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L’Ora delle Formiche

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Gregorio e Giorgio. Stereotipati, borghesi, belli, intelligenti, ironici, in perfetta forma fisica, ma non psichica; accumulatori di like, relazioni, sesso e attenzioni. Due Formiche quarantenni nella Milano d’oggi, che continuano a raccogliere briciole fino a quando non accade qualcosa di incontrollabile, come la Malattia e il Primo Vero Amore.

Uno scritto moderno – senza un velo di fondotinta, a volte maleducato e scorretto, più amaro delle favole; un delirio #nofilter – per viaggiare dentro le menti creative di uomini e donne Sensibili, tra party, gite fuori porta, ricordi d’infanzia, pensieri estemporanei e luoghi dolorosi, e chiederci, insieme a loro: è più rischioso Amare o Vivere senza Amore, anche solo immaginato?

[ G R E G O R I O ]

Tanti di noi oggi assomigliano a Formiche. Accumuliamo incessantemente briciole di Amore, o presunto tale. Ci affanniamo ogni giorno a raccogliere sentimenti da relazioni lampo, con la convinzione di doverne fare il pieno; con la paura di rimanerne senza a un certo punto delle nostre Vite. Ma perché? Perché ci siamo ridotti ad accumulare invece che a costruire? Forse perché non abbiamo più voglia di compromessi. Forse perché vogliamo l’Amore di tutti, drogati di complimenti e di attenzioni passeggere. Forse perché viviamo e guadagniamo di più, ci manteniamo sempre più giovani, belli e attraenti, e rimanere una Formica per tutta la vita, a caccia di like, è quasi inevitabile, più semplice. Necessario. Insicuri. Autostima andata a puttane. Deboli. Vacui. Tutto questo però a un certo punto si ferma, accade qualcosa che ci disintossica e ci risveglia dal lavorio delle Formiche. Senza dimenticare che spesso si tratta solo di film nelle nostre Teste. Vediamo la Vita distorta dalla visione che vorremmo di essa. Insomma, un gran Casino!

