Angelica muore senza ricordare come e si risveglia nel Regno Oscuro, un luogo governato da rigide leggi e popolato da anime perdute, dove regna la potente famiglia Blacksword, un’antica dinastia di demoni guerrieri. Qui incontrerà Evgeniy, il figlio minore della casata, affascinante e diverso dagli altri per sensibilità e curiosità verso il mondo umano.
Tra i due nasce un legame forte e proibito, ostacolato dalle leggi in vigore e dal risveglio di forze antiche decise a mettere a repentaglio il fragile equilibrio mantenuto fino ad ora. Un susseguirsi di eventi misteriosi e inaspettati farà si che Angelica decida di diventare una guerriera e di difendere il Regno e allo stesso tempo impari ad affrontare verità dolorose su se stessa e sul suo passato, mentre Evgeniy combatte contro la sua natura e il destino imposto dalla sua stirpe.
Insieme dovranno scegliere se piegarsi all’eternità o rischiare tutto per un amore capace di cambiare il futuro dei due mondi
Perché ho scritto questo libro?
Ho scritto questo libro dopo aver fatto un sogno in cui, durante un sontuoso ballo, una giovane anima perduta si innamorava di un affascinante principe delle tenebre. Ma Angelica non è un anima perduta, Angelica è una guerriera, come me. In questo libro c’è tanto di me, è lo specchio di un periodo difficile ma significativo, la ricerca di un amore caotico, la fatica ad accettare la dura realtà, ma anche la determinazione nel voler combattere per quello che si ama e in cui si crede.
ANTEPRIMA NON EDITATA
Evgeniy
Non avevo mai incontrato un’anima come la sua. Nonostante fosse sperduta e non capisse come fosse finita in un posto come questo, manteneva compostezza, quasi si fosse rassegnata. Non è una cosa da tutti, di solito si disperano quando vengono qui e realizzano dove si trovano e come ci sono finiti. Estenuante, direi. Si dimenano, cercano di uscire, di tornare indietro, poi piano piano si abituano. Ma lei, no. Lei non l’ha nemmeno cercata una via d’uscita. Non che fosse la prima, ma il suo coraggio e la sua eleganza mi colpirono subito.
Sono Evgeniy Blacksword, membro della famiglia reale che governa il Regno Oscuro da secoli. Ho tre fratelli, Anya, Galina e Ivan. Io sono il fratello minore. Siamo figli di Margarita e Viktor Blacksword.
Di famiglie potenti nei due Regni non ce ne sono molte, ma la contesa del trono è sempre stata qualcosa che ha creato guerre, discordie e situazioni difficili. Noi ormai siamo al potere da generazioni, essendo guerrieri siamo riusciti ad averla vinta, ma le discordie continuano ad esistere. Di solito ce la caviamo con accordi, concessioni, matrimoni. Non sempre funziona, ma al momento, da quando ci siamo noi, sembra andare tutto liscio. Nonostante siamo guerrieri, siamo anche pacifisti. Evitiamo gli scontri e siamo sostanzialmente benevoli. Famiglie prima di noi viene detto fossero state crudeli, sanguinarie.
Non è facile gestire il regno Oscuro. Qui ci sono le anime dannate, gli sperduti, i malvagi. A volte li osservo, li ascolto. Nonostante gli ammonimenti dei miei familiari a non interagire troppo con le anime, io sono affascinato da loro. Sono un po’ diverso dai miei simili. I demoni, per facilitare la questione. Sono stato sulla Terra, ho voluto vivere qualche giorno da umano e non mi dispiaceva la cosa. E’ stato bello vedere come passano le loro giornate, vedere le ragazze che ti guardano e ti sorridono, pensando di aver a che fare con un umano qualsiasi particolarmente bello, di una bellezza oscura, quelle che leggono nei loro libri e vedono nei loro film. Sì, sono andato anche al cinema, volevo provare quelle emozioni lì. E’ stato interessante, ma ai miei genitori non piacque questa alzata d’ingegno. Ero più giovane, quando lo feci, poi non ci sono più andato. E’ proibito salire sulla Terra, da quando noi demoni e gli angeli del Regno di Luce per poco non ci siamo fatti scoprire. E’ pericoloso. Dopo essere stato costretto a curare il giardino giorno e notte, non ci sono andato più. Alla fine, mi piaceva stare dove stavo. Non parlai più di quell’esperienza, anche se a mia sorella Galina piaceva ascoltare i racconti di cosa facevano i terrestri. Le raccontavo di come si vestivano le ragazze, di quelle cose che usavano per colorare le labbra e gli occhi e come si specchiano dopo. Noi siamo di una bellezza estenuante dalla nascita.
Il Regno di Luce, invece, è la casa degli angeli e delle anime pure. A governare il Regno c’è la famiglia Whitelight, ma non so molto di loro. Come potete immaginare, è proibito viaggiare tra un regno e un altro. Servono dei permessi speciali e a farlo sono solo i funzionari scelti dalle famiglie e per motivi molto seri.
Io sono abituato all’oscurità, ai colori freddi, di là invece c’è tanta luce e colori chiari. Non riesco ad immaginare come possa essere. Quando chiesi a mamma perché non possiamo essere amici con l’altro Regno, lei mi guardò con uno sguardo duro e rispose:
<< Loro sono angeli, non abbiamo nulla in comune, Evgeniy.>>
Mi rassegnai scrollando le spalle. Anche se non era vero, secondo me, anche gli angeli sono immortali e bellissimi come noi. Ma niente, evidentemente non eravamo fatti per essere amici.
Sono sempre stato un tipo curioso, ma per la sua anima, ho provato qualcosa di diverso.
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