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Leonis e la porta sui mondi

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L’umanità è riuscita a colonizzare le stelle più prossime alla Terra tramite un gigantesco portale costruito per viaggi di sola andata. Leonis vive sul pianeta Faurne e tutto ciò che conosce del proprio passato è quello che il padre, il dott. Arke, gli racconta. L’amicizia con il robot Nok, l’amore per Delta e l’adolescenza condivisa con l’amico Bod lo porteranno a dimostrare carattere e determinazione nell’Accademia militare prima e ad affrontare il Portale poi, rischiando di perdere tutto.

I – GIORNI BUI

Nessuno di loro aveva il diritto di poter prendere una decisione del genere, una decisione tanto importante. Il pensiero di poter passare dalla calda poltrona ad anni di gattabuia, la stessa che hanno maledetto per tutto il corso della loro carriera lavorativa, li stava rendendo pazzi. Sapevano di poter nascondere il fatto ai loro superiori, visto che erano gli unici intermediari tra i detenuti e i piani alti, ma non far arrivare la voce ai prigionieri e agli altri colleghi sarebbe stata tutt’altra storia.

Edward Mewery era a capo della divisione P-7 e quel giorno richiamò l’intera squadra a raccolta per esaminare a fondo l’accaduto e trovare una soluzione nel modo più indolore possibile. Dall’alto della sua possente stazza, togliendosi il sudore dalla fronte con il palmo della mano, guardò uno a uno i compagni negli occhi per poi fare il punto della situazione.

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«Ragazzi, immagino sappiate il perché di questa convocazione. So che la notizia è alquanto sbalorditiva, e ancora calda, ma cerchiamo di stare calmi e ricostruire quanto è suc-cesso. La prigioniera P-719, nome Mina Rose Monsiech, fu scortata in questa divisione circa sei mesi fa.» «E non è certo passata inosservata!» sogghignò nervoso il più giovane del gruppo, Marcus Rimes. «Non posso credere che tu riesca a scherzare tutt’ora, sapendo cos’è successo!» urlò Edward, battendo i pugni sulla scrivania. «Dai Ed, lascialo stare, ha la stessa età del tuo secondo figlio, è normale che non prenda la cosa sul serio tanto quanto noi» si intromise Iddej Kajmey in difesa del ragazzo.
«Certo, lui non ha niente da perdere… comunque, una volta arrivata sotto la nostra giurisdizione la ragazza fu posta nella cella numero tredici, scortata dal sottoscritto.» «Parti sempre dalla preistoria eh, Ed?» s’intromise Brad Tomwark punzecchiando il responsabile. «Sinceramente, io starei cercando un modo per risolvere la questione, per scagionarci, e dovresti farlo anche tu, sai?» «Dai, non prendertela, Ed. Ti stavo solo istigando a velocizzare un po’ questa filastrocca…» Dopo l’interruzione di Brad, il caposquadra Edward si riposizionò ancora una volta sulla sedia, mostrando un nervosismo mai visto prima, per poi riprendere il filo del discorso. «A chi fu comunicato, dalla donna, il fattaccio? A te, Kyle?» «Sì, proprio a me» rispose timidamente Kyle Gwerdon. «Dicci un po’ come andò la cosa, in ogni minimo particolare!» lo incalzò Edward. «L’ho già ripetuto mille volte. Stavo, ehm… giocando… con Mina quando all’improvviso mi guardò fisso negli occhi e scoppiò in lacrime. Fu a quel punto che mi disse di essere in-cinta.» «Non è che dicendolo a te voleva indicarti come padre?» «No, Ed! Anch’io le feci la stessa domanda, terrorizzato, ma lei rispose di non conoscerne l’identità.»
Dopo quest’ultima frase la realtà piombò di nuovo sulle loro paure, tutti i presenti ebbero come un sussulto e cercarono, con pensieri scaramantici, di esorcizzare ciò che già sapevano e che non volevano accettare. Fu Edward a riprendere la parola. «Ho contattato stamattina il dottor Arke, che ha confermato la gravidanza, supponendo che sia già abbondantemente al terzo mese…» «A questo punto basterà escludere chi di noi non era di turno tre mesi fa, così come escludemmo subito, a priori, Jacob e Dreme per il fatto che non ebbero rapporti con Mina» esclamò fremente Brad, cercando l’approvazione degli altri. «E secondo te come mai ho richiamato solo voi, qui? Anche Yorbe ha avuto rapporti con la detenuta, ma non l’ho chiamato a raccolta perché è rientrato dalla mansione portuale solamente trentanove giorni fa.» «Quindi è uno di noi!» sobbalzò Marcus. «Sì, ragazzo. E visto che siamo tutti qui, dovremmo pensare a cosa fare e come comportarci con l’ufficio centrale e i nostri diretti superiori» rispose ancora Edward.
Poi prese la parola Iddej: «Non possiamo farla abortire perché ci ha minacciato di spargere la voce in un batter di ciglia e non possiamo sbarazzarci di lei senza incappare nel rischio di finire in gattabuia a vita; un bel casino, eh?».Dopo l’intervento di Iddej, Brad si rivolse a Edward, sbattendo il palmo della mano sulla scrivania che aveva di fronte: «Ed, perché non ci facciamo aiutare dal dottor Arke?».«No Brad, non ci pensare neanche! Non è perché lo conosco da una vita che allora siamo giustificati ad approfittarci della sua bontà, già ci sta aiutando molto con le cure mediche che non devono assolutamente cadere sotto gli occhi dei superiori. Non possiamo chiedergli altro, proprio non possiamo.» «Ma è l’unico collegamento che abbiamo con l’esterno» insistette Brad. «Faremo da soli! Ha ragione Ed, il dottor Arke sta già rischiando molto aiutandoci con i nostri affari loschi. Questo caso è molto più grave delle solite sviste e non possiamo far arrestare una persona che ci sta aiutando, oltretutto senza chiederci niente in cambio.»
Dopo questo intervento, gli altri fissarono Marcus come se fosse un alieno.«Ragazzo, pur essendo così giovane e ingenuo, riesci a pensare più lucidamente e in modo più maturo di questa banda di molluschi» così Edward ruppe lo sbigottimento generale e invitò tutti a tornare sul proprio posto di lavoro in modo tutt’altro che gentile. «Be’, visto che non riusciamo a parlarne a mente lucida, direi di pensarci un po’ su e rimandare la decisione. Sono sicuro che ci sarà modo di tornare sull’argomento…» chiuse così la discussione, andandosene.