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[ G R E G O R I O ]
Prima di iniziare la lettura di quanto sto per raccontarvi, c’è una cosa da dire. Non è la storia di Sogni che non si realizzano, che lo fanno troppo tardi o a metà. Certo si parla di Sogni, però senza farne l’argomento portante. Anche perché ho imparato sulla mia Pelle che i Sogni sì esistono, si può lottare per essi, ma c’è un momento nella Vita in cui se non si realizzano devi capire che forse erano i Sogni sbagliati. Il segreto sta nel capirlo in tempo per avere Tempo di individuare e inseguire quelli giusti. E un Sogno giusto qual è? Non saprei. Per me è un Sogno cucito per te, su di te, con te; raggiungibile attraverso i Luoghi e le Persone corretti per esso. E quando i Sogni non sono realizzabili devi accettarlo, non serve che tu ti incaponisca troppo. Alcune Parole le troverete scritte con l’iniziale maiuscola perché per me hanno più valore rispetto alle altre. Sono più dignitose di tutte le altre. Anche quando ci parlano di qualcosa di negativo. Come alcune Persone. Se si potesse, alcuni di noi dovrebbero poter essere enfatizzati e connotati come si fa con una Parola con la maiuscola, affinché tutti lo possano vedere. Ahimè non è possibile, altrimenti sarebbe un Mondo di gran lunga migliore.
[ G R E G O R I O ]
Ero seduto su una panchina del parco della Vetra. L’avevano appena finito di ristrutturare per i lavori alla fermata della metropolitana, quella blu. Faceva un gran caldo, nonostante fosse solo l’inizio di maggio. Panchina vecchia Milano in legno verdone scuro. Tatuata dalle incisioni più varie. Amori Eterni. Invettive. Numeri di cellulare. Epiteti a Traditori e Traditrici. Urla politiche. Ornamenti. E su tutto ciò ci si poggiano ogni giorno le Chiappe, senza rispetto, incuranti delle Intenzioni di chi ha inciso. Ero sfatto. Avevo pianto per almeno un’ora. Strana la vita, avevo pensato. Io ero lì, a pezzi, e accanto a me a soli pochi metri c’era gente felice, sorridente, che correva dietro al proprio cane, ignara di come tutto a un certo punto si possa rompere. Perlomeno io la vedevo così… Ignoravo insomma che magari quelle Persone sapevano benissimo cosa volesse dire andare in frantumi; e che magari si fossero già rialzate tornando a Sorridere, a Vivere. Non stavo bene da un po’, ma avevo ignorato quei continui mal di testa. Sarà lo stress, la stanchezza, la frenesia di Milano, avevo pensato. Ma dopo che nel bel mezzo di una riunione ero svenuto all’improvviso, con un enorme spavento, da quel 12 aprile tutto era iniziato. Tumore al Cervello. Questo mi aveva detto due ore prima l’oncologo dell’Humanitas di Rozzano. Dottor Pierpaolo Bonzetti, luminare incallito, primario di sessantacinque anni, credo.Freddo. Netto. Tre parole per distruggermi. Che gli avevo mai fatto di male? Ma lui era stato devastante. Nessun tatto. Chissà quante altre volte avrà pronunciato alla stessa maniera, con lo stesso tono, quella Sentenza.
Tumore al Cervello: per alcuni, quelli che dopo ce l’hanno fatta, potrà anche essere stato solo un avvertimento, ma posso assicurarvi, quando senti quelle parole per la prima volta, non le vedi mai come un segnale di allerta. Le vedi come la Fine. Ma non volevo convincermi di sapere già come sarebbe andata a finire, perciò presi una decisione: l’avrei letto solo come un segnale d’allerta.Finché non ti capitano queste cose pensi sempre: per Fortuna non è capitato a me. E ora invece passi dall’altra parte della barricata: perché proprio a me, cosa ho mai fatto di Male. Cazzo. Avevo quelle Parole che mi suonavano in testa aripetizione. Il sole mi batteva forte sulle vene malate. La Testa però stranamente non mi faceva più male. Era come se ora che il Cancro si era palesato, quel Bastardo non avesse più motivo di bussare alle mie tempie, per dirmi cucù, sono qui scemo, mi senti? Umidità asfissiante, da far fatica persino a respirare. Nella disperazione più totale non avevo avvisato nessuno. E sinceramente non sapevo ancora se l’avrei fatto. Nessuno sapeva né dello svenimento né dell’ospedale. Bastava e avanzava una Vita distrutta, una quotidianità sfanculata totalmente… Più di una sarebbe stato troppo, non avrebbe avuto assolutamente senso.Però certo che l’avrei fatto.Sono sempre stato un costante controsenso. A volte miglioro, altre volte imperterrito continuo con certi ripetitivi atteggiamenti. La mia Mente è strana, questo l’ho sempre saputo. Nonostante quel dolore psichico, lei comunque elaborava come al solito dettagli di Vita. Si soffermava sulle