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Resoconto della presentazione presso la Sala della Musica del Palazzo Lombardo, organizzata dall’Associazione Culturale Athena: La Collina delle Stelle di Lucien Riccio non è soltanto un libro: è una scommessa. È una scommessa, perché si tratta di un libro di esordio. È l’opera prima, il primo romanzo, la prima volta di un giovane che prova […]

Resoconto della presentazione presso la Sala della Musica del Palazzo Lombardo, organizzata dall’Associazione Culturale Athena:
La Collina delle Stelle di Lucien Riccio non è soltanto un libro: è una scommessa.
È una scommessa, perché si tratta di un libro di esordio. È l’opera prima, il primo romanzo, la prima volta di un giovane che prova ad inseguire un sogno e spera di realizzarlo.
È una scommessa perché il libro – che c’è, perché Lucien lo ha scritto, riscritto, rimaneggiato, rieditato – deve ancora vedere la luce, muovere i suoi primi passi.
Ma ieri sera, noi quel libro lo abbiamo ascoltato, lo abbiamo sentito ed anche vissuto un po’, per quel pó che si può sentire e vivere, leggendone qualche pagina qua e là. Così abbiamo conosciuto Nardo, le sue inquietudini, le sue difficoltà, e le paure, i timori, i travagli, i sogni… abbiamo conosciuto i suoi genitori, zio Guido, Alessio, Valentino, Ettore. Lo abbiamo ascoltato, mentre si strugge e decide di non suonare più, di abbandonare il suo sogno, pensando che la sua musica non abbia nulla da dire: lui che ama la musica e suonare il pianoforte più di ogni cosa…
Abbiamo guardato le stelle, sdraiati per terra dall’alto della collina; Abbiamo cercato la pace e la quiete, sperando di vedere i veri volti al di là delle maschere di chi lo circonda e di comprendere il senso del tutto.
Questo libro è una scommessa, perché il suo autore ci chiede di scommettere su di lui e di acquistarlo – per così dire- sulla fiducia, perché se in 200 lo acquisteremo in prevendita verrà pubblicato e finalmente vedrà la luce.
Per Lucien e Nardo, ieri sera è stata una sera di festa, che – in qualunque modo andrà la loro storia – non dimenticheranno facilmente.
È stata una piacevole serata, aperta dai saluti di Giovanni Salvaggio e Patrizia Amato in cui Lucien Riccio e Silvana Rinallo hanno chiacchierato accompagnati al pianoforte dalle giovani ed agili mani di Simona Puma, talentosa e promettente allieva dell’Associazione Lo Nigro.
Allietata dalle lettura di Gianpaolo Greco, Mariausilia Daniele e Grazia Vella Cannella.
Coronata da una mirabile e emozionante performance degli allievi del liceo artistico statale “Filippo Juvara” di San Cataldo, che si sono esibiti ne ”L’albero della vita”, davanti agli occhi incuriositi e compiaciuti dei presenti.
È stata una bella serata, di quelle che ricorderemo a lungo.”

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