Ciao,
sono passati ormai tre mesi dall’inizio della campagna di “Come il sale e il mare”.
Ho sempre pensato a questo progetto come il più difficile di quelli già proposti a Bookabook: promuovere il seguito di una storia, a volte significa convincere a leggere due libri e non uno solo.
Ma un progetto è un progetto, va coltivato, migliorato, perfezionato. Dovevo portarlo avanti fino alla fine, con tutte le energie che mi erano rimaste.
Mi sono ritrovato spesso senza risposte ma probabilmente, come dice un mio “vecchio amico”, erano le domande ad essere sbagliate.
Nella mia testa il fallimento non era contemplato, non qui, non questa volta.
Mi vedevo sbuffare, sospirare, attendere, perdere la pazienza, sperare, contare, prendere coscienza, agitarmi, piangere (sì ho fatto anche quello), sorridere, sognare, volgere lo sguardo verso l’alto e poi verso il basso e poi…
E poi ce l’abbiamo fatta.
Ancora una volta.
Grazie di cuore.
“We thought that we had the answers
It was the questions we had wrong”
(11 O’clock Tick Tock – U2)