piccolezze, notava, a braccetto col mio Cuore, quelle piccole piegatureche caratterizzano ogni singolo giorno, ma che i più ormai non notano minimamente.Il Dottor Bonzetti mi rifilava la diagnosi e io ad esempio notavo che il Dottore aveva le unghie delle mani poco curate. Me ne ero accorto eccome. Lui che condannava, e allo stesso tempo salvava, a Morte e a Vita le Persone, era un Essere Umano come tutti, e le sue mani palesavano un fumatore incallito. Vene marcate. Macchie cutanee. E pelle gialla. Forse fuma i sigari. Che ne so io, non ho mai fumato. Qualche canna come tutti i ragazzini a quattordici anni, ma mai fumato sigarette. L’ultima canna l’avevo fatta almeno quindici anni prima al mare a Giovinazzo con Alberto e gli altri. Amici di Scuola a una di quelle réunion nostalgiche e catastrofiche, dove utilizzi le involuzioni degli altri per esaltare le tue; per uscirne rincuorato. Guarda Maria, era la più figa, ora è la più cessa. E Maurizio? Era il più promettente e quell’incidente in moto l’ha stroncato. Be’, insomma, non mi è andata poi così male… anzi. Di solito pensi questo.
Il Dottore sapeva di sigaro, forte, acido, duro, secco. Come i peli nelle orecchie e il paio di sandali sfondati che indossava per darmi quella notizia speciale. Segnati dal sudore. Forse li usava anche al mare in vacanza. Sapeva anche di uno chepraticava il nudismo, non so perché. E forse anche poco incline all’igiene? Le dita delle mani mi avevano colpito. Nessuna fede nuziale. Nessun anello. Un piccolo tatuaggio a forma di cerchio, bucato, sull’anulare della mano destra. Figlio degli anni Settanta, scommetto, gli avrei voluto dire.Forse l’avrei fatto più avanti. Tanto, pensavo, ci saremmo visti spesso io e lui. Ma non come due Amanti, o due Amici. Certe relazioni nascono anche senza Amore. Nascono comunque. Non le scegli. La Vita te le impone. E le unghie. Unghie strane. Intendo lunghe, ma comunque corte. Di quelle dita corte e tozze. Mozziconi quasi finiti di sigaretta. Alla notizia del Cancro, mentre il Dottor Bonzetti pronunciava la sua arringa, con quel puzzo di fumo e quelle dita ingiallite, la mia Mente, la mia fedele Compagna, aveva elaborato questo pensiero: tiè, sei del Cancro e ti è venuto il Cancro. Malattia e Segno Zodiacale allo stesso tempo. Mi ero ripromesso di andare a cercare l’etimologia della Malattia Letale su Wikipedia. Del sostantivo indicante spesso la Malattia Letale. Certe spiegazioni non te le dai e non te le chiedi finché non ti toccano direttamente.Mi parlava chiamandomi Dottor de Possi.
Un mese prima ci eravamo incontrati per avviare questa relazione professionista-paziente. E al suo: «Dottor Gregorio de Possi, prego», avevo riso con gli occhi. Un vero Medico che riteneva altri Laureati paritari di tale titolo. Mi aveva fatto tanto strano.Me ne avevano parlato bene, mi fidavo di chi me lo aveva consigliato. Angela, una Donna che ha battuto il Bastardo già tre volte. Merito di Angela, più forte del Bastardo certo, ma fortunata forse ad aver incontrato tre Bastardini e non un Bastardo vero e proprio. Grande e grosso. E forse anche il Dottore di fronte a me aveva avuto qualche Merito. Anche io avrei combattuto… oh sì che l’avrei fatto! Come ho combattuto tante altre Battaglie, piccole, grandi. In quel momento stavo raccogliendo le Armi per l’attacco, ma avevo bisogno anche di difendermi.Mi aveva preso alla sprovvista il Bastardo, però avevo come la sensazione di ricordare l’istante in cui aveva deciso di nidificarmi nel Cervello. Ricordo di essermi sentito come se qualcosa mi fosse entrato dall’orecchio destro e mi fosse salito fin su al centro del cranio, e si fosse aggrappato a un mio preciso meandro, pungendolo. Due secondi e poi la sensazione era svanita. Io me ne ero già dimenticato, lui invece aveva iniziato la sua Opera, in Silenzio, infimo. Fanno così, sembra che non ci siano, ti lasciano vivere, correre, ridere, piangere, fare sesso, e poi tiè, ti fanno ciao con la mano e ti dicono: ci sono da tempo, ti ho osservato, ho imparato a conoscerti e quindi so come fregarti.Concentrarmi più sui dettagli di Vita che sul Male mi dava la Forza per distrarmi, per distrarlo, per spiazzarlo, per prenderlo alle spalle, inerme, indifeso… e poterlo strozzare, soffocare… Non mi sarei fermato per nulla al mondo, una volta con le mani intorno al collo del mio Tumore, l’avrei ucciso, brutalmente. E di sicuro mi sarebbe piaciuto.Ecco perché scandagliare il Dottore era più importante che metabolizzare una delirante notizia, forse in realtà già metabolizzata

