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Progetto Banshee

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In una base militare francese, uno scienziato senza scrupoli conduce insoliti esperimenti su Beth e Margot, giovani sorelle che non hanno mai visto il mondo al di fuori del laboratorio. Quando il progetto viene chiuso, la fuga sembra essere l’unica via per la sopravvivenza delle ragazze e il pericolo che i dati sugli esperimenti possano essere diffusi diventa la loro arma di difesa. Sul loro cammino troveranno un insolito alleato. Il risultato è uno scontro tra etica e ambizione, tra umano e disumano, che porta continuamente a domandarsi chi sia il vero mostro.

Prologo

Le luci rosse lampeggianti invadevano il laboratorio. Diversi uomini, seduti alle loro postazioni fornite di monitor e indicatori, armeggiavano con pulsanti e leve.

«La pressione interna sta tornando regolare» disse uno di loro.

«Anche quella esterna» rispose un collega.

«Assenza di valori di decibel significativi, assenza completa di onde sonore al di sopra dei duemila hertz e d’urto.»

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«Il soggetto è privo di sensi, il battito è lento, ma regolare.»

«Bene, aprite la porta e preparate una squadra» comandò un uomo più anziano, calvo, che indossava un camice bianco e impugnava una cartellina su cui annotava diversi dati.

«Sissignore.»

Qualcuno schiacciò un pulsante: dalla posizione sopraelevata in cui si trovavano, videro nella sottostante stanza ottagonale, attraverso la grossa vetrata rinforzata, un portellone, simile a quelli che si usano nello spazio per pressurizzare gli shuttle, che iniziò a espellere quattro piccoli sbuffi di gas.

L’uomo calvo si avviò giù per delle scale, attorniato da quattro soldati armati di fucili caricati con tranquillanti. Seguivano due sottoufficiali.

Si ritrovarono davanti un portellone con una chiusura stagna: in due girarono la manopola rotonda al suo centro e lo aprirono. Un breve corridoio terminava con un altro portellone, simile a quello appena aperto.

«Aprite.»

I due soldati si fecero di nuovo avanti: grazie alla luce rossa intermittente nessuno si accorse del fatto che stessero sudando, e non per il caldo.

Aprirono anche il secondo portellone, poi si fecero da parte per far passare gli altri due soldati, che, ad armi puntate, fecero il loro ingresso.

Puntavano le armi verso una figura accasciata al suolo.

«Libero!» dissero insieme quando si furono accertati che non ci fosse alcun pericolo.

L’uomo anziano entrò e si guardò intorno.

Le pareti d’acciaio temprato, spesse diversi centimetri, erano completamente ricoperte di sangue. Le carcasse di diversi animali, cervi e cinghiali, giacevano scomposte e smembrate per terra. Le catene che li avevano legati erano piegate e ritorte, come se fossero state colpite da un immenso maglio che le avesse deformate e frantumate.

L’uomo fece un cenno verso la vetrata a specchio che dominava la stanza, al di là della quale si trovava qualche minuto prima.

Le luci lampeggianti rosse vennero sostituite da luci bianche e calde, che illuminarono meglio la scena. Il colore predominante però rimaneva il rosso. L’anziano si avvicinò a una parete e si accorse che era deformata e graffiata, come se qualcuno avesse provato a sfondarla con i colpi di un grosso martello.

«Voglio un check completo della sicurezza della stanza prima del prossimo esperimento.» Poi, rivolto ai soldati aggiunse: «Portate via il soggetto e date una ripulita. La stanza deve essere pronta quanto prima per il soggetto due».

Gli altri annuirono.

«Bene, molto bene» disse l’uomo a mezza bocca, girandosi intorno, poi soffermò lo sguardo sulla figura accasciata al centro. Quindi si voltò e uscì.

I soldati afferrarono il soggetto senza sensi e lo trascinarono via, mentre i sottoufficiali rimasero a osservare i violenti effetti dell’esperimento.

Uno dei due, con un gesto naturale, sistemò meglio sul taschino della divisa il suo tesserino, che lo autorizzava a essere presente in un livello di massima sicurezza come quello.

Così facendo attivò la microcamera nascosta a forma di bottone che indossava.

 

Capitolo uno

«È tutto pronto?» chiese la donna, con impazienza.

«Aspetta, manca ancora un particolare» le rispose l’uomo.

