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Sono Bianca
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Consegna prevista Marzo 2024
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Quella di Bianca è una battaglia a tutti gli effetti. Contro una società che la vuole entro rigidi schemi, una famiglia troppo oppressiva, una vita di errori mai cancellati del tutto e, soprattutto, contro se stessa e contro quello che non ha mai voluto affrontare. Bianca affronta i problemi fuggendo, ma credendo di affrontarli a viso aperto. Non sa che il primo nemico di se stessa è proprio il malessere che si porta dentro, che si trascina come una zavorra. Troppo concentrata a fare la guerra con il mondo, non hai mai accettato di fare pace con se stessa. E, alla lunga, questo gli si ritorcerà contro. Tutte le altre persone nella sua vita, sono solo figure di passaggio, ma non lei: lei è la costante del suo malessere che non accenna a terminare. E, alla lunga, accetterà di diventare anche lei di passaggio, per un corpo che diventa solo materiale di distruzione e autodistruzione.

Perché ho scritto questo libro?

Questo libro nasce nei momenti tristi nella mia tarda adolescenza: si nutre di malessere, incomprensioni, delusioni e di una massa informe di colore grigio. In questo testo è la voce della tristezza che parla, che vuole farsi sentire e uscire dalla cassa insonorizzata in cui è rinchiuso. Scrivo come terapia, nell’illusione che vedere qualcuno che sta peggio di me mi possa far stare meglio, ma non si trattava di un “come me”, bensì, di una realtà coesistente, che troppo spesso avevo ignorato.

ANTEPRIMA NON EDITATA

Passa un’altra notte e apro gli occhi mentre sono sdraiata su un letto. Ma non era il solito letto di casa mia. Cerco immediatamente di alzarmi e divincolarmi, ma sento le braccia pesantissime. Le mani immobili e tutto il mio corpo debole. Troppo debole. Come il mio stato d’animo in quel momento.

Mi sento come se tutto mi stesse precipitando addosso, ma non riuscivo a vedere le cause di questo malessere. Odio così tanto questa sensazione. Odio tremendamente non avere il controllo sul mio corpo, come in questo momento.

Se solo riuscissi ad alzarmi, giuro che spaccherei tutto. Ma non ne ho le forze.

-Signora Orlandi, si è svegliata finalmente-.

Sussulto dalla paura e cerco di tirarmi su, ma senza successo. Mi sento come incollata a quel letto.

-Dove diavolo sono? – esplodo, cercando di sputare fuori tutta la rabbia che riesco.

-Ore le spieghiamo tutto, si calmi-.

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-Io non mi calmo un cazzo! Ca…-.

Una mano mi copre la bocca, ammutolendomi all’istante.

-Vuoi star zitta una buona volta, per Dio! –

La sua voce non la posso non riconoscere. Calda. Profonda. Roca. Spaventosa. Una volta ogni sua parola mi faceva tremare le gambe e azzittire. Ora invece no. Ormai niente che non sia io, senza il mio permesso, riesce a farmi effetto. Volto la testa di qualche grado, sentendo una fitta al collo che mi potrebbe far gridare dal dolore in quello stesso istante, ma la sua mano copre ancora la sua bocca e mi impedisce di dire qualsiasi cosa. Lì c’è mio padre, che mi squadrava con un’occhiata tremenda, da vero padre severo e autoritario qual era. Dico “era” perché ora, nonostante ciò che sta facendo, non significa più niente per me.

Quando indossa i panni dell’avvocato subdolo e spietato, silenzioso ma letale con una sola parola, non ho problemi con lui e con la sua figura. Probabilmente riconosco solo questo di lui.

Ma quando cerca di tirare fuori il lato scherzoso e amichevole del su animo, quando indossa i panni dell’amico di tutti, di quello che fa ridere sorridere tutti, dell’uomo di città, tranquillo e che soprav-vive allo stress e poi tutto questo deve metterlo in relazione con la sua vita di merda, dove una risata non se la lascia sfuggire neanche per sbaglio, dove vive solo per sopravvivere, dove ha una figlia che è un fallimento totale, dove ogni giornata è un conto alla rovescia per scappare e dove sembra odiare tutti…Lì si capisce la sua vera natura. E la dura realtà che lo circonda.

Io so la verità e ho deciso di allontanarmi da lui, perché faceva del male anche a me avere questo tipo di esempio dinnanzi gli occhi. Però, in questo momento, un pensiero mi sfiora la mente.