2020-12-21

Aggiornamento

Care Formiche, buon lunedì, uno degli ultimi del 2020... ma pur sempre il giorno della settimana più di merda tra tutti i sette giorni 😕😝🤓. Solo per mettervi a conoscenza di questa recensione, che ha dato voce ad Anita, detta Ita, una delle protagoniste del Romanzo; una Donna chiusa ai margini del racconto. Un abbraccio Gigi https://www.instagram.com/p/CJBvx7onva3/?igshid=5gse752w21cv
2020-12-19

Aggiornamento

Care Formiche, come state? Quest’anno sta per volgere al termine. È stato un anno nevrastenico, in cui abbiamo lottato, alcuni più di altri; però, è stato pur sempre un anno di Vita in più. Volevo solo dirvi ancora GRAZIE di tutto cuore, perché grazie a voi mancano 28 copie all’obiettivo. Natale è alle porte, quindi, L’Ora delle Formiche può essere un regalo piacevole 😆😗 da fare. Vi riporto questo profilo dove han parlato del mio libro: https://www.instagram.com/p/CIXqM0rHeIW/?igshid=1xfwzpigbaif3 Un abbraccio senza colori... giallo, arancione o rosso che sia! Gigi
2020-11-15

Aggiornamento

Care Formiche, buona domenica e spero tutto bene. Volevo darvi questa info, al link sotto trovate un libro a cui ho partecipato con un mio scritto redatto in piena quarantena ad Aprile; progetto sostenuto dall’influencer Paolo Stella e edito Mondadori. Ve lo segnalo, in modo che possiate “gustare” lo stile della Formica Madre, io 😁😜😘. Un abbraccio dalla Red Zone. Gigi Domani ti scrivo https://www.amazon.it/dp/B088ZWQM1N/ref=cm_sw_r_cp_api_LFpSFbQH0Z1XY
2020-11-07

Aggiornamento

Care Formiche, come state? Me la date allora una mano a raggiungere l’ultimo gradino delle 54 copie? 🙏🏻 Su su spargete la voce, a tutti i lettori, Amici, Parenti e Colleghi tutti. E colgo anche occasione per spiegarvi il perché alcuni sostantivi, nel mio Romanzo (come in questa nota) sono scritti con la iniziale in maiuscolo, perché ho voluto dare loro importanza e rilevanza. Immaginate se si potesse farlo anche con le Persone; per distinguere le più valorose da quelle che non le sono. Sarebbe un mondo piacevole. Stay safe. Un abbraccio Gigi
2020-11-02

Aggiornamento

Care Formiche, come state? Avete accumulato questo weekend? 😜 Scherzi a parte, volevo solo segnalarvi questo post sul mio Romanzo, che voi avete sostenuto col vostro corazon espinado, citando il Grande Santana. https://www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it/le-novita-in-libreria-de-il-passaparola-dei-libri-novembre-2020/ Un abbraccio!
2020-10-20

Aggiornamento

Ciao Formiche... ed ecco il terzo dei tre disegni realizzati da Stefano Luciani, per sostenere il mio romanzo, la scena della Morte. Viviamoci la giornata al 100%, anche allo scattare del coprifuoco 🙃.
2020-10-19

Aggiornamento

Ciao Formiche, buon lunedì! Spero tutto bene 🙂 nonostante il “Ritorno dei DPCM” in televisione... Ecco il secondo dei tre disegni realizzati da un mio amico, Stefano Luciani, per sostenere il mio romanzo; questa scena è quella dell’Innamoramento. Buona settimana 🙃
2020-10-18

Aggiornamento

Ciao Formiche, buona domenica di ragù 😆. Ecco il secondo dei tre disegni realizzati da un mio amico, Stefano Luciani, per sostenere il mio romanzo; qui è l’Innamoramento. Un abbraccio.
2020-10-16

