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Olivia Blake

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Consegna prevista Agosto 2026
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Ho trent’anni ormai da un po’ (mia nonna insegna come si possa stare una vita intera senza rivelare mai esattamente la propria età), vivo con il mio cane Marlon e sono una precaria di professione e di cuore.
Insomma, se il tuo grande amore ti dà il benservito al telefono, mentre sei alla cassa del supermercato, dicendoti che vola in America, tu cosa fai?
Eh, è un bel casino.
E, quando finalmente pensi di esserne uscita, stai pur certa che è in arrivo un’altra batosta.
Tipo che LUI torni dagli States sbandierando ai quattro venti la-sua-nuova-fidanzata-perfetta-con-un-corpo-mozzafiato-e-un-cervello-degno-di-Einstein.
Ma perché la vita si accanisce così?!?
Eppure, nonostante tutti i miei guai, resto una romanticona (a volte un po’ masochista, lo ammetto) che guarda il mondo dietro un paio di meravigliosi occhiali vintage di Chanel e spera ancora in un happy ending.
Dopotutto, nonna Bonnie lo dice sempre:
«Olivia, quello che non succede in un vita, può accadere in un attimo.»

Perché ho scritto questo libro?

Nato nel 2015 sotto forma di blog, Olivia Blake ha qualcosa di me all’epoca dei mei 30 anni, pur non assomigliandomi troppo.
Dopo circa un decennio, ho pensato che sarebbe stato bello farla conoscere attraverso le righe di un diario vero e proprio e non solo leggendola su una pagina web.
Così ho rielaborato i pensieri (a volte un po’ caotici) di Olivia e li ho organizzati in un testo, cercando di non stravolgere troppo la sua personalità.
Ci sarò riuscita?

ANTEPRIMA NON EDITATA

CAPITOLO 1

23 Gennaio 2024

ORE 6:25

Telefono.

A quest’ora può essere una persona sola.

«Bonjour nipotina, come stai? Scommetto che eri ancora a letto a poltrire eh?»

«Nonna, non userei il termine poltrire alle sei del mattino.»

«Oh su su, non troverai mai uno straccio di uomo se te ne stai tutto il giorno a letto. Guarda me, sono già da LellaFattiBella per la manicure!»

«Ma Bonnie, che bisogno c’è di andare in giro all’alba? E poi alla tua età, potresti fare tutto con calma»

«Eh no, cara mia, me la prenderò comoda quando sarò sotto terra! Nel frattempo ci sono mille cose da fare. A proposito, ti chiamavo per ricordarti la cena di beneficenza di martedì prossimo. Vorrei discutere con te del tuo outfit. Già pensato a qualcosa?»

«Veramente io…»

«Fammi indovinare. Non hai un tubo da metterti. Allora passo a prenderti lunedì e ti porto a comprare qualcosa di decente. Non preoccuparti, pago io. Ciao Cherie, Lella mi chiama.»

Outfit? Ma come parla?

ORE 6:33

Bene, è ancora prestissimo. Dormirò un’altra oretta.

ORE 8:55

Oh MERDA!!!!!!

ORE 11:20

Non so come io abbia potuto alzarmi, vestirmi, portare fuori Marlon e tirargli anche il bastone per illuderlo di giocare per trenta secondi, rientrare, dargli la pappa, guidare fino all’ufficio truccandomi ai semafori e arrivare al lavoro in orario.

Anzi, esattamente 2 minuti prima! Wow!

Questo significa che di solito mi alzo troppo presto, è una questione di organizzazione del tempo, tutto qui. Studierò una nuova tabella oraria.

ORE 11:23

Quasi quasi faccio una pausa caffè (anche se il caffè l’ho già preso mezz’ora fa…)

Oh, al diavolo! Non saranno qui a controllare esattamente quanti caffè bevo in una giornata, no?!

E poi la caffeina fa bene al cervello. È per lavorare meglio.

A proposito di cose serie, devo pensare ad un look per la cena con Bonnie…

ORE 11:25

Ho trovato un outfit pazzesco su un sito di abiti vintage. Una longuette aderentissima di Chanel in uno splendido tessuto sberluccicante con un blazer di taglio maschile incredibile. Ovviamente il tutto corredato da un paio di Manolo Blahnik da urlo!!!

Ok, non è proprio a buon mercato, ma al diavolo l’avarizia! Bonnie adora la moda di qualità e non potrà dire no.

E poi, Chanel è sempre Chanel, non si discute.

ORE 11:50

Uff, ma quando arriva la pausa pranzo?!?

Questo lavoro è una noia assoluta, la mortificazione della mia creatività. E poi, per colpa di Bonnie stamattina mi sono scordata di far partire la lavatrice!

Uh, qualcuno mi ha mandato un messaggio…

ORE 16:30

Quello che non accade in una vita, succede in un attimo, lo dice sempre mia nonna.

Oggi L’INNOMINATO MI HA SCRITTO!!!

Erano mesi che non lo sentivo, da quella maledetta sera al supermercato, quando mi ha mollata al telefono mentre pagavo la spesa e sono scoppiata in lacrime davanti alla cassiera.

