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Quarta pillola. Ve lo ricordate il giorno in cui vi siete accorti di non essere più piccoli? Di quando avete cominciato a vedere il proprio corpo in un altro modo? A tutti sarà successo, anche a Rachele, in un modo, come dire…beh cominciate a leggere questo piccolo estratto. Con una fretta incomprensibile rifiutò il passaggio […]

Quarta pillola. Ve lo ricordate il giorno in cui vi siete accorti di non essere più piccoli? Di
quando avete cominciato a vedere il proprio corpo in un altro modo? A tutti sarà successo, anche a Rachele, in un modo, come dire…beh cominciate a leggere questo piccolo estratto.

Con una fretta incomprensibile rifiutò il passaggio in macchina verso casa proposto da Simona preferendo fare due passi. Non distava molto casa sua, dieci minuti a piedi erano sufficienti. In quei pochi minuti Rachele prese piano piano coscienza dell’accaduto: quella carezza così intima e quel bacio rubato da “ko tecnico” l’avevano sconvolta tantissimo, avevano aperto in lei valvole che rilasciarono nel suo corpo un flusso di emozioni potentissimo. Ma lo shock più grande fu in bagno, allo specchio, dove conobbe la nuova Rachele, la donna. I suoi occhi erano diversi, non più la bambina innocente e pura, ma una donna giovane ed attraente. Quell’intimità e quel bacio erano desiderati ma non voleva ammetterlo a se stessa, li subì, non avrebbe mai preso l’iniziativa di sua spontanea volontà. A quel pensiero, mentre anche il suo passo cambiava, i suoi fianchi si addolcivano e tutto il suo corpo diventava armonico come una sinfonia classica. Di riflesso cominciò a sorridere, sorrise a se stessa, aveva la piena presa di coscienza di scaturire desiderio, di piacere, si sentiva come un frutto proibito e la cosa cominciò ad intrigarla molto.

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