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“Ciao Roby, è cominciata la mia avventura ed è iniziata col botto. Speriamo duri e mi porti al traguardo. Vorrei chiederti una cosa: mettiamo caso che ti mandassi le bozze, che tu le leggessi e ti venisse voglia di scrivere due righe di recensione promozionale, non sarebbe bellissimo?” chiese lei “Ciao Nico! Sì, direi che […]

“Ciao Roby, è cominciata la mia avventura ed è iniziata col botto. Speriamo duri e mi porti al traguardo. Vorrei chiederti una cosa: mettiamo caso che ti mandassi le bozze, che tu le leggessi e ti venisse voglia di scrivere due righe di recensione promozionale, non sarebbe bellissimo?” chiese lei

“Ciao Nico! Sì, direi che sarebbe bellissimo! Mandami pure le bozze!” rispose lui

Lui è Roberto Mercadini, il più famoso, prolifico, talentuoso e noto scrittore, poeta, narratore e performer della Romagna tutta.

Lei sono io e lo seguo a livelli soft stalking da anni.

Questa è la recensione che ha scritto per “ Se son morti, torneranno”.

NON SPRECHIAMO UNA MAZZA!

Avevo notato i post di Nicoletta “la Mazza” Mazzini un paio di anni fa. Li avevo notati per il semplice fatto che erano notevoli: sferzanti, mai banali, percorsi da una energia che mi piaceva, arricchiti da una lingua cangiante e a tratti ricercata. Eppure la risposta in termini di like e di commenti era alquanto sparuta. Segno che in pochi leggevano quelle righe, o che in pochi le capivano. “Che spreco! Peccato!” avevo pensato.

Poi Nicoletta e io ci eravamo scritti e, se non ricordo male, io le avevo suggerito di cimentarsi con i video, per tentare di allargare un poco la platea. Non andò bene. Erano arrivati, puntuali come il lunedì, i soliti haters ottusi e atroci a guastare la festa (appena cominciata e già finita); così Nicoletta aveva lasciato perdere ed era tornata fra le ombrose frasche del suo profilo Facebook. “Che spreco e che peccato!” avevo pensato una seconda volta.
Ma ora, eccoci qua! Scopro che Nicoletta ha approfittato della clausura pandemica per tornare alla scrittura con ancora maggiore convinzione. Ha sfoderato un romanzo intitolato Se son morti, torneranno; una sorta di apocalisse zombie in salsa romagnola. È un libro atrocemente comico, come solo lei poteva cucinarci. Sì, c’è lei in queste pagine; c’è quell’energia che avevo così tanto apprezzato nei suoi post, quella miscela unica, difficile da definire, di aculei e carezze. Quella sorta di solare sarcasmo. Quella stessa sana acidità, che non guasta il palato ma lo ripulisce.

Ora, pare che, se il libro avrà un numero sufficiente di prenotazioni, una casa editrice sia disposta a stamparlo.
Quindi vi chiedo “prenotatelo!”. Se non volete farlo per Nicoletta, fatelo almeno per me: non sopporterei un altro spreco.

Grazie Roberto.

Ps. Se non lo avete ancora fatto, ma mi parrebbe quantomeno strano, dovete leggere i suoi romanzi: “Storia perfetta dell’errore” e l’appena pubblicato “Bomba Atomica”.

Geniali, portentosi, esplosivi.

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