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Tu quante volte sei morto?

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Consegna prevista Luglio 2025
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“Tu quante volte sei morto?” è un viaggio intenso e profondo che esplora il sottile confine tra vita e morte, non come opposti, ma come parti interconnesse del nostro percorso esistenziale. La Morte, qui, non è un’entità da temere, ma una figura che invita a riflettere su tutte le “morti” simboliche che affrontiamo nel corso della vita. Ogni cambiamento, ogni perdita e ogni trasformazione rappresenta una piccola morte del Sé, un pezzo di noi che si dissolve per lasciare spazio a qualcosa di nuovo.
In questo rapporto quasi intimo tra Raffaella e la Morte, emerge una verità universale: vivere significa affrontare una serie di fine e inizio, un susseguirsi di morti e rinascite che plasmano chi siamo. La morte non è solo la fine della vita fisica, ma anche il simbolo delle trasformazioni interiori, dei momenti di crescita che richiedono di lasciare andare ciò che non ci serve più. È proprio in queste morti interiori che troviamo la chiave per rinascere, più forti e consapevoli.

Perché ho scritto questo libro?

Inizialmente concepito come un saggio, questo libro si è trasformato in uno psico-thriller avvincente, capace di tenere il lettore incollato fino all’ultima pagina. Parlo della morte perché il mio amore per la vita mi spinge a esplorare come la consapevolezza della fine possa invece arricchire l’esistenza. La morte non è un nemico, ma una parte naturale della vita, un invito a vivere intensamente e con passione. Come diceva Schopenhauer :”La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro”

ANTEPRIMA NON EDITATA

Un uomo e una donna seduti in un’auto scura, posteggiata in un vicolo buio. La tensione è palpabile nell’aria mentre attendono l’arrivo di un uomo, la loro vittima designata. La donna si stringe nervosamente le mani mentre l’uomo tiene lo sguardo fisso sulla strada deserta. La pioggia cade leggermente, creando un’atmosfera cupa e misteriosa. L’illuminazione fioca delle luci di strada conferisce un’aura sinistra alla scena. Le gocce di pioggia scivolano dolcemente sui finestrini dell’auto, creando un suono rilassante eppure inquietante. La radio dell’auto è accesa, e una canzone d’amore risuona nell’abitacolo. Le parole dolci e malinconiche si intrecciano con l’atmosfera tesa, creando un contrasto affascinante. La melodia si insinua nella mente dei protagonisti, aumentando la loro inquietudine mentre si preparano a compiere il loro oscuro compito.

L’uomo e la donna si scambiano sguardi carichi di significato, comunicando senza parole il peso del loro segreto e il terribile destino che attende l’uomo che stanno aspettando. La loro connessione è profonda e complessa, fatta di passato condiviso e di un oscuro legame che li unisce. Mentre l’uomo si avvicina alla sua casa, l’atmosfera diventa ancora più tesa. L’auto dei protagonisti è parcheggiata discretamente lungo la strada, nascosta nell’ombra. L’uomo e la donna si guardano negli occhi, rafforzando il loro impegno reciproco. La pioggia continua a cadere, creando una colonna sonora sinistra per l’evento imminente. I lampi di luce dei lampioni della strada illuminano brevemente l’auto, rivelando i volti tesi e determinati dei protagonisti. Sotto la pioggia, il rumore dei passi dell’uomo che si avvicina diventa sempre più forte. L’uomo apre la porta di casa e si avvia verso l’ingresso, ignaro del pericolo che lo aspetta.
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L’auto si svuota di ogni suono, tranne il battito accelerato dei cuori dei protagonisti. Ogni secondo che passa sembra un’eternità. L’uomo e la donna sono pronti a compiere il loro piano, ma cosa li ha spinti a prendere questa decisione? Quali segreti si nascondono dietro questo omicidio? L’uomo, affascinato dalla donna e desideroso di dare un senso alla sua vita, si dichiara improvvisamente. Le chiede di fare un figlio insieme, sostenendo che questa vita è sprecata se non viene data un significato attraverso la creazione di una nuova vita.

