7 curiosità sul manoscritto:
1 L'edificio della scuola che Justine fa costruire è stato davvero la sede della Fanteria reale di Cagliari, ma è successivo alla datazione della storia
2 la villa di Antioco è un mix fantasioso fra la villa storica del quartiere Castello, nella cui dependance abbiamo abitato per due anni, e la torre di San Pancrazio, che si trova accanto a Porta Cristina, una delle entrate della città antica
3 C'e un errore di correzione nel testo: il brunch era una parola che ha iniziato a diffondersi nel mondo solo alla fine dell'800. Nella versione corretta c'era rinfresco, ma magicamente è riapparso il brunch.
4 I biscottini per cui va matta Justine si chiamano Pistoccheddus de Cappa, sono tipici della zona del campidano e venivano preparati in occasione della pasqua. Nella versione definitiva, se arriviamo in libreria, vi lascerò un contenuto che li riguarda.
5 La chiesa di Santa Maria in Vallicella di Roma e l'oratorio dei Filippini, che le è attiguo, sono davvero esistenti e risalgono intorno al 1600.
6 in un paio di passaggi si parla di sigaretta. È una semplificazione che indica il tabacco da fiuto che i nobili sniffavano e i popolani invece fumavano, con una specie di sigarette lunghissime e si poteva "aspirare" da un ampolla riscaldata, sia col naso che con la bocca.
7 Il palazzo di Justine a Roma si trova nella mia strada preferita, dalle parti dell'ambasciata di francia: vediamo chi indovina di quale strada si tratta!