11 mesi e qualche giorno di bookabook. Il 2 aprile dell’anno scorso, da Open, presentavamo il crowdfunding del libro in Italia. Le lancette corrono veloci verso il primo compleanno.
Non è ancora tempo di bilanci, ma ci sembra doveroso dirvi grazie per questo inizio di 2015.
Guardate che cosa avete fatto.
E’ uscito in libreria per Bompiani Gli Scaduti, di Lidia Ravera, finanziato dai lettori su bookabook. Una piccola, grande, rivoluzione editoriale. Facciamo gli auguri a Lidia perché Gli Scaduti abbia lo stesso grande successo che ha avuto sulla nostra piattaforma.
Gli scaduti. A destra l’edizione per i sostenitori della campagna, a sinistra quella uscita in libreria
Da gennaio a oggi hanno tagliato il traguardo ben 6 libri:
La fabbrica delle anime, romanzo distopico di Gabriele Porro
Un albero al contrario, una storia di affidi, affetti e di ricerca delle radici di Elisa Luv
Raval, una storia di bellezza e invidia, di Chimena Palmieri
Verdetto discutibile, legal drama di Jesus Rustici
Zefiro, romanzo sull’identità, la rete e gli avatar di Giacomo Gailli
Rhapsody, avventura siracusana tra Euripide, Caravaggio e i Queen, di Toi Bianca
I titoli finanziati nel 2015 su bookabook
Sale così a 11 il numero dei libri finanziati su bookabook. 11 in 11 mesi. E un catalogo di storie, immagini, suggestioni tra di loro molto diverse.
E per il futuro?
Ha appena aperto i battenti la sezione Saggi e Manuali. Lo ha fatto con il progetto più ambizioso, almeno in termini di obiettivo economico, per bookabook: la versione italiana del B Corp Handbook, libro che racconta un modello di business con un impatto ambientale e sociale positivo. Torneremo a parlarne presto.
Stiamo lavorando a un’altra grande notizia, anzi, a due! Contiamo di annunciarle subito dopo il compleanno di bookabook.
Intanto, cari lettori, cari autori, cari curiosi digitali e bookabooker a vario titolo, grazie! E, ne siamo convinti, non è che l’inizio.
Prima ho studiato (laurea in legge e dottorato), viaggiato, pubblicato saggi, insegnato all’Università e non solo.
Continuo a occuparmi di innovazione culturale, in Italia e in Europa, con l’idea che serva più innovazione nella cultura, ma soprattutto molta più cultura nell’innovazione.
