Una ragazza turbolenta, un giovane donnaiolo, un amico strafigo il tutto avvolto da magia umorismo ed azione, una storia che si svolge tra il mondo terreno ed il regno dei Kami nel Giappone moderno, con una kitsune sadica e una donna di ghiaccio, tra litigi, battaglie e provocazioni colpi bassi chi la spunterà?
Perché ho scritto questo libro?
La protagonista mi rappresenta molto, ho usato diversi aspetti di me stessa per creare un personaggio con la quale potersi riflettere. Quando venni a sapere che lo avrebbero pubblicato, credo di aver pianto quasi due giorni dalla felicità, volevo che il lettore in un modo o nell altro potesse comprendere anche che uno scrittore non solo narra una storia, ma può farne parte e coinvolgerlo in quello che è una realtà alternativa nel quale si può rifugiare, ed in qualche modo creare un legame.
ANTEPRIMA NON EDITATA
“che fisico slanciato! E che bel kimono!”
“hai una pelle perfetta nonostante i duri allenamenti come fai! Che viso sottile e che labbra!” Era accerchiata e cominciava a risentirne, si stava agitando e questo non era un bene, avrebbe sicuramente fatto qualche danno ne era sicura.
Ad un certo punto le si avvicinò un giovane che non aveva mai visto prima, capelli neri lunghi e occhi come la notte, il suo sguardo la penetrava e non le piaceva come la fissava,
indossava un kimono blu scuro, un haori nero con una tigre bianca sulla schiena, stava appestando l’aria con la sua kizeru che affidò in malo modo ad uno dei servitori e si avvicinò a lei soffiandole il fumo in pieno viso;
da lontano Gojo cercava gentilmente di farsi largo tra i nuovi ammiratori per andare in suo soccorso, se le fosse sfuggita la situazione di mano avrebbe potuto incendiare tutto.
“Sto arrivando tieni duro.”
Le prese la mano e la baciò ” mi presento io mi chiamo Koji e tu? Non sei forse il demone rosso che era rinchiuso in una gabbia sottoterra? La figlia illegittima del fratello di mio zio?”
a quelle parole Yukiji si sentì mancare, la gente intorno a lei cominciò a borbottare, come faceva a saperlo, la sua identità non era mai stata rivelata a nessuno, nemmeno Gojo sapeva nulla, si sentì ribollire il sangue nelle vene, cominciò ad andare in iperventilazione,si guardava intorno cercando il suo amico, cercava di restare calma, la sua mano era ancora in potere di “quello” che non pareva avesse intenzione di lasciarla andare, avrebbe voluto bruciarlo vivo e poco ci mancò
“cos’è quello sguardo carico d’odio principessa? Non vorrete mica bruciarmi?”
Cominciò a sprigionare calore dalla mano e stringere più forte quella di lui, quando alle sue spalle apparve Gojo che le cinse le spalle stringendola a se
“lasciala o ti taglio la mano” gli ringhiò
a quel punto Koji alzo le mani, “scusa non sapevo fosse già impegnata”
“adesso basta” Hachiman era dietro a Koji, pareva infuriato “lei è mia nipote devi trattarla con rispetto, e voi smettetela di bisbigliare, non era rinchiusa in nessuna grotta, semplicemente è tornata a casa.”
Scusa patetica ma pareva reggere, i sussurri si fermarono.
Qualcuno dalla folla espresse un pensiero ad alta voce, come per correre in sua difesa
“ma certo, cosi bella e delicata non può essere un demone! Poi sta col figlio di Tsukuyomi! Deve essere una brava ragazza per forza!”
“credo che la situazione ci sia nuovamente sfuggita di mano” sussurrò all’orecchio di lei
“io non sono mica la sua ragazz-“
Lui le tappo la bocca ” allora maestro, porto Yukiji fuori a prender una boccata d’aria e torniamo dentro, abbiamo una fame!”