La donna, inizialmente scettica, lo considera pazzo per tali affermazioni in una situazione così. I loro sguardi si incrociano, ricolmi di desiderio e segreti condivisi. L’uomo incalza e con voce carica di determinazione: “Dobbiamo fare un cambiamento radicale nella nostra vita. Mettere radici, trovare stabilità. Non possiamo continuare così, vivendo nell’ombra.” La donna lo guarda. Un misto di incertezza e attrazione nei suoi occhi. Sente la verità nelle parole dell’uomo, ma il passato e la paura dell’ignoto la trattengono. Non è ancora del tutto decisa a seguirlo in questa nuova vita. Mentre la canzone d’amore continua a suonare, la passione e il desiderio che li avvolgono diventano irresistibili. I loro corpi si avvicinano, danzando su una melodia che sembra risuonare dentro di loro. Iniziano a fare l’amore, lasciandosi trasportare da un’intensità che va oltre le parole.

L’uomo, nel culmine dell’estasi, si apre completamente alla donna, confessando i suoi sentimenti più profondi: “Voglio che tu sia con me, che cambi la tua vita insieme a me. Possiamo trovare la felicità, mettere da parte i nostri passati e costruire qualcosa di nuovo e significativo.”

La donna, travolta dai sensi e dalle parole dell’uomo, accoglie i suoi gesti e le sue dichiarazioni con un mix di desiderio e incertezza. Sa che c’è una connessione speciale tra di loro, ma ha ancora paura di fare il grande salto. Mentre i loro corpi si uniscono, l’intimità che si crea tra di loro è carica di passione e desiderio. Ogni carezza, ogni bacio, è un modo per esprimere l’amore e la connessione che provano l’uno per l’altro. L’uomo si ferma per un istante, guardando negli occhi della donna, il respiro affannato. “Ti amo”, sussurra con voce tremante. La donna, ancora sorpresa dalle sue parole, cerca di trovare le parole giuste da dire. Il dubbio e la paura si mescolano con l’amore che prova per lui. “Mi spaventa il cambiamento, ma tu… tu hai risvegliato una parte di me che crede ancora nella possibilità di un amore vero. Sono disposta a provare, a mettere radici con te.” L’uomo sorride, un sorriso pieno di gratitudine e speranza. Si abbracciano ancora una volta, stringendosi l’uno contro l’altro, sapendo che stanno prendendo una decisione che potrebbe cambiare il corso delle loro vite.

Dopo essersi lasciati andare all’amore, i due protagonisti si ritrovano di fronte all’obiettivo iniziale, l’uomo che devono uccidere. Tuttavia, i recenti eventi hanno innescato una serie di dubbi e conflitti interiori nei loro cuori. L’uomo si ferma un istante, guardando la donna con occhi pieni di incertezza. L’amore che ha appena scoperto lo spinge a riflettere sulla natura della sua professione di sicario. Si chiede se c’è un’altra strada, se può trovare una via d’uscita da questo ciclo di violenza. Dopo essere entrati in casa, i due protagonisti affrontano l’uomo e lo uccidono, portando a termine la loro missione. Tuttavia, l’azione non si ferma qui. Mentre cercano di fuggire dalla scena del crimine, vengono improvvisamente inseguiti dalla guardia del corpo dell’uomo, un avversario addestrato e determinato. La corsa frenetica tra le strade buie inizia, con i protagonisti costantemente sulla difensiva, cercando di sfuggire alla cattura e alla vendetta.