Aggiornamento

Ciao Formiche, come state? Spero tutto bene 🙂 nonostante il periodo sfidante; però, si sa le Formiche sono grandi combattenti! Volevo farvi vedere il primo di tre disegni realizzati da un mio amico, Stefano Luciani, per sostenere il mio romanzo; rappresentano tre scene clou del libro: la Scoperta, l’Innamoramento e la Morte. Vi piace la Scoperta? Un abbraccio e buon week end.
2020-10-02

Aggiornamento

Care Formiche, spero tutto bene. Avete iniziato a leggere il manoscritto? Vi piace? O state ancora accumulando? 😜 Ecco una recensione sul mio Romanzo. Un abbraccio https://www.recensionelibro.it/l-ora-delle-formiche-luigi-arbore
2020-09-18

Aggiornamento

Care Formiche, spero stiate bene. Son passati appena 11 giorni e manca solo il 49% al primo goal. Se ci va, spargete la voce e portate una Formica a testa on board. Nel frattempo un aggiornamento su chi sono le Formiche. Un abbraccio. Tanti di noi oggi assomigliano a delle Formiche. Accumuliamo incessantemente briciole di Amore, o presunto tale. Ci affanniamo ogni giorno a raccogliere sentimenti da relazioni lampo, con la convinzione di doverne fare il pieno; con la paura di rimanerne senza ad un certo punto delle nostre Vite. Ma perché? Perché ci siamo ridotti ad accumulare invece che a costruire? Forse perché non abbiamo più voglia di compromessi. Forse perché vogliamo l’Amore di tutti; drogati di complimenti e di attenzioni passeggere. Insicuri. Autostima andata a puttane. Deboli. Vacui. Tutto questo però ad un certo punto si ferma, finché non accade qualcosa che ci disintossichi e ci risvegli dal lavorio delle Formiche. Senza dimenticare che spesso si tratta solo di film nelle nostre Teste. Vediamo la Vita distorta dalla visione che vorremmo di essa. Insomma, oggi è tutto un gran Casino!
2020-09-11

Aggiornamento

Care Formiche 🐜, reali o presunte... Spero stiate bene e #tgif. Un primissimo aggiornamento sulla mia campagna di pre-ordine; aggiornamento che sintetizzo così: GRAZIE! Vi ringrazio perché in soli 4 giorni siamo già al 33% dell’obiettivo totale di questi 100 giorni di campagna; vale a dire un terzo. Merito mio? NO, tutto vostro. Un abbraccio e spero di non deludervi 😝! Godetevi il week end. LA

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Un libro che ho letto un po’ da “collega”, con l’occhio attento e critico verso una scrittura interessante, dove il Maiuscolo personifica i personaggi, che si muovono agili in una storia vera e molto più comune di quanto si possa immaginare.

  2. (proprietario verificato)

    Ho letto il titolo di questo libro e sono andata avanti, non l’ho comprato subito. Mi è rimasto impresso fino al giorno dopo, allora sono andata a leggere l’anteprima e mi sono ritrovata ad annuire da sola quando dice che come formiche accumuliamo fino a quando qualcosa come l’Amore e la Malattia arrivano e travolgono. L’ho sentita così vera a e così mia questa affermazione che ho scommesso su di lui e sul suo libro. In bocca al lupo e sono sicura che raggiungerà l’obiettivo.

  3. (proprietario verificato)

    Wow! Incredibilmente wow! “L’ora delle formiche” è una storia davvero emozionante, una storia in cui ci si può riconoscere. Una storia vera, divertente, commovente e sincera. Una storia che ti catapulta in un vortice di emozioni di cui nemmeno tu sai quali emozioni provare: felicità, rabbia, commozione. Ogni parola, ogni riga, ogni capitolo ti fa entrare nella storia. Ti senti lì che guardi dall’interno le vicende dei personaggi. Diventi tu stesso protagonista (quasi). Questo è quello che è successo a me. E poi ho pianto davvero tanto.
    CONSIGLIATISSIMO! 😉

  4. (proprietario verificato)

    Il linguaggio nudo e crudo, come piace a me. Perché quando ci sono in ballo emozioni forti, non parla il cervello. Parla il cuore.

