Mattia Niccolai si appiattì dietro la colonna non appena Charlotte si voltò per guardarsi alle spalle. Le lezioni non erano ancora terminate e tutti gli studenti erano sempre nelle loro aule.
Già… Quando il primo giorno di scuola di quest’anno l’aveva rivista dopo un’intera estate, il suo cuore aveva perso un battito e così aveva continuato a fare tutte le mattine successive.
Nell’ultima settimana, però, l’umore della ragazza era cambiato drasticamente. La sua innaturale calma e gentilezza era stata sostituita da una perenne agitazione.
Anche se cercava di nasconderlo, Mattia l’aveva beccata più volte a guardare fuori dalla finestra con sguardo vigile e all’uscita, per una scusa o un’altra, restava sempre nel cortile fino a quando non si era svuotato. Ma tutto ciò non era niente rispetto all’espressione di puro terrore che le si era dipinta in faccia, dopo aver sbloccato il telefono, pochi minuti prima in aula. Era stata quella a spingere il giovane a seguirla fuori e quando Charlotte si diresse verso l’ingresso e non verso i bagni, Mattia capì che la sua intuizione era stata giusta.
Dopo essersi accertato che il bidello non fosse alla cattedra dell’ingresso, il ragazzo seguì la compagna nel cortile della scuola, ma non appena i suoi piedi scesero l’ultimo gradino, una mano l’afferrò per il braccio e lo spinse contro il muro.
«Non dovresti essere qui. Torna subito in classe, Mattia!»
Charlotte era davanti a lui. Le labbra rosse e carnose della ragazza erano contratte in una linea dura, che le metteva in risalto gli zigomi alti, la pelle diafana e il volto leggermente allungato. Quest’ultimo era circondato da una cascata di capelli neri liscissimi, che le arrivavano fin sotto le scapole. Erano i suoi occhi verde chiaro, però, che misero in allarme il giovane. Mattia non li aveva mai visti così seri.
Intimorito da quello sguardo e dalla vicinanza dei loro corpi, il ragazzo deglutì a disagio. Notando la sua reazione, la giovane scosse la testa e si allontanò di un passo, rivolgendogli un’occhiata meno rigida.
«Davvero, Mattia, per il tuo bene torna in classe senza fare domande. Appena rientro ti spiego tutto.» Poi, senza aggiungere altro, Charlotte si girò e riprese a camminare velocemente lungo il perimetro dell’edificio, sparendo dalla sua vista.
Mattia rimase alcuni attimi immobile, poi sbatté le palpebre. Forse era stata colpa della luce o dell’improvvisa vicinanza della ragazza che da mesi popolava i suoi sogni, ma lui avrebbe giurato di aver visto i suoi occhi cambiare colore.
Sempre sconvolto, il giovane si passò una mano sul viso, poi il rombo del motore di una moto attirò la sua attenzione.
Senza spiegarsi bene il motivo, Mattia si appiattì contro il muro delle scale e rimase in attesa. Pochi attimi dopo, un ragazzo fermò un’imponente moto verniciata di nero a pochi metri da lui, dandogli le spalle. Con eleganza, quest’ultimo scese dal motore e si levò il casco, rivelando dei capelli corti biondissimi, quasi bianchi. Poi, senza mai voltarsi nella sua direzione, il misterioso ragazzo si diresse verso l’angolo dell’edificio dove si era diretta Charlotte.
Che cosa sta succedendo?
L’avvertimento della compagna risuonò a gran voce nella testa di Mattia. Charlotte gli aveva detto di tornare in classe per il suo bene. Per il suo bene.
Improvvisamente, il suo strano comportamento dell’ultima settimana acquisì un senso e Mattia si ritrovò a camminare lungo il profilo del muro prima ancora di rendersene conto.
***
Charlotte alzò di scatto la testa non appena l’odore del suo dopobarba la raggiunse. Il ragazzo della moto stava camminando lentamente verso di lei con un’espressione beffarda in volto. Il suo incedere elegante, combinato con il fisico possente e con dei tratti del viso che sembravano scolpiti da uno scultore rinascimentale da quanto erano perfetti e regolari, donavano al giovane un’aura quasi eterea, se non fosse per la luce misteriosa e sinistra che albergava nelle sue iridi azzurre.