La pioggia continua a cadere, rendendo le strade scivolose e aumentando la tensione dell’inseguimento. I protagonisti si spingono oltre i loro limiti, cercando rifugi e nascondigli per eludere il loro aggressore. La paura e l’adrenalina si mescolano mentre i protagonisti si sforzano di restare un passo avanti alla guardia del corpo. Ogni decisione che prendono potrebbe determinare il loro destino. I protagonisti, pensando di aver seminato la guardia del corpo, si fermano vicino al fiume Tevere per prendere fiato e discutere del loro futuro. Mentre scendono le scale, inizia un’accesa discussione che mette in luce le loro paure, i loro desideri e le incertezze sulla strada da seguire. Durante la discussione, l’uomo avverte dei sibili provenire dall’oscurità circostante. Si tocca il petto e sente il caldo del sangue che fuoriesce dalle sue ferite. Guarda la donna negli occhi, pronuncia le parole “Ti amo” e poi cade a terra, privo di vita. La donna è sconvolta, il suo viso bagnato dalle lacrime mentre stringe il corpo dell’uomo senza vita tra le braccia. Il suo futuro è stato strappato via in un attimo, lasciandola sola e disperata. Dopo la morte tragica di Alberto, Eufrasia è travolta da un mix di emozioni e cerca disperatamente un luogo dove poter elaborare il suo dolore. Decide di cercare rifugio in un convento, sperando che la tranquillità e la spiritualità del luogo possano aiutarla a trovare pace e guarigione. Eufrasia arriva al convento, le lacrime che solcano il suo viso. Bussa alla porta, cercando di controllare le sue emozioni. La porta si apre e viene accolta da una suora compassionevole.

La suora, vedendo il dolore negli occhi di Eufrasia, la conduce all’interno del convento. Eufrasia si ritrova circondata da un’atmosfera di calma e preghiera. Le pareti silenziose del convento sembrano offrirle un sussurro di speranza. Mentre si stabilisce nella sua nuova dimora, Eufrasia si avvicina alle suore e inizia a condividere la sua storia. Trova conforto nell’ascolto compassionevole e nelle preghiere collettive che offrono per lei e per il suo dolore. Giorno dopo giorno, Eufrasia cerca di trovare la forza per affrontare il suo tragico passato e costruire un futuro diverso. La vita nel convento le offre una chance di rinascita, un’opportunità di guarigione e di scoprire un nuovo scopo. Dopo il tempo trascorso nel convento, Eufrasia si trova ancora tormentata dal ricordo di Alberto e dalla nausea che l’assale costantemente. Le suore, vedendo il suo stato, decidono di chiamare un medico di fiducia per valutare la sua condizione. Il medico visita Eufrasia e, dopo alcuni esami, le dà una notizia sorprendente: è incinta. Le sue emozioni si mescolano tra la gioia e la preoccupazione. Mentre il suo dolore per la perdita di Alberto non svanisce, il pensiero di portare una nuova vita al mondo accende una fiamma di speranza nel suo cuore.

Eufrasia si confronta con la realtà di questa notizia, cercando di capire come conciliare la sua situazione attuale con la prospettiva di diventare madre. Le suore la sostengono durante questo processo, offrendole sostegno emotivo e spirituale. Le suore del convento, che hanno seguito da vicino il percorso di Eufrasia, le suggeriscono di chiamare la bambina Raffaella. Il nome simboleggia la guarigione divina e rappresenta la rinascita che Eufrasia ha vissuto attraverso la sua esperienza nel convento. Eufrasia accoglie con gioia il suggerimento delle suore e sente che il nome Raffaella porterà con sé un significato profondo. È una scelta che rappresenta la sua guarigione personale e il legame speciale che ha sviluppato con la spiritualità nel corso del suo percorso. Alle soglie della nascita di Raffaella, Eufrasia sente il peso del suo passato e le sue incertezze sul suo futuro come madre. Con il cuore spezzato, decide che non è in grado di fornire a sua figlia la stabilità e l’amore che merita. Perciò prende la difficile decisione di lasciare Raffaella alle suore e di scomparire nel nulla. Eufrasia, con il cuore in pezzi, sa che questa è la scelta migliore per il bene di sua figlia. Lasciare Raffaella alle cure amorevoli delle suore le dà la speranza che sua figlia possa avere una vita migliore di quella che lei potrebbe offrire. Eufrasia, nel cuore della notte, si allontana dal convento, lasciando Raffaella alle cure amorevoli delle suore. Le strade sono buie e silenziose, e il suo cuore è pesante di dolore e di una profonda tristezza. Mentre cammina nel silenzio della notte, i ricordi del passato la tormentano. Gli spettri della sua vita precedente si fanno avanti, portando con sé il peso delle sue azioni passate. Si chiede se sia giusto lasciare Raffaella e quale sarà il destino della sua bambina senza di lei.