2020-12-13

Evento

Evento Zoom Buona domenica! Stasera alle 21:30 parleremo di Leonis e la Porta sui Mondi tramite uno Zoom Meeting aperto a chiunque voglia farne parte. Qualsiasi domanda inerente al libro, alla sua stesura e al suo contenuto (attenzione agli spoiler, alcuni potrebbero non aver letto ancora la bozza) potrà essere fatta partecipando all'evento. Troverete il link Zoom sulla pagina Facebook dedicata al libro: https://www.facebook.com/LeonisLibro/ Grazie a tutti!

Commenti

  1. Faccendi Claudio

    La bozza del libro è scaricabile direttamente dalla mail di conferma inviata in seguito al preorder. Al suo interno si trova una sezione con il link (il nome del libro) preceduto da “Scarica”.

  2. (proprietario verificato)

    Il crollo della galassia centrale
    dove sono disponibili le bozze?

  3. (proprietario verificato)

    Ho letto una parte della bozza in anteprima dopo aver acquistato il libro “Leonis e la porta sui mondi”. Scorre bene ed è avvincente. Lo consiglio!

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Faccendi Claudio
Classe 1986, Claudio Faccendi (detto Fasa), continua a vivere nel suo mondo fatto di cinema, musica, videogiochi, D&D. Nerd di vecchia generazione con la sfrenata passione per la fantascienza, ha sempre sognato un mondo parallelo dove creare storie di universi in evoluzione. Uno di questi lo ha trascritto, dando vita a “Leonis e la porta sui mondi”, ispirato in modo viscerale dai romanzi e dai film di fantascienza. A questo fa da contorno una vita da operaio, da convivente-quasi marito, da sognatore e da capo-redattore de Lascimmiapensa. Insomma un ragazzo X, in un mondo X, in cerca di Y!
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