Anzi, ora che ci penso, erano esattamente 10 mesi, 4 giorni e 16 ore, ma ho smesso di contare perché Eva me l’ha proibito.

Comunque, il messaggio dice:

“Ciao, sono io. Spero tu stia bene. Sono tornato in città e avrei bisogno di vederti”

Bisogno di vedermi?? Hurrà, i miracoli esistono!!!

ORE 19:30

Dopo aver pensato per ore a chi raccontare del messaggio, mi sono resa conto che non posso dirlo a nessuno. O forse potrei parlarne con Eva. Dopotutto la vita è mia e faccio ciò che mi pare. Al diavolo le regole! Lei è la mia migliore amica, mi capirà.

ORE 19:33

Forse Eva non è la persona più indicata per dare questo genere di consigli. Non è mai stata imparziale riguardo all’Innominato. Lei sostiene che lui sia un bastardo-pusillanime-con-gravi-problemi-di-stronzaggine-acuta. Ho cercato di spiegarle che, il fatto di avermi piantato al telefono mentre ero al supermercato dicendo che non fosse abbastanza preso da me, non significhi affatto che lui non sia una brava persona.

Magari ha avuto paura. Magari l’ho spaventato con la mia indipendenza.

O magari qualcuno l’ha obbligato. E se fosse stato minacciato?

Sì, penso proprio che le cose siano andate così e lui si sia visto costretto a lasciarmi.

A malincuore s’intende.

Parlerò con Eva di questa ipotesi.

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      CAPITOLO 2

24 gennaio 2024

ORE 1:05

Ho parlato con Eva. Dice che non devo farmi troppe illusioni perché l’Innominato resterà sempre un gran bastardo.

Secondo me la maternità l’ha resa un tantino cinica, dopotutto l’Innominato non mi ha mai picchiata, maltrattata o perseguitata. Diciamo che la storia si faceva seria e lui è stato preso dal panico, ecco.

Tutti possono sbagliare. L’importante, dopo averlo capito, è tornare sui propri passi e chiedere scusa. E lui lo farà. EVVIVA!!

Comunque, Eva ha continuato a ripetermi di non arrivare a conclusioni affrettate prima d’aver parlato con lui e di restare con i piedi per terra, perché in realtà ignoriamo diversi fattori sulla questione:

A. Perché è tornato dall’America?

B. Perché mi deve parlare?

C. Si è sposato nel frattempo?

In ogni caso abbiamo pensato a una strategia che metterò in atto durante il mio incontro con Lui. Risponderò al messaggio dicendo che sono molto occupata con il lavoro ma che ho il tempo di un caffè venerdì in pausa pranzo.

Sarò algida come la regina delle nevi e bellissima come Monica Bellucci negli anni d’oro (con qualche curva in meno, è ovvio).

Resterò calma per tutto il tempo e non esternerò la minima emozione.

OK, sono pronta.

Ora dormo, altrimenti mi verranno le rughe.

ORE 7:00

Sono carica e positiva. La sveglia ha suonato e non l’ho scaraventata contro il muro tornando a dormire, come faccio di solito.

Mi sono alzata subito e ho fatto una sana colazione. Ho portato a spasso Marlon e ora mi preparo per l’ufficio. Sono perfetta.

ORE 9:30

Ma porcadiquellamiserianera!!!!! Ma perché? Perché??????

Stavo arrivando in ufficio con dieci minuti di anticipo ma, improvvisamente, l’auto ha cominciato a sobbalzare in modo strano. Ho forato. MERDA!!!!!!!

Ora aspetto il carro attrezzi.

Al centralino mi hanno fatto mille domande, ma insomma! Ho diritto di bucare una gomma in santa pace o no?? Venite a salvarmi e basta!

Speriamo che si sbrighino, il mio orrido capo mi toglie un’ora di paga anche per un ritardo di pochi minuti.

ORE 9:45

Ancora nulla, maledetto carro attrezzi!!!

Ok, devo stare calma. In questi momenti penso a cosa farebbe la Matrigna se fosse in questa situazione. Semplice, Lei non si trova mai in questi casini, mai! Lei pianifica e controlla tutto e, anche se dovesse forare nel deserto del Sahara, Lei saprebbe sicuramente cambiare la gomma, aggiungendo anche cambio olio, freni, batteria e filtri. Senza sporcarsi, è ovvio.

ORE 10:15

Il tizio del carro attrezzi, tale Charlie, è stato molto irritante. Ha iniziato a fare un sacco di allusioni alla inesistente manutenzione dell’auto e ha detto che ogni tanto le gomme vanno cambiate, senza aspettare che si consumino tanto da suicidarsi come ha fatto la mia.

«Veramente non mi sembravano messe tanto male…»

«Ma lei è una donna, è normale che non ne capisca di certe cose. Il suo fidanzato dovrebbe starci attento.»

«Io non ho un fidanzato.»

«Ah, beh, mi spiace. Dai, è ancora giovane, lo troverà.»