«Non fare quella faccia crucciata, piccola. Rovina il tuo bel visino.»
L’espressione della giovane, però, si indurì ancora di più.
«Mi avevi promesso che non avresti mai messo piede qui, Costantin.»
Il biondo tirò la testa indietro ridacchiando. «Hai ragione, piccola, ma con te e Sebastian fuori casa mi annoiavo e…» istantaneamente il giovane annullò la distanza che li separava e spinse la ragazza contro il muro «… mi è venuta fame.»
Consapevole di non poter far niente, Charlotte rimase immobile e strinse le labbra per impedire ai gemiti di dolore di scapparle dalla bocca, ma quando i canini del ragazzo le perforarono la giugulare, non riuscì a reprimere un ringhio e anche i suoi si allungarono, graffiandole le labbra.
Il vampiro la premette con più forza contro il muro e iniziò a succhiarle via parte del poco sangue che ancora le scorreva nelle vene. Insieme a quello, come tutte le volte, anche le sue emozioni fluirono via da lei e, non appena lui percepì la preoccupazione, si bloccò.
Dopo averle allontanato le labbra dal collo e annusato l’aria che li circondava, il giovane spostò il volto a pochi millimetri dall’orecchio della ragazza. «Chi è il ragazzino che ti ha seguita fuori? Dall’effetto che ti ha fatto giurerei che ha un buonissimo sapore. Magari è ancora qui intorno…»
Approfittando dell’attimo di distrazione del vampiro, Charlotte invertì le posizioni e gli puntò un gomito sotto la gola. «Non provare neanche a nominarlo, Costantin. Puoi prenderti il mio sangue quando vuoi, ma devi stare lontano da tutti gli altri.»
Lo sguardo di lui si oscurò di colpo e con la stessa velocità di prima afferrò il braccio della ragazza e glielo torse dietro la schiena, poi, con la mano libera, le prese la testa e la sbatté contro il muro.
Non appena impattò contro la superficie dura e ruvida, un dolore lancinante esplose nella testa di Charlotte, che fu costretta a conficcarsi i canini fino a metà labbro per impedirsi di urlare. Minacciarlo era stata una pessima idea.
«Io non so come eri abituata con Sebastian negli ultimi anni, ma ora sono tornato e azzardati di nuovo a fare una cosa del genere e giuro che rimpiangerai di non essere morta quando ne hai avuto l’occasione.»
Con lo sguardo annebbiato dal sangue che le stava colando dalla fronte, la ragazza annuì.
«Dopo scuola venite entrambi subito a casa» gli ordinò allora il vampiro con tono tagliente, poi la lasciò andare e pochi attimi dopo il rombo di una moto sportiva risuonò di nuovo nell’aria.
Non appena fu sicura di essere sola, Charlotte chiuse gli occhi sospirando. Il taglio sulla fronte si stava velocemente rimarginando, come anche i fori sul collo, però il mal di testa non accennava a diminuire. Era stata stupida a sfidare Costantin, ma quando aveva sentito il nome di Mattia il suo buon senso si era spento. Gli voleva bene e non si sarebbe mai perdonata se gli fosse successo qualcosa di brutto per colpa sua.
Lentamente la ragazza si girò e appoggiò le spalle contro il muro. Doveva levarsi il sangue di dosso prima di rientrare in classe.
Mentre si passava la mano sul collo per assicurarsi che le ferite si fossero rimarginate del tutto, la giovane fece vagare lo sguardo sul boschetto che aveva davanti, ma quando i suoi occhi ne incrociarono un paio marroni che conosceva bene, il suo respiro si bloccò. Cazzo. Mattia la stava osservando sconvolto seminascosto dietro una quercia.
Elisabetta Giacalone
Partendo dalla trama, non posso che dire che si tratta di uno svolgimento estremamente originale, vediamo la storia di tre vampiri (in particolare di una) e di altrettanti umani (in particolare di uno che poi diventano due) e della loro vita ricca di misteri e colpi di scena… Perché ce ne sono… E anche tanti… Diciamo che ho avuto la tachicardia per tutta la lettura.