Era grande e grosso, con un bel pancione voluminoso. I bottoni del suo camice da cuoco erano tirati sul ventre prominente.

«Ecco, ora puoi andare» concluse, appoggiando un paio di fette di pane appena tostate sul vassoio.

La donna lo guardò, pensando alla cura dei particolari che l’omaccione metteva ogni giorno nella preparazione della colazione. Anche lui, come lei d’altronde, lo faceva con piacere, e solo per le ragazze.

Alle otto del mattino, le cucine già erano in funzione, e una mezza dozzina di uomini si affaccendava ai fornelli.

«Ci si vede più tardi, Lorraine» la salutò il cuoco, mentre ella spingeva il carrello oltre la porta della cucina.

Il carrello era in metallo, a due piani, e sul pavimento lucido a specchio scivolava senza rumore, se non quello lieve prodotto dalle ruote in movimento.

Trasportava due piatti, diverse fette biscottate, marmellate varie e burro, tè fumante, latte caldo, croissant appena sfornati, pane tostato. Una colazione ricca e abbondante.

Niente cioccolata, però.

Lorraine attraversava un corridoio stretto e lungo, illuminato da lampade al neon. A quel piano, e a quell’ora del mattino, a parte in cucina, c’era poco movimento. 

Alcune porte si aprivano su entrambi i lati del corridoio, ma la donna tirò dritta, fino ad arrivare all’ascensore. Premette il pulsante. Il display segnava che l’ascensore si trovava al secondo piano, ma era già in discesa. Quando arrivò al primo piano sotto terra, le porte automatiche si aprirono: vi erano due uomini in camice, uno sulla cinquantina, l’altro più anziano, che parlavano fittamente tra di loro. Non degnarono la donna di attenzione, se non per una fugace occhiata.

«Sale o scende?» chiese uno dei due, poi, senza attendere la risposta, guardando il vassoio, aggiunse: «Ah, scende. Anche noi. Prego, entri».

«Grazie, dottore» rispose Lorraine, spingendo il carrello all’interno dell’ascensore; poi si voltò, dando le spalle ai due uomini.

«Sta andando dalle ragazze?»

«Sì.»

«Come stanno ultimamente?»

«Bene, dottore.»

«Mi fa piacere saperlo, nei prossimi giorni è importante che siano in forma» aggiunse quello, con un sorrisetto compiaciuto che la donna non vide. Ma il tono non le piacque.

«Le ragazze sono giovani e si riprendono in fretta. Ciò nonostante, non andrebbero messe alla prova sempre più spesso, come state facendo. Ogni volta tornano più deboli.»

«Lei conosce bene le nostre due care amiche, ma stia tranquilla che le conosciamo anche noi. Non vorremmo mai che venisse fatto loro del male, per cui prendiamo tutte le precauzioni del caso.»

«Sì, ma…» provò a rispondere. 

«Si limiti alle sue mansioni, Bouvier, noi penseremo al nostro» disse il dottore, con un tono fermo che non ammetteva repliche.

Lorraine annuì e rimase in silenzio.

L’ascensore scendeva rapido, e si fermò al terzo piano sotto terra.

La donna uscì e i due uomini la seguirono. Lei girò a sinistra, i due a destra.

«Buona giornata» disse.

«Anche a lei» le risposero.

Il corridoio era simile al precedente, ma, forse perché sotterraneo, sembrava triste e spaventoso. Contribuivano sicuramente a dare questa sensazione le pareti di cemento grezzo, come quello dei bunker, e la presenza di un solo lungo corridoio, privo di porte laterali. Le fredde luci al neon illuminavano i numerosi metri che Lorraine si apprestava a percorrere.

Gli unici rumori erano quelli dei suoi passi: dopo aver percorso una ventina di metri, il corridoio svoltava a destra. Altri venti metri e in fondo c’era una porta interamente di metallo, con una piccola finestrella rettangolare in vetro antiproiettile.

Giunta alla porta, suonò un campanello: non si avvertì alcun suono, ma pochi secondi dopo un uomo si affacciò alla finestrella. Era giovane e sbarbato di recente, non bello, con lineamenti marcati e il naso adunco.

La guardò con aria interrogativa. 

Lorraine già sapeva cosa volesse: mise la destra in tasca e ne estrasse un badge identificativo completo di foto. L’uomo annuì, sparì e in pochi secondi, con un rumore di scatto metallico, la porta si aprì verso l’interno. La donna spinse il carrello e la superò.