«Scusi, ma chi le dice che io lo voglia?»

«Nessuno vuole rimanere da solo, signorina. Quelli che dicono così di solito sono stati piantati. Ecco fatto, qui ho finito. Le mando la fattura a casa. Buona giornata!»

Farò reclamo all’azienda dell’assistenza stradale. Ma come si permette Charlie di prendersi questa confidenza?

Ora schizzo in ufficio o quel mostro mi licenzierà.

ORE 16:35

Jerry, il perfido capo, non mi ha licenziata. Ho messo in pratica un piano di attacco e l’ho preceduto con una faccia da funerale, spiegando che la mia povera nonnina disabile sta molto male e che sono rimasta con lei in attesa dell’ambulanza.

Lui è sembrato davvero dispiaciuto e mi ha dato una pacca sulla spalla aggiungendo: «Coraggio Olivia.»

Povera Bonnie, nel corso degli anni l’ho fatta morire e resuscitare almeno venti volte.

ORE 19:03

L’Innominato ha risposto al messaggio.

“Ciao Olly, venerdì va bene. Ci vediamo per le 13.30 al Beach Club? A presto.”

Uhm, chissà se mi porterà anche un anello, cavoli che emozione!!! Devo trovare il look  giusto.

ORE 23:00

Domani lo vedrò!!! Sono sempre più sicura che mi chiederà di sposarlo.

Ma io non dirò sì subito. Eh no! Lo farò soffrire!

CAPITOLO 3    

25 gennaio 2024

ORE 2:26

Meglio dormire, o avrò un aspetto orribile domani, anzi tra nemmeno undici ore!!!

Ora dormo.

Chissà cosa mi dirà per scusarsi. Chissà come sarà vestito. Chissà…

ORE 2:47

Uff, Marlon continua a piagnucolare… Che palle!!! Ma non poteva farla quando l’ho portato fuori prima??

Ora mi alzo.

ORE 4:57

Marlon non doveva fare pipì. Quando siamo usciti ha iniziato a fare una faccia bizzarra mentre si contorceva in una serie di strane convulsioni e una schiuma bianca gli usciva dalla bocca. Strano, sembra quasi… Sapone!?!

Quell’imbecille si è mangiato la saponetta al miele che avevo appena comprato da Beauty Tips e che prometteva una pelle di pesca. Grazie tante Marlon!!

ORE 5:20

Dopo aver vomitato bolle di sapone per mezz’ora, ora quell’imbranato del mio cane sembra stare meglio.

Posso dormire finalmente.

Ricontrollo un attimo l’abito che metterò per incontrare l’Innominato. È proprio chic.

Ok, fatto.

ORE 7:32

Sono un mostro. Le occhiaie mi arrivano alle labbra e sono bianca come un cadavere. AIUTOOOOO!!! Maledetto Marlon.

ORE 8:20

Le fette di cetriolo sugli occhi non sembrano funzionare, proverò con la patata.

ORE 8:24

Ho finito le patate, ma ho delle chips in sacchetto. Provo con quelle.

ORE 8:47

Ho la faccia unta come una frittella e le occhiaie non si sono spostate di una virgola. Sembro un panda appena uscito da una vasca di vasellina. Perfetto direi.

Ora devo andare al lavoro, ci penserò dopo.

ORE 11:37

La tensione inizia a farsi sentire. Sarò calma e gelida. Ok, posso farcela.

Una volta ho seguito un seminario sull’autostima e il tizio che l’aveva organizzato diceva che per superare il timore di un incontro importante bisogna cercare di immaginare il nostro interlocutore in una situazione quotidiana imbarazzante.

Bene, visualizzo l’Innominato seduto sul WC.

No, forse meglio di no.

ORE 12:00

Ok, vado alla toilette a prepararmi. Speriamo che nessuno dei miei colleghi faccia domande vedendomi uscire dal bagno tirata a lucido. Incrociamo le dita. A dopo!

 

Troverai qui tutte le novità su questo libro

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Cecilia Lui
Cecilia Lui è nata a Milano nel 1982.
Lo stesso anno si trasferisce con la famiglia in una grande casa in campagna, dove trascorrerà tutta l’infanzia e dove coltiverà il suo grande amore per la natura e gli animali, in particolare per i cavalli.
Frequenta l’accademia di danza e teatro MAS di Milano e, nel 2008, si diploma in sceneggiatura presso la Scuola Civica di Cinema.
Ha lavorato come autrice e presentatrice per il canale televisivo dedicato gli sport equestri ClassHorseTV.
Dopo aver trascorso qualche anno in Francia, è rientrata in Italia dove attualmente vive insieme ad un cane e a un gatto.
Dal 2021 crea contenuti ironici su tematiche femminili e di attualità che pubblica sui suoi profili social con lo pseudonimo Therealzitella.
Nato nel 2015 come blog ispirato alla sua vita di single, animalista e appassionata di moda vintage, Olivia Blake è il suo primo romanzo
Cecilia Lui on FacebookCecilia Lui on Instagram
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