Uno dei principali fattori che contribuiscono a questa situazione è la scarsa propensione all’innovazione e all’adozione di nuove tecnologie. Secondo un’indagine condotta dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l’Italia si colloca al 23° posto tra i 36 paesi membri in termini di innovazione nelle PMI (4). Inoltre, solo il 13% delle PMI italiane ha adottato tecnologie digitali avanzate, un dato nettamente inferiore alla media dell’UE del 17% (5).
Il report Istat del 2021 sulla trasformazione digitale in Italia evidenza metriche altalenanti: sebbene il 78% delle imprese italiane con almeno dieci addetti si connette a Internet in banda larga ad una velocità di download maggiore o uguale a 30 Mbit/s, emerge che solo il 6% di tali imprese adopera una tecnologia di intelligenza artificiale. Il punto dolente, che appare più volte rimarcato nel rapporto, è che le aziende italiane siano molto ben strutturate su tecnologie di basso livello, mentre sulla digitalizzazione di strumenti ad alto contenuto innovativo, sono carenti o del tutto sprovviste (6).
Questa riluttanza a innovare è in parte dovuta alla mancanza di competenze digitali e alla carenza di personale qualificato. Secondo il World Economic Forum, l’Italia si trova al 29° posto su 141 paesi per quanto riguarda le competenze digitali della forza lavoro (7). Inoltre, un recente rapporto dell’OCSE ha rilevato che solo il 44% degli italiani ha competenze digitali di base, rispetto al 54% nella media dell’OCSE (8).
La burocrazia e l’accesso limitato al finanziamento sono altri due ostacoli che impediscono alle PMI italiane di innovare e crescere. L’Italia si colloca al 58° posto su 190 paesi nel rap- porto Doing Business 2020 della Banca Mondiale, con particolari difficoltà nelle aree di avvio di nuove imprese, ottenimento di permessi di costruzione e accesso al credito (9).
Infine, un’altra criticità è rappresentata dalla scarsa internazionalizzazione: le PMI italiane sono meno internazionalizzate rispetto alle PMI di altri Paesi europei, in parte a causa della dimensione ridotta delle imprese e della mancanza di competenze specifiche. Nel 2021, solo il 34% delle PMI italiane esportava i propri prodotti e servizi, rispetto al 48% delle PMI tedesche (10).
In una fase come quella attuale, caratterizzata da una forte incertezza sugli scenari economici futuri e nella quale sono ancora evidenti gli effetti di due anni di crisi profondissima, i limiti strutturali delle nostre PMI appaiono quanto mai evidenti e rischiosi per la tenuta del sistema di fronte alle nuove criticità generate dai recenti eventi bellici e dalla crisi degli approvvigionamenti di materie prime, in particolare energetiche. Criticità strutturali e congiunturali definiscono un quadro in cui è necessario agire con interventi diversificati, ma parimenti efficaci e soprattutto dedicati al sostegno della competitività delle imprese, vero motore per la ripresa del Paese (11).
Data questa situazione, è evidente che le PMI italiane devono abbandonare i vecchi schemi e abbracciare il cambiamento per affrontare le sfide di un mercato in costante evoluzione. Come vedremo nel corso del libro, questo comporta implementare metodologie innovative, alzare il livello di competenza all’interno delle aziende, soprattutto in chiave digitale, e promuovere un vero e proprio cambio culturale. L’obiettivo finale è trasformare le imprese italiane in circoli virtuosi in grado di crescere in modo sostenibile, cioè diventando più efficienti, innovative e competitive.
1 – Istat, Imprese e lavoro, 2021
2 – Istat, Produttività e competitività dell’economia italiana, 2021
3 – Istat, Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, 2022
4 – OCSE, Indicatore di innovazione nelle PMI, 2021
5 – Eurostat, Adoption of advanced digital technologies by enterprises, 2021
7 – World Economic Forum, The Global Competitiveness Report 2019, 2019
8 – OCSE, Skills Matter: Additional Results from the Survey of Adult Skills, 2021
9 – Banca Mondiale, Doing Business Report 2020, 2020
10 – Eurostat, International trade in goods by enterprise size, 2021
11 – Confindustria e Cerved, Rapporto regionale PMI, 2022
Commenti
Ancora non ci sono recensioni.