Nonostante gli anni e la routine, il soldato Philippe dimostrava sempre un certo zelo nell’applicare il regolamento militare. E il sergente, che lui vedeva più spesso di chiunque altro, non faceva eccezione.

«Buongiorno, sergente» la salutò affabilmente la guardia.

«Ciao Philippe, come va oggi?»

«Come al solito. Mi manca l’aria a stare qui sotto. Io l’ho detto e ripetuto che sono claustrofobico, ma nessuno mi dà retta» si lamentò l’uomo.

La donna alzò gli occhi al cielo, con finta esasperazione, avendo già sentito più volte quella frase.

«Ma dai, Philippe, sempre a questionare! Non c’è niente qui sotto che ti possa far soffrire di claustrofobia! Ti concentri sull’essere in un piano sotterraneo, è solo questo.»

«Sarà così, ma Dio solo sa quanto non mi piace stare qui.»

«Non nominare il nome dell’Onnipotente invano» lo rimbrottò la donna e aggiunse «Le ragazze sono sveglie?» 

«Dormono alla grande. Evidentemente avevano bisogno di riposo.»

«E di cibo!» aggiunse lei, indicando con la mano il ricco carrello.

Philippe ammiccò e con un gesto della testa la invitò a proseguire.

Lorraine fece ancora qualche passo, poi si trovò di fronte un’altra porta, identica a quella appena superata. Philippe schiacciò un interruttore e anche questa porta si aprì.

Davanti a lei un nuovo corridoio, ma completamente diverso dai precedenti: le pareti erano verniciate di giallo e verde vivi, ed erano abbelliti da molti quadri con soggetti infantili e da poster raffiguranti alcuni dei paesaggi più belli del mondo. Tra essi superò le cascate del Niagara, la Torre Eiffel, il Big Ben, il Ponte di Rialto, le Piramidi, la Muraglia Cinese, il golfo di Napoli e Mont Saint Michel.

Si ritrovò sulla soglia di una stanza arredata con dei divani, un grande televisore, un tavolo su cui spiccavano riviste femminili di ogni genere. Una stanza di ricreazione, praticamente. A sinistra, invece, un’altra stanza, che sembrava in tutto e per tutto un’aula scolastica, con alcuni banchi, una cattedra, una lavagna e un’enorme mappa del mondo.

Superò entrambe le stanze e arrivò di fronte a una porta elegante, in stile inglese, bianca, a riquadri e con un pomello dorato.

Lorraine bloccò la ruota del carrello perché il pavimento aveva una leggerissima pendenza, lo superò e bussò alla porta.

Nessuna risposta. Bussò ancora. Ancora niente. Allungò la mano e girò il pomello: la stanza era nel buio più completo. Attese che gli occhi si abituassero un po’ all’oscurità, appena diminuita grazie alle luci del corridoio.

«Ehi, ragazze…» chiamò, senza ricevere alcuna reazione.

Riuscì solo a individuare la forma dei due letti, per cui entrò, cercando l’interruttore sulla destra. Finalmente una luce calda invase l’ambiente. Si levarono mugolii di protesta da sotto le coperte.

«Mi dispiace, ragazze: è ora di alzarsi» si scusò Lorraine.

Era una tipica camera da letto per adolescenti, abbastanza grande da ospitare due letti, due armadi e due scrivanie. Se si fosse alzato un muro nel mezzo, si sarebbero ottenute due stanze simmetriche. Il pavimento era coperto da alcuni tappeti dalle fantasie floreali in pendant con le pareti bianche e rosa. 

A sinistra, vicino a uno dei letti, c’era una cassapanca su cui erano appoggiati diversi peluche, come a fare la guardia al sonno di chi usava il letto.

«Lorraine, no! Altri cinque minuti!» protestò una ragazza.

«Ragazze, è già tardi. In piedi» disse la donna, incrociando le braccia e battendo impaziente un piede per terra.

«Uffa, che pizza» disse l’altra ragazza, dalla voce più adolescenziale, scoprendosi finalmente dalle lenzuola che le arrivavano fin sotto il mento e mettendosi a sedere. Non aveva più di quattordici anni: aveva lunghi capelli neri, lineamenti piccoli e una bocca minuta. Si stiracchiò ancora, poi scese dal letto. Era alta e sottile, con i seni piccoli e sodi che si intravedevano attraverso la camicia da notte che indossava. Sorrise a Lorraine mentre i suoi occhi brillavano nel vedere la ricca colazione che le aspettava.

