Il 29 giugno 2019 è stato aperto un blog come prova per me stesso nel dimostrare costanza e voglia di raggiungere un pubblico ampio che possa amare e leggere ciò che in futuro pubblicherò.
Grazie per il supporto.
-Diego Cesari.
Prima di immergerci nei miei scritti ci tengo a sottolineare come la costanza e la voglia di scrivere siano qualcosa dettata dai ritmi del cuore e delle emozioni. Vi confesso cari Lettori che tra questi scritti ci sono state pause molto lunghe e dei cambi di argomenti molto repentini tra loro.
Strano non è vero? Ti svegli la mattina e ti senti solo. Non è solo quello, ho passato intere giornate della mia adolescenza a osservare il comportamento delle persone mentre giravano per la strada. Non la noti la solitudine, non subito almeno.. devi saper leggere i movimenti dei loro corpi, osservare i loro occhi, e pensare tanto. La solitudine, si dice, appaga alcune tipologie di persone che sono convinte di essere felici nella loro esclusione sociale. Esclusione indotta forse dal loro stesso comportamento, o da quello delle persone a loro care. I meccanismi di autodifesa psicologica che si attivano nell’essere umano sono potentissimi, fanno credere a noi stessi di stare bene anche quando stiamo da cani. Ho conosciuto tante persone che soffrivano di solitudine, tanto che a volte si usa esordire con una frase fatta:’ eh.. poverino.. è un bravo/a ragazzo, ma tanto solo’.
Ci sono vie di fuga dalla solitudine, tante ed attuabili, ma la prima è forse la forza di volontà, la forza di uscire da uno stato mentale indotto dalle delusioni della vita. Bisogna crederci e sperarci, circondarsi di persone affidabili, sincere, buone. Amici con la A maiuscola.
Altro punto fondamentale è evitare il vittimismo e le frasi fatte:’non ho bisogno di aiuto’ oppure ‘io porto la delusione e la gente scappa’.
Bisogna reagire e sorridere, farsi coraggio. Se ci si abbandona alla solitudine adolescenziale, come si affronteranno i problemi della vita?
Inciso: è un problema, ma non bisogna ingigantirlo fino a farlo diventare un macigno, perché se si aggiunge al resto…poi..non lascia via di uscita.
Amare o essere amati
Spesso ci si chiede se, in quei periodi nei quali si è single, sia più bello amare o essere circondati da molte spasimanti (parlo dal punto di vista maschile). Concentrandoci sull’aspetto relazionale e amoroso viene da se la mancata semplicità e purezza di un rapporto in questi anni. Nessuno nega il piacere rispetto alla relazione seria, però questa ormai sembra l’eccezione che spezza la regola in una società dove le regole ormai sono poche. Quindi: Amare o essere amati?
Partiamo dal presupposto che non tutti sono bravi allo stesso modo nel corteggiamento, come non tutti sono chiari nell’esporre i propri sentimenti. Da un certo punto di vista molto attuale c’è un’alta percentuale di chi, dopo esperienze amorose negative si è preso una pausa. In realtà penso nasca dopo una serie di delusione la cosiddetta “paura di amare il prossimo”. Amare che non vuol dire volere bene, ma ben altro, profondo e dolce. Chi ama si impegna al massimo affinché tutto vada sempre per il verso giusto. Ma allora perché queste delusioni? Semplice.
Le relazioni a distanza sono molto frequenti oggi, questo perché il telefono o il pc abbatte la barriera del pudore e della vergogna, che da un lato va bene, ma limita il contatto fisico e stimola invece i pensieri e le paranoie di non sapere mai se, chi dall’altra parte dello schermo stia mentendo oppure no. Gli amori sono sempre meno corrisposti. Tempo fa bastava qualche sguardo, un’uscita e un gelato per capire se la persona poteva fare al caso tuo o no, era facile capire se il suo sorriso era sincero e ti corrispondeva, non era necessario fosse una relazione che potesse durare mesi o anni, però era spontanea e genuina.
Quante delusioni e peripezie invece ci tocca affrontare. Ci si fidanza per i likes? ci si fidanza per le visualizzazioni? Si può considerare amore? Chissà..
So solo che di questo passo le cose saranno sempre più difficili da interpretare, e come se non bastasse volano anche le offese tra i giovani, perché giustamente partono i tradiementi.
Quando è stata l’ultima volta che il cuore batteva forte alla vista di una persona di cui eravate invaghiti? ora è tutto diverso, forse neanche più cosi bello, bisogna lottare mesi e forse non si sa comunque dove si fa a finire. Purtroppo sia le donne che gli uomini tendono molto a tirare le cose per le lunghe, perché se da un lato non si vuol soffrire per un no, dall’altro bisogno soffrire nella insicurezza e dubbio di un Si.
Così mi piacerebbe definire ciò che si prova dentro. Una pioggia lenta ma cadenzante che poggia sul cuore. I tristi in mezzo a tante persone che non sanno come comportarsi. Una pioggia lenta, non dirompente, che però logora piano piano. Solo qualche attimo di sole e poi pioggia.
La pioggia non porta quasi mai beneficio nei sentimenti. Di certo è rilassante, ma si capisce che l’emozione principale che sovrasta l’animo è la malinconia. Forse un sorriso può fare cambiare questo meteo del cuore, ma non spetta solo ad una persona, se non c’è complicità, ahimè.. la pioggia non smetterà di cadere.
Leggevo una storia che citava: da quale parte vanno osservati di lato o di fronte? sono piatti o tondi?