Ho adorato il fatto che non vi fosse nulla di spicy. Lo troverete superfluo o irrilevante, ma solitamente nei new adult o urban fantasy specialmente se si tratta del tema vampiri (creature assetate di sangue e grandi predatori passionali) e soprattutto quando vi sono tre protagonisti tra cui due uomini e una donna, si finisce sempre per macchiare la narrazione con delle note più hot, magari con qualche triangolo.
In “Toni Scarlatti” non vi è niente di tutto ciò e questo non fa altro che sottolineare l’originalità di questa opera. Ogni relazione che si crea è basata puramente sul sentimento, l’amore vero e puro che supera anche la paura del sovrannaturale.
Il carattere umano della protagonista mi ha permesso di immedesimarmi al massimo nella sua storia. Un altro aspetto che mi ha veramente soddisfatto (e che adoro quando viene proposto nei libri) è lo svelare alcuni misteri del passato passo passo nella narrazione e voi sapete benissimo il debole che ho per i traumi infantili… Volevo dire… Per… Vabbè, ci siamo capiti.
L’unica piccolissima cosetta che non mi ha fatto impazzire è stato lo stile di scrittura al quale non sono completamente abituata e che quindi mi ha inizialmente rallentata (lo stile varia da autore ad autore ovviamente, non saprei neanche descriverlo) ma la storia è così travolgente che poi sono andata avanti spedita!
PS: Sebastian ormai è nel mio cuoricino.
lisa.corazza9
Mattia pensa di conoscere la ragazza di cui è segretamente innamorato: Charlotte, anche se così misteriosa, è uno splendore. Ma quando una mattina la segue fuori scuola, quello che vede è il contrario della bellezza pura: la paura si impossesserà di lui quando scoprirà la vera natura della ragazza oppure, insieme, riusciranno a cambiare i loro destini?
“Toni Scarlatti” è il primo romanzo di Giulia Viviani. Ammetto che ultimamente mi è capitato di leggere alcune storie “vampiresche”, molte di più di quello che mi sarei mai aspettata e devo dire che questa cosa mi piace, soprattutto se sono bei romanzi come questo!😍
I personaggi, da Mattia a Charlotte, da Sebastian a Costantin, sono perfettamente costruiti: emanano gioia, dolore, sete di vendetta e fedeltà in modo cristallino. Ogni loro sensazione o emozione è perfettamente vivida: vi sembrerà veramente di essere là con loro.
I legami tra i personaggi sono altrettanto belli: ho sentito la profondità che lega Charlotte a Sebastian, l’amore quasi fraterno tra Mattia e il suo migliore amico Luca, il senso di protezione verso il piccolo Flavio (che è stato uno dei miei personaggi preferiti, insieme a Seb).❤️🩹
La prima parte del romanzo è incentrata sulla storia d’amore dei protagonisti, mentre la seconda sulle vicende personali dei vampiri (attenzione ai flashback… lo dico per voi😭). Non ho sentito pesante questo passaggio, anzi: ho totalmente divorato la prima parte in un giorno e la seconda ugualmente in pochissimo tempo. L’azione e la suspense infine non mancano: ne vedrete delle belle!
Ho apprezzato poi come Giulia abbia costruito questo mondo con le proprie leggi e come sia stato semplice inserirmi tra queste creature sovrannaturali: tutto è perfettamente legato da un filo logico indissolubile.🖤
Questo romanzo avrà sempre un pezzettino del mio cuore: ve lo consiglio a mani basse… non ve ne pentirete!❤️🔥
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Aurora Gennai (proprietario verificato)
Amore, passione e sangue.
La storia tra Charlotte e Mattia mi ha tenuta col fiato sospeso sino alla fine, in un crescendo di colpi di scena e personaggi misteriosamente irresistibili.
La narrazione è ricca di emozionanti scene d’azione e drammatici flashback, che spero di rileggere ancora.