«Uhm, che bontà! Ci sono pure i croissant!»

Quell’ultima parola fece crollare le difese dell’altra ragazza, che fece capolino con gli occhi oltre la coperta, che ancora usava per coprirsi il volto, ad accertarsi che ci fossero veramente i croissant e che non si trattasse di un inganno.

«Va bene, mi alzo anche io» disse.

Scese dal letto con grazia felina: osservandole si capiva immediatamente che fossero sorelle, perché erano due gocce d’acqua. Differivano per età: la seconda ad alzarsi era la maggiore, aveva almeno una ventina d’anni, e la sua bellezza era già sbocciata. Il corpo era sinuoso e atletico, non acerbo come quello della sorella, la fronte un po’ più alta, i capelli leggermente più chiari e il taglio diverso. Per il resto erano identiche.

«Ve li siete meritati, mi hanno detto» disse loro Lorraine, mentre le abbracciava e le baciava in fronte.

«Direi proprio di sì. Ero davvero stanca l’ultima volta» disse la maggiore.

«Uff, Lori, non c’è la Nutella!» piagnucolò la più piccola.

«Margot, lo sai che non posso darti la Nutella! E nemmeno la cioccolata. Vi fa andare su di giri.»

«Sì, certo, su di giri, manco fosse alcol» aggiunse con malcelata ironia la più grande.

«Beth, non fare così. Ricordate quanto siete state male l’ultima volta?»

«Guarda, è stato tanto di quel tempo fa che non lo ricordo!» sbuffò ancora Beth.

«Non importa, mi piace anche la marmellata» disse conciliante Margot.

«Brava la mia piccolina» disse Lorraine accarezzandole una guancia «Mangiate, poi lavatevi in fretta, perché stamattina avete lezione.»

«Che palle, si ricomincia!» esclamò Beth.

«Con cosa ricominciamo?» chiese invece Margot, ignorando il commento della sorella.

«Matematica e geometria.» Fu la risposta di Lorraine. Poi, vedendo il viso triste di Margot, che non amava quelle materie, aggiunse: «Però poi arriverà anche il maestro di storia e geografia».

«Che bello! L’ultima volta abbiamo fatto l’Australia! Chissà se oggi faremo la Nuova Zelanda. Sono passati tanti giorni» si rinfrancò la più piccola.

Poi chiese: «Pensi che potremo mai visitare quei luoghi, Lori?».

Ogni volta che doveva mentire alle sue bambine, perché ormai, dopo quasi dieci anni, le considerava le sue bambine, Lorraine ebbe una stretta al cuore.

«Certo, piccola mia, ma non è ancora sicuro lì fuori. Appena lo sarà, andremo dove vuoi.»

«Sì, certo, come no!» rispose Beth, mentre masticava.

«Signorina, quando si mangia non si parla» la rimproverò la donna.

«Sei sempre così negativa, Beth. Io invece sono ottimista. Aspetto con ansia quando uscirò di qui. E la prima cosa che farò sarà visitare tutti i posti ritratti nelle foto del corridoio» disse speranzosa Margot.

«Forza ora, ragazze, mangiate tutto per bene e poi preparatevi. Tra poco il maestro sarà qui.»

«Lori, chi c’è oggi di turno in guardia?» chiese Beth.

«Philippe. Perché?» 

Beth mostrò un’espressione di disappunto.

«Eh… a Beth piace Jean» insinuò la sorella più piccola.

«Ma fai silenzio, marmocchia, tu non sai proprio niente» ribatté la ragazza.

«Oh Jean, mio principe» la prese in giro Margot, imitando la sorella che faceva gli occhi da cerbiatto al giovane che le piaceva.

«Vieni qui, piccola strega!» esclamò Beth, alzandosi di scatto.

Con un gridolino allarmato, Margot corse a nascondersi dietro Lorraine, che le sgridò dicendo: «Ragazze, basta con le sciocchezze. Mi avete sentito o no?».

«Sì, Lori» risposero in coro.

«Molto bene» poi percorse la stanza fino a una porta, che dava sul bagno che le due sorelle dividevano. Aprì l’acqua della doccia e ne verificò la temperatura «C’è ancora dell’acqua calda! Approfittatene, fate presto a mangiare. Se avete bisogno di me, sono qui fuori» e così dicendo uscì, lasciando le due sorelle a dividersi l’abbondante colazione. 