    Le parole con le maiuscole come nel tedesco, ma in un libro in italiano. Non un vezzo, ma una necessitá: quella di dare importanza.

    Una storia d’amore sì, e di vita, perché Amore è Vita.

    Un libro che parla a me, parla a te, parla a tutti noi che ci sentiamo un po’frenetici, un po’persi, un po’di tutto e di più. E che ci fa restare un attimo lì: su uno sguardo, su un’emozione, su una lacrima, su un pensiero.

    Uno di quei libri che, quando mancano poche pagine, vai più piano perché temi il momento in cui viene scritta la parola “fine”.

    Ps. Ne ho presa una copia perché le belle scoperte si condividono con gli amici!

  5. (proprietario verificato)

    Emozionarsi senza fronzoli, curare le ferite senza chiedersi di che natura siano. Ecco cosa sento. E leggo, rileggo, scorro e volo facilmente fra queste pagine. Leggère, raccontano di una storia pesante. Pesanti, sanno farti sentire leggera. Mi ha capita, scavata e raccontata. C’era proprio bisogno di letture di pancia. Ai prossimi mille libri, Luigi.

  6. (proprietario verificato)

    Strano come ti trovi nelle cose per caso.
    Così come è strano che durante una lettura chiudi gli occhi e vedi le facce di Giorgio, di Gregorio, di Bruno… e di tutti quei personaggi che animano una storia che ti tiene incollato e che profuma di buono e di vero, di vita e di normalità.

  7. (proprietario verificato)

    Leggere per me dovrebbe essere sempre un piacere, un libro ti deve catturare a tal punto da divorarlo; proprio come una vaschetta di gelato ad esempio. Un cucchiaino tira l’altro, una pagina dopo l’altra. Ho trovato così perché è diretto, ironico, senza grandi giri di parole, moderno, riflessivo, toccante, tagliante, spavaldo. Una ventata d’aria fresca nell’arte del raccontare, in primis perché ti ci immedesimi, con una facilità disarmante. Ti acchiappa cuore e cervello, e tu glielo lasci fare. Piangi, ridi, ti incazzi leggendolo. Insomma, se volete leggere qualcosa di nuovo, fa proprio per voi.

  8. (proprietario verificato)

    Un libro che ti EMOZIONA, perché è trasparente, diretto e vero.
    Abbiamo bisogno di leggere frasi ironiche in un mondo in cui le emozioni forse non sono perse, ma nascoste.
    Gigi mi hai fatto ridere, riflettere e piangere DAVVERO!
    BINGO!!!
    ngere senza il bisogno di esternare.

  9. È incredibile come questo racconto ti faccia capire di non essere così diverso dalle altre persone, che quello che di te che ritenevi sbagliato, in realtà è la vera normalità.
    Sfogliando le pagine di questo libro ci si ritrova in una realtà talmente vera da sembrare finta, una realtà tanto abbagliante quanto difficile e insostenibile. Una storia non solo d’amore, ma di vita vera che offre un punto di vista rassicurante e un modo diverso di affrontare la sfida quotidiana della vita! Un libro commovente e d’ispirazione.

  10. Valerio Baroni

    (proprietario verificato)

    Per me è Sì!! (senza SE e senza MA)

    Già il titolo di per sé mi aveva incuriosito: cosa significa l’ora delle formiche? E chi sono?
    Non voglio svelarvi nulla perché è una storia che vi terrà incollati pagina dopo pagina (io l’ho divorato!), e poi perchè detesto gli spoilers!