Vi chiederete perché? molto semplice, a volte bisogna stimolare il pensiero laterale e cercare di superare le paura non per forza prendendole di petto, basta ragionarci su. Quando il fuoco artificiale scoppierà forse sarà tondo, forse piatto, ma voi sarete felici con la persona al vostro fianco.
Ebbene finalmente si può parlare di felicità. Sentimento positivo, certamente, che porta la lieta novella, ma che è stato guadagnato con tanta fatica. Forse chi vi accompagna lo farà per una stagione o per tutta la vita, ma l’importante è essere felici, e se anche la pioggia dovesse cadere ogni tanto, l’importante è sapere che qualcosa si è sempre guadagnato da entrambe le parti. Felicità, non sempre, e non spesso, ma attimi che messi assieme diranno: “Quel periodo era bello proprio”. Così voglio augurare alle persone di essere, “felici”.
Guardavo le stelle e pensavo come ci si sentisse apprezzati per pochi istanti in una giornata, e come tutto ciò potesse anche stabilire attimi di gioia perpetua. Nel mondo non sono tutti felice e non tutti ridono. Amare o essere amati.. spetta a noi, ma sicuramente bisogna amarsi un poco di più, anche noi stessi. Non vuol dire mettersi al primo posto, perché sarebbe sbagliato sotto un punto di vista. Vogliamoci tutti più bene, questo è importante.
Sorriso, sorriso di chi ti fa stare bene. Quando chiudi gli occhi pensi a lei, ma poi li riapri e sei solo. Pioggia nel cuore, che cade e che lava. Ah pioggia mia che travolgi le mie emozioni. Come il sorriso che cerco e che io ho e che voglio donare, così tu irrompi spavalda e senza scrupoli e mi siedi affianco.
Poi il sole che sorge e te scompari come il vento che passa e ti porge una carezza. Cosi lasci spazio alla felicità che fa incontrare due persone.
sorridono, tendono la mano, e gridano il loro nome.
poi voltandosi.. percorrono la via, percorrono la vita.
Un attimo per favore
Amo chi si mette in gioco
Amo chi sorride anche nelle difficoltà
Amo la vita che ti fa incontrare persone stupende
Amo quando il gioco si fa duro e nessuno si tira indietro
Eppure, eppure.. eppure a volte non tutto è amato
Come quando pensi di voler essere di aiuto ma
Ti senti troppo distante
Come quando non sai cosa fare, sbattendo la testa da tutte le parti
C’è qualcos’altro che l’amore possa fare?
Scuotere montagne e scatenare uragani
Emozioni travolgenti
Come amo chi è complice di quello che sono
Amo chi mi accetta, così, nella mia naturalezza.
Forse non troppo coraggioso, forse non troppo impavido, ma sicuramente sono me stesso.
Un attimo per favore, soltanto un attimo.
Tutto e niente
Sei tutto e niente e tu lo sai
Porti caos nella vita di chi incontri
Ma è ciò che ti rende fantastica
Forse una persona per un giorno
Una stagione o tutta la vita
Questa è la tua decisione
Tieni vicino chi ti ama, allontana ciò che è superfluo
Se tu non lo sai, non lo saprai
Ma se tu vorrai saprai farti trovare
Non ci siamo mossi da quell’istante
Sembri un sogno, ma forse eri un desiderio
Ciò che non mostri rappresenta ciò che sei
Il tutto o il niente
Io punto sul tutto
E tu?
Batti le mani insieme a me
Mi ricordo quando da bambino veniva sempre cantata una canzone che ripeteva: ” Se sei felice e tu lo sai batti le mani… clap clap!”. Ripensandoci oggi, in una giornata di Natale, alla fine quelle parole risuonano così belle e leggere nella mia testa. Chissà quante volte abbiamo preso per mano qualcuno e abbiamo battuto le mani assieme e senza rendercene conto eravamo felici: forse ad una festa in famiglia, forse mentre si tornava a casa da scuola o dalle lezioni universitarie e via dicendo.
Se sei felice batti le mani con me, e io capirò che saremo felici in quel momento assieme. Ho sempre pensato troppo, forse, e questo pensare a volte mi ha portato in direzioni sicuramente giuste, ma non nego che a volte mi ha allontanato tantissimo dalla meta desiderata. Nei miei scritti non parlo mai della sfera religiosa, ma forse è giunto il momento di dire una frase fatta per quanti di religioso magari non sono avvezzi, ma per me invece risuona come verità: Dio mette al tuo fianco le persone e ti fa partecipe di situazioni, facili o difficili, per portarti ad una meta che forse oggi non capisci, ma forse un giorno capirai, e ogni situazione, dubbio, difficoltà, felicità e gioia saranno sempre un ottimo insegnamento per te.
Se sei felice batti le mani con me, come quando da bambini giocavamo al parco e non avevamo problemi del tipo: “devo andare al lavoro, devo pagare questo e quello, chissà come risolverò questo problema.”
Sento che il 2024 ormai stia finendo e non so se bene o male o come avrei immaginato. vi regalerò i miei pensieri e i miei dubbi e tutto ciò che di bello che io Diego potrò trasmettervi.
Se potrete darmi 20 accetterò 20 e non richiederò di darmi 50. Non posso chiedere tutte queste cose.
Io sarò qui esattamente dove mi avete trovato.
Se sei felice e tu lo sai batti le mani, ma questa volta battile con me per favore, e anche io sarò felice di batterle con te.
Con affetto Diego
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