2022-05-25

Aggiornamento

Ho il piacere di essere ospite del Mondadori store di via luca giordano a Napoli mercoledì 25 maggio alle ore 18 per la presentazione ufficiale del libro, Progetto Banshee. Vi aspetto numerosi!
2021-09-13

Aggiornamento

Amici ed amiche, ho il piacere di informarvi che il nostro romanzo è in promozione al 30% di sconto, grazie all'editore Bookebook. Il codice promozionale da inserire è PROGETTO e sarà valido fino al 19 settembre (incluso). Approfittatene ora!
2021-06-12

Aggiornamento

Obiettivo raggiunto!!! 200 copie prevendute in soli 29 giorni! un risultato davvero ottimo, che devo solo a voi, che avete sostenuto il romanzo, lo avete letto ed apprezzato e lo avete consigliato ad amici e parenti. Grazie mille davvero! "Progetto Banshee" rimane in prevendita per ancora diversi giorni, per cui continuate a leggerlo e a consigliarlo qualora vi piacesse. Noi non ci fermiamo, per cui seguiteci ancora per nuovi contenuti extra!
2021-06-08

Aggiornamento

Dietro questo lavoro non ci sono solo io che sono l'autore, ma anche un magnifico staff fatto di sole donne. In questo video facciamo la conoscenza con due di loro! Se sostenete me, sostenete anche il loro lavoro! Grazie sempre a tutti per l'aiuto che ci avete dato. https://www.facebook.com/109116374667254/videos/3908172629237285
2021-07-06

Aggiornamento

Amici ed amiche, grazie mille per tutto il supporto! Ci siamo quasi! In questo breve video "ci metto la faccia" e vi spiego in poche parole cos'è questo romanzo. https://www.facebook.com/progettobanshee/videos/303746268023455
2021-05-22

Aggiornamento

Al seguente link potete ascoltare il brano che accompagna le scene salienti del romanzo. Si tratta di un brano scritto diversi anni fa dalla compositrice Luisa Boffa con il produttore Luca de Gregorio. L'ho scelto per la differenza di ritmi e di stati d'animo che può indurre ascoltandola. https://drive.google.com/file/d/1uwTPfTHHtKyPXXAlmA0aC9lhsoBrc6yM/view?usp=sharing
2021-05-18

Aggiornamento

A questo link potete vedere un breve video trailer del libro. Quale modo migliore per capire meglio la trama? ;-) https://www.facebook.com/progettobanshee/videos/524930091843985
2021-05-18

Aggiornamento

Amici ed amiche, seguiteci anche su Facebook per scoprire tanti contenuti extra e curiosità su questo racconto. Grazie in anticipo per il sostegno! https://www.facebook.com/progettobanshee
2021-05-15

Aggiornamento

Amici ed amiche, seguiteci anche su Instagram per scoprire tanti contenuti extra e curiosità. Grazie in anticipo per il sostegno! https://www.instagram.com/progettobanshee/

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Ho trovato questa lettura molto leggera semplice e scorrevole, l autore rispetto ad altri non si perde in pagine e pagine di descrizioni ma spesso va direttamente al sodo e questo contribuisce a mantenere vivo l interesse per il racconto. Riuscirete a leggerlo molto velocemente

  2. Adamo Grilli

    veramente una bella sopresa, un libro che ti tiene incollato alla storia, una volta arrivato a pag 60, non riuscivo piu a posare il libro. finito in 24h…. attendo il sequel !!!

  3. (proprietario verificato)

    un romanzo delle mille sfaccettature, un turbine di emozioni tra intrighi, azione ed avventura. I personaggi sono accattivanti e le loro vicende rapiscono il lettore capitolo dopo capitolo come un giro sulle montagne russe, impossibile annoiarsi. Assolutamente consigliato

  4. Diana Trama

    (proprietario verificato)

    Mi è piaciuto davvero molto! Non solo la storia è avvincente e mantiene il ritmo alto dall’inizio alla fine, ma ho anche apprezzato prticolarmente lo stile dello scrittore. Infatti, se da una parte il genere è d’azione e quindi la scrittura è veloce, non mancano comunque approfondimenti e descrizioni dettagliate che fanno entrare più in profondità nelle situazioni narrate.
    Con questo libro ho allargato i miei orizzonti, dato che non mi sono mai interessata molto al genere fantasy e nemmeno al mondo militare e dei combattimenti. Lo scrittore mi ha invece fatto scoprire punti di vista nuovi e che non mancherò di approfondire ulteriormente col seguito, che spero uscirà presto!!

