Gioele è un bambino della scuola primaria che, prima di andare a dormire, decide di raccontare la propria giornata al suo diario personale. Il racconto si sofferma sull’attività più strana vissuta quel giorno: la risonanza magnetica. Gioele, dapprima impaurito e spaventato, racconta al diario come la sua mentalità sia cambiata grazie alla fantasia. L’immaginazione gli fa prendere coscienza della risonanza che diventa per lui “un’astronave” i cui rumori si trasformano in versi di coccodrilli, gatti e alieni.
Grazie al gioco, all’ascolto di sé e alla fantasia, Gioele razionalizza la paura e riguarda l’esame vissuto con coraggio.
Perché ho scritto questo libro?
A 11 anni ho fatto la mia prima risonanza magnetica e ne rimasi terrorizzata. Quest’anno, a seguito di una brutta malattia, ho dovuto rifarla e ho capito che, in quell’universo di mistero, paura e muri bianchi, lei era la mia unica alleata: una vecchia amica!
Ho così vissuto la risonanza rilassandomi e provando ad immaginare qualcosa per ogni suono. Una volta terminata, questo libro era già scritto: desideravo che venisse letto affinché più nessuno dovesse avere paura di fare una risonanza.
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