    Ma perchè leggerlo?
    Perchè è una storia in cui tutti noi possiamo riconoscerci, i sentimenti che tratta sono universali. E mi è sembrato sincero, vero, quel che leggevo non mi sembrava scritto né per accontentare il lettore, né per compiacere se stesso. Ma ho sentito forte l’urgenza che l’autore aveva di raccontare questa storia.

    E poi perché è fresco, moderno e originale nella scrittura, persino spiazzante in alcuni tratti per l’audacia con cui chi si rivolge direttamente a noi lettori e ci colpisce.

    Consigliatissimo: io mi sono commosso e ho anche sorriso.
    Sicuramente non mi sono annoiato!
    #AMUSTREAD

  11. Luca Parise

    (proprietario verificato)

    L’Ora delle Formiche è Romanzo diretto, #nofilter come si direbbe in tempo di socials, di hashtag, di likes… e, come due formiche, Gregorio e Giorgio sono accumulatori dei suddetti like, di incontri mordi e fuggi, del vuoto apparire marchiato Instagram/tinder/grindr/chipiùnehapiùnemetta… Finché per caso (o forse no) si imbattono l’uno nell’altro e così, in un duetto (con qualche voce fuori dal coro) sempre più serrato, ci raccontano il loro nascente Vero Amore, o forse morente, chi lo sa…

    Un romanzo che non accontenta il lettore (ve lo anticipo), ma che ne canalizza e catalizza l’attenzione fino all’ultimo e inaspettato coup de théâtre.

  12. (proprietario verificato)

    “Accumuliamo incessantemente briciole di Amore, o presunto tale. Ci affanniamo ogni giorno a raccogliere sentimenti da relazioni lampo, con la convinzione di doverne fare il pieno; con la paura di rimanerne senza ad un certo punto delle nostre Vite.

    Ma perché? Perché ci siamo ridotti ad accumulare invece che a costruire?

    Forse perché non abbiamo più voglia di compromessi.

    Forse perché vogliamo l’Amore di tutti; drogati di complimenti e di attenzioni passeggere.

    Insicuri.

    Autostima andata a puttane.

    Deboli.

    Vacui.

    Tutto questo però ad un certo punto si ferma, finché non accade qualcosa che ci disintossichi e ci risvegli dal lavorio delle Formiche.“

    Siamo tutti un po’ formiche in questo spaccato di società malata fino a quando….. leggete il libro, basta spoilerare…un racconto appassionante, coinvolgente emozionante, toccante, mai banale e per me anche commovente! Bravo!

  13. Artur Cuozzo

    (proprietario verificato)

    L’ORA DELLE FORMICHE racconta una storia di tutti i giorni dove ciascuno di noi potrebbe immedesimarsi. Una storia d’amore, di sofferenza, di gioia ed e propri questa unione di cose a far si che si amI questo libro è si abbandoni la percezione della fantasia e si entri in un limbo di realtà.
    Un libro che annulla lo stereotipo delle buone maniere utilizzando un linguaggio di tutti noi… le formiche.
    Dovrebbe entrare nella libreria di tutti.

  14. (proprietario verificato)

    Un racconto sincero, toccante, maleducato, divertente e a tratti toccante… un pò come l’autore 😉
    Frutto di esperienze, per me è un racconto pungente sotto diversi punti di vista. Da non perdere soprattutto perché spero che sia il primo di tanti!

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Luigi Arbore
LUIGI ARBORE, quarantenne classe 1981, Pugliese doc/dop, innestato a Milano nel 2000. Ha buttato la valigia di cartone tempo fa nel cassonetto, della differenziata. Una carriera pluri-decennale come Marketing Director in diverse multinazionali, ma con la testa creativa, narrativa e ricca di immaginazione. Dislessico. Ma sempre col massimo dei voti. Figlio di due genitori di quell’Italia che con la Crisi Economica, Politica e Sociale dell’ultimo decennio, ha perso tutto, tranne la Dignità Umana. Single, per scelta degli altri e non sua. E ironico, perché l’ironia è convinto potrà salvare il Mondo. Questo è il suo primo romanzo, chiuso nel cassetto per anni.
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