  5. (proprietario verificato)

    Una storia accattivante ed unica. Ricca di colpi di scena e suspense.
    Non vorresti mai che il libro finisse, talmente la narrazione è travolgente.
    Non vedo l’ora di leggere il secondo libro.

  6. (proprietario verificato)

    L’autore, come un regista, con prosa scorrevole e grande capacità descrittiva riesce a creare gli ambienti e l’atmosfera che fanno da sfondo alle vicende dei personaggi. Rende inoltre ogni interprete il protagonista della propria vicenda sottolineandone, a volte, gli aspetti più umani altre quelli più terribili. Il finale aperto ci lascia fantasticare su come l’autore risolverà le varie vicende.

  7. Andrea Simondi

    (proprietario verificato)

    A mio modo di vedere ci sono due tipi di libri, quelli belli, che sono piacevoli da leggere e che concludi con soddisfazione, e quelli che ti prendono proprio, che non riesci a smettere di leggere perché ti senti quasi parte della narrativa, che ti divori in poco tempo e quando finiscono quasi ti dispiace, perché saresti andato avanti ancora. Ecco, questo libro fa parte della seconda categoria, perché la storia, i personaggi, i luoghi ed i dettagli mi hanno coinvolto veramente tanto e pagina dopo pagina dovevo continuare a leggere per la curiosità di cosa sarebbe successo. Mi sono affezionato ai protagonisti, ho odiato gli antagonisti e mi sono immaginato ogni luogo, tanto le descrizioni erano fatte bene.
    Vivissimi complimenti all’autore!

  8. Manuel Pace

    Da lettore occasionale mi sono ritrovato la prima sera a leggere 150 pagine tutte d’un fiato, non riuscivo a smettere. Ho letteralmente divorato questo libro in tre giorni e vorrei fare i miei più vivi complimenti all’autore perché è riuscito a coinvolgermi completamente facendomi immergere in una storia fantastica dal ritmo incalzante.
    Sono rimasto sorpreso, ho riso e ho quasi pianto in alcuni momenti. Ho odiato alcuni personaggi e mi sono affezionato ad altri.
    L’autore non è mai banale, la storia strepitosa, la descrizione di ambientazione e personaggi sono molto dettagliate tanto da permettere al lettore di dare sfogo alla propria immaginazione.
    Cosa aggiungere? Felicissimo di aver acquistato questo libro lo straconsiglio e attendo con ansia il secondo capitolo.

  9. Ho iniziato a leggere questo libro scettica, in quanto appassionata nè del genere nè dei tema, tuttavia mi sono subito ricreduta, catturata dalla trama avvincente. Il libro è scritto in modo piacevole e scorrevole e i personaggi sono ben delineati. L’ho apprezzato, ne consiglio l’acquisto e non vedo l’ora di vederne pubblicato un seguito!

  10. Enzo Di Giacomo

    (proprietario verificato)

    Innanzittutto complimenti all’autore, veramente mi sono divertito nel leggerlo, la scrittura molto fluida e la divisione in tanti capitoli l’ho apprezzata molto, per chi come me legge a intermittenza è veramente comodo. La storia è molto sfiziosa, l’autore ha provato anche a descrivere movimenti tattici e equipaggiamenti militari riuscendo a trascinare il lettore in un modo molto poco conosciuto ai più. Che dire? Libro stra consigliato!

  11. Giampiero Fascelli

    (proprietario verificato)

    Fantascienza ma non troppo.
    In un mondo in continua evoluzione “Progetto Banshee” ci fa fantasticare su cosa ci può riservare il futuro in un racconto dal ritmo incalzante ,curato nei minimi dettagli e che riesce a far dare pieno sfogo alla nostra immaginazione.L’autore non è mai banale e la storia è strepitosa. Un finale che fa ben sperare in un secondo capitolo della saga.
    Perché deve esserci un secondo capitolo !
    Non posso che complimentarmi con Mennato ed è doveroso ringraziarlo per l’ottima storia raccontata.

