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Aggiornamento

E continua l’atroce guerra, da una e dall’altra parte trasformando la terra in un campo di Marte, desolata distruzione senza tregua ne speranza. Mi rifugio sempre nei pensieri dei bellissimi tempi pandemici che furono… 8) Era de maggio, io no, nun mme ne scordo, mancavano ancora 7 mesi per parlare di un possibile vaccino, ma […]

E continua l’atroce guerra, da una e dall’altra parte trasformando la terra in un campo di Marte, desolata distruzione senza tregua ne speranza. Mi rifugio sempre nei pensieri dei bellissimi tempi pandemici che furono…

8) Era de maggio, io no, nun mme ne scordo, mancavano ancora 7 mesi per parlare di un possibile vaccino, ma la rigida chiusura iniziava ad attenuarsi con l’enigmatico calo dei decessi e dei nuovi casi. D’uso quotidiano parole come tampone, tracciamento, asintomatico, autocertificazione, test sierologico, aerosol, igienizzazione, ecc, Tutti perplessi sulla fine dell’incubo e sulle conseguenze monetarie del fenomeno ma in famiglia tutto bene. Con gel e mascherine si poté tornare ognuno alle proprie religiose funzioni e io mi rituffai nelle mie.
Non immune alla sarabanda di voci sulla catastrofe mondiale, in quei frangenti il romanzo versava in una fase caotica. Erano confluiti un’insalata di personaggi esuberanti e situazioni bizzarre che hanno ingarbugliato la matassa del racconto come un piatto di spaghetti. Ho proprio fatto la pasta a mano, tirando e stirando l’impasto con entusiasmo nell’idea di sbrogliare gli intrecci, ma gli attori si rifiutavano di collaborare. Tresche inaspettate, posizioni troppo distanti e poca luce in scena, finché la voce dell’oltretomba torna a rimbombare dappertutto: “Che spasso, ha ha ha! Non sei altro che un dannato apprendista stregone, e ora come pensi di salvare l’impasto, eh?”
A quel punto tutti i personaggi hanno cominciato a rumoreggiare, anche quelli dietro le tende. I becchini se la prendono con la piramide, Yorick con Amleto e la piramide cerca di turlupinare l’oltretomba. In mezzo a tale Babele, illuminata da un raggio di calda luce lunare prese la parola per la prima volta la bionda Wensley, un’americana di provincia apparsa per puro caso nella storia:
“Salve a tutti, chiedo scusa ma… okay, penso di avere capito qualcosa. Il signor Yorick mi sembra, ha detto che tutti spendiamo 240 dollari all’anno per le guerre, no? Poi qualcuno ha detto che in teoria possiamo vivere ancora per migliaia d’anni, eh? Allora mi sono chiesta, perché non occupiamo il 10% di questi soldi per dare a tutti i nuovi nati una sana alimentazione, salute, educazione, possibilmente nei migliori ambienti naturali? Cioè condizioni simili nella fase evolutiva durante il primo decennio di vita, almeno per provare a costruire un’alternativa, avviare un nuovo ciclo. Cosa ci sarebbe di male a fare una tregua per dieci anni per curare amorosamente tutti i cuccioli d’uomo? Creare uomini sobri, pazienti, capaci di evitare la doppia insidia della depressione e del fanatismo penso che sarebbe una terapia tonificante, il solo pensarlo mi fa stare meglio. E forse non ci sono nemmeno altre alternative, ma se qualcuno trova una soluzione migliori lo dica subito. Vi ringrazio tutti ma credo che i bambini di oggi sono già gli uomini di domani. Il futuro non è davanti, è già qui!”
La giovane donna arrossisce turbata per il tripudio generale causato dalle sue parole.
“Viva le donne!” ho pensato battendo forte le mani senza badare all’ora tarda, “Insieme a loro la speranza sarà sempre l’ultima a crepare!” E quella sera l’artigiano scrivano è andato a dormire più soddisfatto.
PS: Oh Laocoonte! Dolore e tormento nell’universo dei nostri misteri, a quando il tempo di un altro rinascimento umano? Una rivoluzione importante ed entusiasmante, dove predominino l’amicizia e i più bei sentimenti?
Per Bacco!

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