Oggi parliamo di Choose me, choose you, choose us di Jasmine Hashem. La ragazza è in campagna su bookabook, quindi non è ancora stata pubblicata ufficialmente, vi lascio tutti i link del caso per supportarla ed anche per il suo profilo Instagram.
Scrivere la recensione di un autore emergente la vivo come una seria responsabilità, sia nei confronti dell’autore che nei confronti del lettore che mi legge e mi ascolta. Questo libro l’abbiamo scelto perché tratta una tematica molto particolare, come quella della perdita di una persona cara e di due modi totalmente opposti di vivere questo lutto, che secondo me è la particolarità del libro, la parte che fa più riflettere. Questo è un po’ il cuore del romanzo rosa in oggetto, al quale la storia tra Jane e Vince fa da perfetta cornice. Avrei gradito una descrizione migliore dell’amore tra i due protagonisti, perché non si percepisce molto, secondo me, la ragione per il quale Vince sia così infatuato e preso da Jane, che apparentemente è stata solo una compagna di scuola con il quale lui non parlava neanche granché. Insomma, questo lato andava più approfondito ed articolato.
Il romanzo non è stato corretto o ripassato dalla redazione della casa editrice ancora, ma si presenta “nudo e crudo” così com’è stato scritto, non essendo appunto ancora stato pubblicato. sono presenti alcuni errori grammaticali, di punteggiatura e linguistici. Tuttavia una rilettura dovrebbe bastare a renderlo già meglio sotto questo punto di vista, anche prima del passaggio dell’editore.
La storia tra Vince e Jane è molto romantica alla fine. Come detto prima, hanno entrambi avuto uno dei lutti più brutti da patire: la perdita di un genitore. La descrizione della reazione e del modo di vivere questo periodo della vita è molto strutturato e dettagliato, trasporta molto nella storia ed aiuta ad immedesimarsi e capire i personaggi. Se lei ingrassa a dismisura e si ritrova obesa, introversa ed insicura, lui si chiude in sé stesso, chiude rapporti con amici, con il padre e rantola nel buio.
Un’ultima unica pecca è che il romanzo non è ambientato in un luogo specifico, non viene detto o specificato, quindi ogni lettore si fa una propria idea sul posto dove si svolge il tutto. Tuttavia i nomi ed i cognomi dei personaggi sono tutti inglesi/americani, ma le ambientazioni della scuola, da ciò che si può dedurre, anche se non specificato direttamente, delle canzoni di cui si parla, è tutto italiano. Questo crea una sorta di incoerenza, ma diciamo che è più una sottigliezza che altro.
In conclusione il romanzo si chiude come ogni romanzo rosa che si rispetti meriti di finire, quindi occhi super a cuore e l’amore trionfa sempre. L’idea è molto bella, il dettaglio sui lutti, i modi di reagire, sono molto particolari ed i veri protagonisti della storia ed offre molti spunti di riflessione e, perché no, un aiuto a superare un evento così drammatico della vita.