Eufrasia cammina senza meta attraverso le strade buie e deserte della città. La pioggia leggera cade silenziosamente, accompagnando il suo cammino solitario. Ogni passo che fa sembra portarla sempre più lontano dal passato e verso un futuro incerto. Mentre gli edifici si stagliano nella notte, i ricordi del suo passato tormentato la assalgono. Si chiede se sia possibile trovare la redenzione e la pace interiore, o se i suoi peccati continueranno a perseguitarla per sempre. Le suore, nel convento, pregano per la sua guarigione e per la sua protezione. Sanno che ha preso una decisione difficile, ma sperano che possa trovare la felicità e la pace che merita. Eufrasia si ferma in una piazza vuota, sotto la pioggia leggera. Guarda il cielo grigio sopra di lei e sente un senso di liberazione. È determinata a costruire una nuova vita, a trovare la redenzione e a proteggere Raffaella dalla sua oscura eredità. Arrivata al ponte che sovrasta il fiume Tevere, si ferma e guarda l’acqua in movimento. È come se il flusso del fiume porti via un po’ del suo dolore, lasciandola con una speranza di guarigione. Eufrasia si ferma per un istante e alza lo sguardo al cielo, cercando una risposta o una guida. Sente che la sua vita è cambiata irrevocabilmente e che deve trovare il modo di andare avanti, per sé stessa e per Raffaella.

Raffaella cresce sana e forte, circondata dall’affetto e dalle cure delle suore. Le suore diventano figure materne per lei, offrendole sostegno, istruzione e amore incondizionato. Passano dieci anni e nel convento c’è un gran frastuono tra le suore. Parlano, bisbigliano e i loro volti sono segnati dallo sgomento. Hanno appena scoperto che Eufrasia è stata ritrovata morta nello stesso luogo dell’assassinio del compagno, ma la causa della sua morte è una tragica overdose. Nel frattempo, Raffaella gioca da sola in giardino, ignara dell’inquietudine che si sta diffondendo tra le suore. La situazione genera confusione e preoccupazione tra le suore, che cercano di capire cosa sia successo a Eufrasia e come questo evento possa influenzare il destino di Raffaella. Sono sconvolte dalla scoperta e la notizia si diffonde rapidamente tra di loro. Raffaella, ignara di tutto ciò che è accaduto intorno a lei, continua a vivere la sua vita da adolescente. Frequenta la scuola, si impegna nello studio e stringe amicizie sincere con i suoi compagni di classe.  Le suore nel convento continuano a fornire a Raffaella un ambiente amorevole e di sostegno. La guidano nel suo percorso di crescita e le offrono una formazione solida, cercando di fornirle gli strumenti necessari per affrontare il mondo esterno. Raffaella si sforza di bilanciare la sua vita tra gli impegni scolastici e le attività sociali. Cerca di trovare il suo posto nel mondo, mentre cerca di capire il suo scopo e la sua identità. Nella quiete dell’orfanotrofio, Raffaella quella mattina si svegliò dal suo letto con una sensazione di malessere, conseguenza degli incubi che nell’ultimo periodo le facevano compagnia. Era una mattina come tante altre, ma qualcosa nell’aria sembrava diverso. Mentre si alzava e si vestiva, avvertiva  un’ombra di inquietudine che si insinuava nella sua mente. Si guardò intorno, cercando di capire cosa stava accadendo.

Mentre scendeva le scale per raggiungere la sala da pranzo, gli occhi di Raffaella si posarono su un giornale abbandonato sul pavimento. Lo raccolse e iniziò a leggere gli articoli senza senso che lo riempivano. Improvvisamente, un titolo catturò la sua attenzione: “La bambina misteriosa: un’indagine sull’origine della sua nascita”. Raffaella sentì un brivido lungo la schiena mentre leggeva le parole che descrivevano il suo stesso destino. Le mani tremanti, Raffaella si precipitò nella biblioteca dell’orfanotrofio, sperando di trovare qualche risposta tra i libri polverosi. Mentre sfogliava le pagine ingiallite, una foto cadde da uno dei volumi. Era una vecchia foto di una donna conosciuta come la “Madre di Mezzanotte”, una leggenda che circondava l’orfanotrofio. I suoi occhi erano così simili a quelli suoi, come se fossero gemelle.