Magari io e lui non siamo mai stati così diversi come ho creduto! Magari ho preso proprio da lui!

-Signorina, si calmi e mi ascolti-.

Ad interrompere il mio monologo interiore fatto di spine e punti aguzzi è un’infermiera bionda. Non è molto giovane, ma non può neanche definirsi anziana. Sembra avere sui 35 anni, ma portati molto male.

Mio padre sposta pian piano la mano dalla mia bocca. Ma continua a scrutarmi guardingo.

Provo a dire una parola, ma quando sto per pronunciare la prima frase e inspiro l’aria, sento la gola bruciarmi e quasi andarmi a fuoco.

Non mi fermo. ‘-Co…sa mi è successo? –

-Lei si è sentita male ieri pomeriggio. È arrivata qui con necessità di un rapido intervento da parte nostra, le abbiamo somministrato qualche farmaco, effettuato un esame del sangue e poi ha dormito fino ad ora-.

-Ho qualcosa di grave? –
-Ehm…sì, signorina. Altrimenti non saremmo stati costretti a convocare suo padre e sua madre-.

-C’è anche mamma? -, esplodo. Mio padre mi guarda e frena la mano giusto in tempo, prima che io iniziassi a tossire morbosamente e sputare muco e sangue.

-Ma…questo è sangue. Cazzo, è sangue!- urlo con la mia voce rotta, mentre fisso la goccia del mio sangue scendere mi sempre più lentamente lungo le dita della mia mano sinistra, con un nastro ade-sivo che bloccava il filo della flebo. Spalanco gli occhi esterrefatta, con il cuore che mi palpita in petto e non voglio credere a ciò che sto vedendo. Ma purtroppo quella era la dura realtà. -Cosa cazzo è successo?!- esplodo. La mano di mio padre si fa più dura attorno alla mia, poiché lui stringe la presa e non fa che aggiun-gere dolori al dolore. -Lasciami!- gli dico. Lui mi guarda storto e non molla la presa. -Si calmi, ora le spieghiamo tutto-. Mi lascio cadere sul letto e chiudo gli occhi. In questo momento…vorrei morire! E non so quanto distante fossi, o fossi stata, da quella fine.

Io, mio padre e l’infermiera siamo circondati da muri putridi, opachi, vuoti e senza vita. Rinchiusi in una stanza che non è la mia. Ammesso che ci sia una “mia” stanza, da qualche parte nel mondo.

Riesco a sollevarmi dal letto e a guardarmi ad uno specchio, posizionato a qualche distanza da me, Ho gli occhi rossi, arrossati dalle lacrime, ma vuoti e senza più speranza che ritornino in vita. Come me. Come mi sento io. Entra in stanza un uomo. Camice bianco, uno stetoscopio al collo, in mano una cartellina ed una finta espressione priva di emozioni. Come se volesse dimostrare qualcosa. Viene verso di noi ad ampie falcate ed io sento, probabilmente a causa del mio stato d’animo che si stava frantumando pezzo dopo pezzo, il pavimento tremare sotto i suoi passi.

-Finalmente si è svegliata signorina- mi dice. Il tono è piatto.

-Allora, come andiamo?!- dice mio padre. La sua mano è ancora salda alla mia, stretta in una morsa, ma stavolta ci aggiunge anche l’altra. Come a voler creare una cupola protettiva attorno a me.

-La situazione è messa male…-.

Mio padre sgrana gli occhi, a me viene un colpo al cuore. Il dottore si poggia la cartellina sul petto, come mortificato. L’infermiera si mette una mano davanti alla bocca.

Scruto ogni singolo particolare della stanza, in quel momento in cui regnava silenzio tombale. E nella mia testa, mentre mi accorgo di quel gesto, un pensiero maligno inizia a farsi strada, sussurran-domi che mi stavo comportando come una condannata a morte che vuole portare con sé ogni ricordo della sua ultima realtà di vita.