  12. Giampiero Fascelli

    (proprietario verificato)

    Fantascienza ma non troppo.
    In un mondo in cui si è in continua evoluzione il libro, che dalla premessa sembrerebbe tutto fuorché normale si legge da solo ed apre le porte ad un futuro pieno di sorprese.La storia è avvincente e ricca di dettagli che rendono impossibile non immergersi nell’avventura dei protagonisti. Non posso che complimentarmi con l’autore e ringraziarlo per averci donato questo libro.
    Chapeaux!!!

  13. Mariano Menichini

    Progetto BanSHEe é un libro avvincente, dal ritmo incalzante, dove azione e fantascienza si mescolano in maniera eccellente. La prosa é fluida e scorrevole, con capitoli brevi e rocamboleschi che vi porteranno in poche sedute di lettura ad arrivare al culmine della vicenda! Nonostante ciò, l’autore riesce a catapultarci nel vivo del viaggio dei protagonisti, con piacevoli descrizioni di luoghi e paesaggi in giro per l’Europa e l’Italia! Inoltre per quelli come me, nati tra gli anni 80 e 90, sarà impossibile non provare un non so che di familiare leggendo questo libro: scienziati senza scrupoli dall’accento russo, inseguimenti rocamboleschi e il rumore delle pale di un elicottero in lontananza pronto a piombare sui protagonisti!

  14. Edoardo Rocco

    (proprietario verificato)

    NunziaNapoli 06settemnre2021Lettura scorrevole e avvincente descrizione degli eventi narrati chiara ma senza appesantire che per mio gusto personale trovo sia importante .Interessante il mix di fantasy scienza e fantascienza.Un libro avvincente che vorresti leggere in un attimo per sapere come va a finire.Una storia coinvolgente e ben strutturata.Potrebbe essere anche l”inizio di un saga!!!!

  15. Edoardo Rocco

    (proprietario verificato)

    Lettura scorrevole e avvincente descrizione degli eventi narrati chiara ma senza appesantire che per mio gusto personale trovo sia importante .Interessante il mix di fantasy scienza e fantascienza.Un libro avvincente che vorresti leggere in un attimo per sapere come va a finire.Una storia coinvolgente e ben strutturata.Potrebbe essere anche l”inizio di un saga!!!!

  16. Gabriella Tomacelli

    (proprietario verificato)

    Libro divorato. La storia è avvincente e fluida…una volta che lo si inizia non ci si può più staccare. Colpi di scena dall’inizio alla fine, insomma non c’è il rischio di stancarsi. Anche per chi non è amante del genere è una piacevolissima scoperta. DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERCI UN CONTINUO!
    Consigliatissimo! 😉

  17. (proprietario verificato)

    Trama avvincente senza un attimo di tregua, la pagine scorrono veloci mentre ci si immerge nel mondo creato dall’autore. La capacità descrittiva di quest’ultimo è secondo me ciò che rende questo romanzo davvero piacevole nella lettura. Consigliato!

  18. (proprietario verificato)

    Complimenti all’autore! La trama è decisamente avvincente per la commistione fra realtà, scienza e fantascienza, nonché l’alternanza di azione e suspence. Certamente l’autore ha una conoscenza approfondita di armi e tecniche militari che ben descrive e che aiuta il lettore, come me ignorante in materia, a non sentirsi spaesato. La conclusione mi ha lasciata con la curiosità di sapere quale sarà la decisione di Giulio, un personaggio rude ma allo stesso tempo umano, che mi è piaciuto sin dall’inizio; di Margot, per la quale ho provato tenerezza e di quel mostro di scienziato. In conclusione spero vivamente che ci sia un continuo.

  19. Il libro presenta una trama interessante e coinvolgente, che rende il testo facilmente apprezzabile anche ai lettori avvezzi a generi letterari differenti. Il ritmo narrativo è alto e incalzante, favorito anche dall’utilizzo della tecnica del cliffhanger, spingendoti a proseguire nella lettura per poter aggiungere un tassello in più a questo misterioso puzzle. La lettura, inoltre, è resa fluida grazie alla strutturazione del libro, caratterizzata dalla presenza di capitoli brevi: questi non solo consentono di non sentirsi affaticati o annoiati, ma anche di potersi facilmente ritagliare, nell’arco della giornata, un momento da dedicare alla lettura dello stesso. Dettagliati e ben caratterizzati ambientazioni e personaggi, i quali congiuntamente restituiscono degli scenari immaginativi molto vividi nella mente del lettore. Progetto Banshee trasmette una forte carica adrenalinica, rendendo il lettore compartecipe delle azioni e lasciandolo col fiato sospeso fino alle ultime pagine.