In preda al panico, Raffaella decise di indagare più a fondo sulla sua nascita e sulla verità celata dietro la sua identità. Così Raffaella decise di uscire presto fuori dal convento a schiarirsi i pensieri con una passeggia sul lungotevere. Mentre Raffaella lasciava andare l’idea di essere la ragazzina nata misteriosamente, si immerse sempre di più nelle sue passioni. Le letture filosofiche esistenziali divennero la sua via di fuga dalla realtà, una ricerca di significato e comprensione che la aiutava a trovare un senso di equilibrio interiore. La routine prese il sopravvento sulle sue intuizioni e suoi incubi, così la storia si dipanava.  Raffaella si trovava spesso di fronte a una scelta difficile: abbracciare la sua identità misteriosa e affrontare le conseguenze, o continuare a vivere una vita ordinaria, lasciandosi alle spalle i segreti del passato. La decisione avrebbe cambiato per sempre il corso della sua vita e la sua percezione della realtà. Mentre Raffaella si avvicinava al suo diciottesimo anno, il dilemma tra lasciar andare il suo passato misterioso e l’attrazione verso l’incognito si faceva sempre più intenso. Mentre si preparava per il suo ultimo anno al liceo, Raffa si trovò ad affrontare nuove scelte che avrebbero plasmato il suo futuro. Doveva decidere quale università frequentare, quale percorso accademico intraprendere e quale direzione dare alla sua vita. Le sue passioni per la filosofia e la corsa si scontravano con la necessità di prendere decisioni concrete per il suo futuro.

Nel frattempo, gli incubi di Raffaella divennero sempre più grotteschi. Creature mostruose, labirinti senza fine e figure oscure la perseguitavano nei suoi sogni, lasciandola spaventata e confusa al suo risveglio. Mentre Raffaella si immergeva sempre di più nei suoi incubi grotteschi, iniziò a emergere un ricordo spaventoso e affascinante. Il tema centrale dei suoi sogni era la Morte stessa, personificata in una figura femminile. La Signora Morte le parlava, spiegandole quanto il sonno e la morte fossero simili, ma con una differenza fondamentale: la forza vitale nel sonno non si interrompe, mentre nella morte si spezza. Le parole della Signora Morte risuonavano nella mente di Raffaella, portandola a riflettere sulla natura della vita e della morte. Si interrogava su cosa significasse veramente vivere e su come la morte potesse influenzare il corso degli eventi. Era affascinata e allo stesso tempo intimorita da questa personificazione della Morte, che sembrava possedere una saggezza oscura e profonda. Man mano che Raffaella si avvicinava a una comprensione più profonda di se stessa e dei suoi incubi, iniziò a esplorare il significato simbolico della Morte nella sua vita. Si rese conto che la Morte rappresentava non solo la fine della vita fisica, ma anche una trasformazione, un passaggio a un nuovo stato di essere.

Mentre Raffaella si preparava a lasciare il liceo e intraprendere il suo percorso universitario, si trovò a dover affrontare non solo le sfide del mondo esterno, ma anche quelle del suo mondo interiore. Doveva trovare il coraggio di abbracciare la sua connessione con la Morte e scoprire cosa significasse per la sua vita. In questi nuovi sogni, Raffaella iniziò a intravedere la figura misteriosa di un uomo che sembrava vigilare su di lei. Quest’uomo le appariva come un guardiano, un protettore che cercava di metterla in guardia su ciò in cui si stava catapultando. Con sguardo intenso e parole taglienti, lui le sussurrava di stare attenta, avvertendola dei pericoli che si celavano dietro la porta dei sogni. Ma Raffaella era affascinata da questa figura enigmatica. In qualche modo, sentiva che poteva fidarsi di lui, che lui aveva una conoscenza profonda di ciò che stava accadendo. Nonostante l’avvertimento, la curiosità di Raffaella la spingeva a continuare ad esplorare il mondo onirico, a scoprire cosa si nascondesse dietro ogni angolo oscuro e misterioso. Man mano che i sogni di Raffaella si facevano sempre più vividi e coinvolgenti, lei si rendeva conto che il confine tra la realtà e l’immaginazione si faceva sempre più sottile. Iniziò a chiedersi se fosse possibile che il mondo dei sogni avesse un impatto tangibile sulla sua vita di veglia, se ci fosse una connessione più profonda tra i due mondi.

