Dopo aver parlato della genesi della storia vorrei dedicare i prossimi aggiornamenti ai personaggi inziando, ovviamente, dalla protagonista: Morgana (o dei personaggi che si hanno).
In una storia ispirata alla favola di Andersen il personaggio principale non poteva che essere, per l’appunto, una sirena. Non avendo come obbiettivo una rivisitazione in chiave moderna della favola o del personaggio, negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi libri che hanno fatto questa operazione, ho voluto raccontare il più realisticamente possibile una protagonista che non esiste (forse). Da qui la differenza più netta tra Ariel e Morgana, con la seconda manifestatamente ostile nei confronti degli uomini. Sotto la diffidenza e il cinismo, però, come molti tra noi, la mia sirena è una persona empatica e sensibile che non riesce più a ignorare la sofferenza che la circonda. La decisione di agire, di fare la cosa che considera più giusta, la porterà a camminare sulla terraferma ma soprattutto la porterà a riflettere su alcuni aspetti della sua vita e su qualcuna delle sue convinzioni perché, come a volte succede, è solo quando si è a un mondo di distanza che si riesce a vedere più chiaramente.
Il nome della mia sirena è stato ispirato dalla leggenda della Fata Morgana che in particolari giornate di agosto e settembre si diverte a “ingannare” i naviganti facendogli credere che con un balzo possano attraversare lo stretto di Messina.