è bisogno di riportare l’equilibrio per salvaguardare il bene del mondo. In questo sfondo la storia di Daniel e Katherine comincia in modo un po’ bizzarro, quando lui si offre di recuperare la refurtiva che è stata rubata dall’emporio dei nonni di lei. Katherine accetta il suo aiuto poiché, dentro la cassaforte c’erano tutti i suoi risparmi, il suo passaporto per una nuova vita da lei tanto agognata, lontano dalla cittadina di Templewood, per lei priva di stimoli e opportunità. Dapprima è un po’ titubante nell’accettare il suo aiuto, ma poi l’avere accanto Daniel tutti i giorni, aiuta il suo carattere solitario e scostante, dopo aver perso entrambi i genitori, ad aprirsi verso le altre persone e soprattutto scoprirà l’esistenza di un mondo nuovo che la riporterà alle sue origini. Daniel accanto a lei proverà nuovamente quel sentimento che è l’amore dopo anni rinchiuso in casa lontano dal genere umano. Insieme a loro troviamo vari personaggi: Richard e Beatriz, fratello e sorella di Daniel e Maira, migliore amica di Katherine, che aiuteranno la coppia nella ricerca del “nucleo”. Alla fine riusciranno a riportare l’equilibrio fra le varie specie? Non vi spoilero nient’altro perché dovete leggere il libro per scoprire come andrà a finire. Una storia veramente bella, l’autrice coinvolge il lettore con un’accurata descrizione delle scene e dei personaggi, e con dialoghi costruiti bene dove si capisce perfettamente chi sta affrontando il discorso, cosa che purtroppo in altri libri non accade. Un libro consigliatissimo per gli appassionati del romantasy.