Mentre si avvicinava alla fine del suo ultimo anno di liceo e alla scelta dell’università, Raffaella doveva affrontare la decisione cruciale di continuare a seguire il richiamo dei sogni o di abbandonare questa ricerca per una vita più ordinaria. La figura misteriosa dell’uomo nei suoi sogni continuava a metterla in guardia, ma la sua sete di conoscenza e avventura la spingeva sempre più avanti. Il tempo continuava a scorrere e Raffaella si lasciava sempre più travolgere dal mondo dei sogni, trascurando le sue passioni e i suoi doveri di studentessa. Il sonno divenne la sua unica fuga dalla realtà, un rifugio in cui poteva esplorare mondi fantastici e vivere avventure emozionanti che sfidavano la logica e le convenzioni del mondo reale. Mentre il mondo dei sogni prendeva il sopravvento su Raffaella, l’uomo misterioso iniziò a emergere come una figura sempre più potente e presente. Una contesa si scatenò tra lui e la Signora Morte, come se volessero rivendicare il controllo sulla vita di Raffaella. L’uomo nei sogni di Raffaella si rivelò come una presenza amorevole, che le offriva un senso di affetto e comprensione che non aveva mai sperimentato prima. Anche se il silenzio era il loro mezzo di comunicazione, Raffaella poteva percepire l’amore che emanava da lui, un amore silenzioso ma profondo. Mentre la Signora Morte rappresentava l’oscurità e la trasformazione, l’uomo nei sogni di Raffaella rappresentava una luce che la guidava attraverso le tenebre. Si sentiva amata, anche se in modo silenzioso. Era un amore che andava al di là delle parole, un amore che si manifestava attraverso la presenza e l’attenzione che lui le dedicava. Questa nuova dinamica tra la Signora Morte e l’uomo misterioso portò Raffaella a interrogarsi sul significato dei suoi sogni e sulla sua stessa esistenza. Si trovò a dover scegliere tra l’oscurità e la luce, tra la morte e l’amore. Era un bivio cruciale che avrebbe definito il suo destino.

2024-12-05

Evento

Online Diretta Instagram 📢 **Cari lettori, ho una notizia speciale per voi!** Segnate in agenda: **Giovedì 5 Dicembre alle 18:30** ci sarà una **diretta online** sul mio canale Instagram 👉 [@drvincenzopaparella](https://www.instagram.com/drvincenzopaparella/). Voi, che avete creduto nel progetto sin dall'inizio, siete il cuore pulsante di questa avventura editoriale nata grazie al **crowdfunding**. Il vostro contributo è stato più di un supporto: è stata una vera dichiarazione di fiducia. 📖 *“Ogni parte di noi che muore lascia spazio a qualcosa di nuovo. La domanda è: cosa scegli di far nascere?”* Avete già letto il libro? Quali emozioni vi ha suscitato? Scrivetemi nei commenti o direttamente in diretta: non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate! A presto, Vincenzo

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Vincenzo Paparella
Il Dr. Vincenzo Paparella è uno psicologo clinico, sessuologo, psiconcologo e naturopata, specializzato in Medicina Cinese e Psico Neuro Endocrino Immunologia. Promuove un approccio integrato alla salute, considerando il benessere di corpo, mente e spirito. È attivo nell'insegnamento della Mindfulness e in seminari su salute e guarigione, ed è autore del libro "La strada della guarigione."
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