Hachiman ordinò di far ripartire la musica poi si voltò verso Koji “con tutte le donne che hai, ragazzino,, lei è la meno indicata, stalle lontano se ci tieni alla vita. Se non ti uccide lei, lo faccio io capito? E chi ti ha raccontato quelle cose?”
“Era solo una provocazione, mio zio non mi ha mai detto nulla oltre a ciò che ho detto prima, chiedo scusa stavo solo scherzando, non pensavo di scatenare una simile reazione, con permesso.”
Intanto fuori Yukiji si era seduta a bordo della fontana, le tremavano le gambe e le mani, voleva sciacquarsi il viso ma gojo la fermò
“ferma, ti si rovinerà il trucco, devi imparare a controllare i tuoi sentimenti, non puoi incendiarti per qualsiasi provocazione, e non possiamo assentarci a lungo. Posso capire come ti senti ma tieni duro, per questa sera facciamo finta di stare insieme, almeno non ti si avvicinerà più nessuno.”
“non mi chiedi cosa intendesse quel tizio?”
“in merito a cosa?”
“In merito al demone rinchiuso”
“Yu, se mi fosse interessato cosa pensa la gente credi davvero che mi allenerei con te? Ti guardi come ti vesti di solito? Sembri una barbona scappata di casa, sei imbarazzante.”
A quelle parole lei scoppiò in una risata fragorosa, sapeva sempre cosa dire per farla stare meglio;
le ancelle arrivarono trapelanti
“mia signora! State bene? State piangendo!”
Tra una risata e l’altra bofonchiò “tranquille piango dal ridere”
tirarono tutti in sospiro di sollievo “torniamo dentro dai! E…Yu..non mi importa davvero quando e se vorrai raccontarmi sono qui, siamo compagni no?”
quelle parole si che le diedero conforto nuovamente.
Una volta ritornati alla festa vennero condotti verso i proprio fumizukue, accanto al loro maestro
“BRINDIAMO AI MIE DUE NUOVI ALLIEVI!!! CHE IL BANCHETTO ABBIA INIZIO”
quando gli portarono i piatti i loro stomaci brontolavano da parecchio,
“cerchiamo di mantenere il decoro mi raccomando!”
L’antipasto prevedeva nigiri di anguilla, riccio di mare, uova di salmone e polpo con salsa di soia
ad ogni boccone esplodevano i sapori nella loro bocca, sarà stato che non mangiavano da molto ma era tutto delizioso, anche il riso lo era.
Hachiman osservava compiaciuto i ragazzi
“prima lezione” disse il grande kami della guerra “il cibo ha un sapore dieci volte migliore se lo si assapora al meglio, quando non si mangia per ingordigia”
quasi a Gojo andò il boccone di traverso, si rivolse a lei
“ma dico si è visto allo specchio di recente? Se dovesse caderci addosso probabilmente non faremo a tempo neanche ad esalare l ultimo respiro!”
a Yukiji uscì l’acqua dal naso.
“ragazzi tutto bene?” si diresse a loro direttamente
“m-ma certo maestro! Mi è solo andata di traverso l’acqua!”
“ACQUA?! State bevendo acqua?!”
“Portategli subito una brocca di sake a testa!”
“ma io non ho mai bevuto prima!” esclamo la ragazza
“c’è sempre una prima volta!” le rispose
era preoccupata, che sarebbe successo se si fosse ubriacata?
“tranquilla Yu, ci sono io con te, cerca solo di avere un po più di fiducia in te stessa come ce l ho io”
Aveva la coppa del sake a mezz’aria la fissava un po incerta sul da farsi, tutta la sala li fissava, aspettavano loro per il brindare, avrebbero dovuto fare gli onori di casa.
“O la va o la spacca” si alzò in piedi e alzò il braccio in aria “KAMPAI!”
Butto giù il sake caldo tutto d’un fiato, Gojo era esterrefatto
“KAMPAI!AI NUOVI ALLIEVI!”
Davide Locascio (proprietario verificato)
Libro eccezionale non mi sarei mai aspettato una cosa simile