Fin dai tempi più remoti l’uomo ha raccontato, assimilato e trasmesso le storie.
Storie che parlano di avvenimenti verosimili, che affondano le proprie radici nelle notte dei tempi.
Storie che parlano di uomini e donne desiderose di cambiare vita, di dare un significato alla propria esistenza, di partire per avventure straordinarie e ignote.
Leggende che hanno per protagonisti semplici personaggi che si ritrovano al centro di avvenimenti singolari, anormali e magici.
Racconti che intrecciano verità e fantasie, il tutto combinato in una maniera accattivante, sublime e misteriosa.
In questo libro troverai vari ed affascinanti racconti, che ti trascineranno verso luoghi particolare ed incantati. Paesi sperduti e dimenticati; chiese singolari e ignote, terre selvagge dominate dalla magia e da esseri mitologici.
Tutto ciò trasporterà il lettore in altri mondi dove egli non seguir soltanto una storia, ma una serie di storie uniche e originali che lo lasceranno incantato.
Perché ho scritto questo libro?
Ho sempre avuto il piacere e la necessità di inventare storie, di conseguenza ho trovato la giusta ambizione di raccontarle e di scriverle. Questo libro è mio perché ho inserito al suo interno non soltanto vicende avventurose e particolari, ma ci ho messo anche le sensazioni e le emozioni che provavo in quegli istanti in cui le scrivevo: curiosità, immaginazione, paura, dolore, sconfitta e accettazione.
In queste vicende potete trovare una parte di me, ma anche una parte di voi.
ANTEPRIMA NON EDITATA
La Tomba dei Giganti
Finalmente ho trovato l’uscita. Dopo un lungo vagare per gli oscuri e famelici boschi ho ritrovato l’aria aperta e la voglia di proseguire, in qualche modo, la mia “ritrovata” vita.
Non so come ho fatto a perdermi tra quelle nodose e malvagie radici, tra le fronde nere e tenebrose degli alberi, ma poco importa perché adesso sono definitivamente libero.
Dinanzi a me vedo il paradiso. Il sole calante e morente, colorato di arancione con sfumature di un rosa tenue si nasconde dietro il colle boscoso e roccioso. Il cielo di un azzurro intenso e meraviglioso si tinge di un blu più scuro e pungente. Le stelle minuscole e argentate si accendono all’improvviso; la luna invece se ne sta alta nell’immenso cielo, mentre i suoi raggi argentati rischiarano debolmente l’oscurità sopraggiungente.
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Successivamente i miei stanchi occhi osservano la meraviglia che si trova dinanzi a me. Infatti dopo aver abbandonato la selva nera e mortale mi sono ritrovato nel bel mezzo di una fiorente e meravigliosa radura. L’erbetta fresca e verde danza perennemente, scalfita dal solito venticello serale. Querce secolari si intravedono dall’altra parte della radura, i colori marroni e grigi indicano la veneranda età che rende magnifici e straordinari questi meravigliosi alberi.
In lontananza, e da qualche parte, riesco a sentire il suono delicato e cristallino dell’acqua che scorre limpidamente in questa lussureggiante e immensa pianura. Ci deve essere un ruscello qua vicino, evidentemente è nascosto da qualche parte, e da questa posizione non sono in grado di vederlo.
Tuttavia quello che più di tutto attira la mia smisurata curiosità è la costruzione che si trova nel bel mezzo della stupenda radura. Infatti quello che vedo ha dell’incredibile. Un’immensa costruzione antica, molto probabilmente millenaria, domina incontrastata l’incredibile paesaggio. Il suo spettacolare aspetto mi ricorda quello di una tomba vera e propria.
Mosso da un incredibile sentimento di curiosità e di avventura, decido di avvicinarmi, con circospezione, verso la magnifica e gloriosa struttura. Non ho più dubbi questa deve essere per forza una tomba; anzi è molto di più.
Infatti il corpo tombale è delimitato all’esterno da file di blocchi di granito di diverse dimensioni. In questi istanti un istinto incontrollabile si è impossessato del mio corpo; perciò molto lentamente decido di avvicinarmi al complesso millenario e di farci un giro intorno.
L’ingresso della tomba è situato al centro dell’esedra. Nell’andito, sull’ingresso, appaiono due portelli separati dal diaframma formato da un architrave in granito inserito sugli stipiti laterali. La porticina sovrastante, a sezione tronco-ogivale, doveva essere in origine chiusa, a sua volta, da un architrave di copertura.
Man mano che continuo ad osservare con maggiore attenzione mi rendo conto di altri incredibili particolari. Subito dopo l’ingresso è presente un piccolo corridoio strombato verso l’interno. Infine è presente la camera funeraria, di pianta rettangolare con una sezione tronco- ogivale.
Durante l’esplorazione ho dovuto fare una certa attenzione per evitare di cadere, vista la grande quantità di pietre presente tutto attorno all’immenso e spettacolare complesso.
Dopo il mio giretto di esplorazione, devo dire che mi sento soddisfatto, perché sono riuscito a scoprire dopo tanto tempo una magnifica e sublime Tomba dei Giganti.
In passato avevo dedicato intense ore notturne di profondo studio su vari volumi storici e voluminosi libri antichi, che parlavano delle misteriose ed affascinanti Tombe dei Giganti. Ed ora finalmente, ne avevo una dinanzi a me, in tutta la sua maestosità e grandiosità.
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