2023-07-22

Story Time

Ecco a voi non uno ma ben due aggiornamenti legati all'intervista svolta con Story Time nella giornata di giovedì 20 luglio 2023. 1. Seguendo il link https://canaleitalia.it/radio/ è possibile ascoltare un mio intervento, della durata di circa 8 min, seguendo questi passi -Cliccare sul link -Selezionare "Ascolta Radio StoryTime Lombardia" -Una volta vista l'immagine di un disco nero e di tre tastini, cliccare su quello a destra, che permette di andare avanti tra i vari intervistati, fino a leggere "Francesco Alessandro Balducci" -Cliccare sul tasto al centro, che fa partire l'intervista ATTENZIONE: L'intervento radio è ascoltabile solo dalle ore 10 alle ore 24 della giornata di sabato 22 luglio 2023 2. Sul mio canale YouTube (Francesco Alessandro Balducci), ma anche sui miei canali social (di cui provvederò a lasciare il riferimento) è possibile vedere e ascoltare un intervento più breve, circa 4 min, svolto sempre con la suddetta radio. Ecco i social in cui è possibile guardare l'intervista Facebook: Francesco Alessandro Balducci Instagram: francescoalessandrobalducci TikTok: Francescoalebalducci Canale YouTube della radio: Storytimeofficial
2023-07-20

Story Time

Nella giornata di giovedì 20 luglio sono stato ospite della radio Story Time per parlare di "Sono Bianca". Sono decisamente entusiasta di questa opportunità che mi è stata data e ne approfitto per ringraziare pubblicamente la redazione. L'intervista radiofonica sarà ascoltabile tra qualche giorno su https://canaleitalia.it/radio/. Mentre la prossima settimana sarà possibile vedere e ascoltare un intervento più breve, sempre presso Story Time, che verrà caricato su YouTube sia dalla redazione, che da me. In entrambi i casi provvederò ad aggiornare prontramente la campagna! Nel frattempo ci tengo a sottolineare che la campagna sta per entrare nel vivo e nei prossimi due mesi sarà ancora più importante il vostro sostegno!
2023-07-19

Aggiornamento

Ad un mese esatto dal lancio della campagna siamo arrivati all'importantissimo traguardo dei 60 pre-order! Un risultato importantissimo per me ed anche per Bianca, che dalle pagine del libro vi ringrazia di aver trovato delle persone che accettano di ascoltarla e di comprenderne il labirintico percorso di disagio che sta attraversando. L'obiettivo principale è ancora molto lontano, ma non dobbiamo molare! Grazie a tutti quelli che hanno deciso di sposare il progetto e grazie a chi lo farà. Per me è davvero molto molto importante: più di quello che possa riuscirvi a trasmettere dietro uno schermo.
2023-07-11

Aggiornamento

Su BarlettaViva, giornale della città di Barletta, in cui sono cresciuto e in cui è maturata e cresciuta la trama di "Sono Bianca" parlano del mio libro. Grazie alla testata giornalistica, che mi ha concesso uno spazio centrando a pieno quello che è l'obiettivo e il messaggio che intendo fornire con la mia opera. E ne approfitto per ringraziare anche tutti coloro che hanno già deciso di unirsi alla campagna e sostenere il mio progetto.

Commenti

  1. Francesca Caputo

    Devo fare i complimenti a Francesco, che è un ragazzo giovane ma già molto profondo e capace di trattare un argomento delicato come l’adolescenza e le incertezze ad essa connesse con una maturità da adulto. Quando ho letto la trama l’ho sentita immediatamente mia, come se stesse dando voce a qualcosa che mi rispecchiasse. E, dopo averlo letto, posso dire che le aspettative sono state pienamente rispettate!

  2. (proprietario verificato)

    Appena finito di leggere e l’ho divorato! Una storia ricca di pathos che racconta le insicurezze della gioventù di oggi in maniera cruda e iperrealistica. Lo stra-consiglio a chiunque voglia provare a capire l’adolescenza di oggi direttamente dalla voce di chi la vive.

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Francesco Alessandro Balducci
Mi chiamo Francesco Alessandro Balducci, sono nato a Roma nell'aprile del 1998 e sono un grande appassionato di sport e scrittura. Coltivo questo hobby sin dalla più tenera età e ho condotto il mio percorso scolastico e universitario in questa direzione. Mi sono laureato in Lettere Moderne all'Università di Bari nel 2022 e ho proseguito gli studi in una laurea magistrale a Milano unendo al curriculum editoriale quello legato a comunicazione e moda, che sto tutt'ora frequentando.
La scrittura è il modo in cui concedo libero sfogo al mio ego e alla mia creatività, riuscendo a trovare sempre riscontro per tutte le idee che mi balenano per la testa. Scrivo di sport, ma anche di temi legati alla cultura, alla società e alla quotidianità su vari giornali e quotidiani online, oltre che sui miei canali social di tanto in tanto.
Francesco Alessandro Balducci on FacebookFrancesco Alessandro Balducci on Instagram
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