  20. gianluca mennato boffa

    (proprietario verificato)

    Il finale è la chiave del libro, e solo alla fine scopri quanto ti è piaciuto.
    la scrittura è molto fluida soprattutto nella seconda parte del libro, e le descrizioni sono così minuziose e vivide che riesci facilmente a visualizzare perfettamente tutto ciò che l’autore ha creato.
    è un libro accattivante anche per i non-appassionati del genere, si legge molto velocemente e vuoi finirlo prima possibile per scoprire cosa succede.
    consigliatissimo!

  21. (proprietario verificato)

    Una lettura avvincente e scorrevole. L’alto tasso di adrenalina te lo farebbe leggere tutto d’un fiato! Molto bello il capitolo ambientato in medio oriente e quello finale. Super consigliato!

  22. Giuliano Iannone

    Ho il piacere di conoscere Menny personalment e, seppur ci siamo avvicinati tramite esperienze del tutto diverse dal mondo letterario (video-games, ndr), ho avuto modo di apprezzare come una persona con delle passioni e conoscenze possa essere in grado di mettere su un progetto come il ‘Banshee’ pressoche’ dal nulla. Devo confessare che lo sto ancora leggendo (ahime’ riesco solo la sera quando vado a letto e potete immaginare che da posizione sdraiata la botta di sonna viene piu’ prima che poi); TUTTAVIA devo dire che quel testone dello scrittore ha messo su un bel lavoro, avvincente, entusiasmante, pieno di tecnicismi e realismo, con un misto di (passatemi il termine) ‘cazzutaggine’ fantasy.
    Ecco, consiglio di leggerlo in primis perche’ supporterete il lavoro di un team di persone, due perche’ se la campagna avesse successo, Menny sarebbe incentivato a continuare la saga e magari farci godere delle imprese di Margot e Giulio ancora per diversi anni (senza parlare del fatto che se diventasse uno scrittore famoso, il piccolo Giulio potra’ avere un futuro migliore LOL).

  23. (proprietario verificato)

    Lettura piacevole e scorrevole! Tutto è spiegato in modo molto chiaro e particolareggiato, mai pesante nè banale.
    Neanche inziato, mi sono ritrovato di colpo alle prime 150 pagine! Un must per gli amanti dell’azione, delle tattiche belliche e delle armi in generale; l’autore sà sicuramente il fatto suo a riguardo! Ciò non toglie spazio alla suspense, una continua fuga rottambolesca per la sopravvivenza di Margot, la cui figura è avvolta da misteri e segreti.
    Il rapporto di fiducia che si crea con Giulio è, secondo me, il fulcro del racconto. La storia è così ben scritta da rendere il lettore avido di sapere e disposto a divorare il libro fino all’ultima pagina per raggiungere lo scopo.

  24. Ale Ianni

    (proprietario verificato)

    Prima fatica letteraria di Mennato Fiertler, Progetto Banshee non delude: la storia appassiona e scorre rapida tra scende d’azione egregiamente costruite e colpi di scena mai banali o forzati, fino al finale che…vabbè vi tocca leggerlo!
    Pur essendo un esordio, P.B. stupisce e non sfigura vicino a titoli di maestri del genere, tra i quali Lee Child, il cui “Jack Reacher” sembra essere l’ispirazione per il personaggio di Giulio Delacroix, peraltro chiaro alter-ego dell’autore; non mancano tuttavia richiami impliciti alla cinematografia, alla moderna serialità ed alla fumettistica classica (i fan di Dylan Dog apprezzeranno), che il lettore più attento può cogliere pur nella assoluta originalità della storia.
    Insomma, P.B. ripaga ampiamente la fiducia data all’autore: non resta che attendere la copia cartacea e, magari, un secondo episodio!

  25. (proprietario verificato)

    Libro coinvolgente e dettagliato, le tante brevi ma efficaci descrizioni permettono di immergersi completamente nella storia senza però appesantire la lettura e rallentarla, anzi, fin dall’inizio si percepisce il senso di urgenza e pericolo che accompagnano le gesta dei protagonisti e degli antagonisti, portando il lettore a divorare le pagine per capire come andrà a finire.

  26. (proprietario verificato)

    Leggere Progetto banshee è stata un’esperienza interessante che mi ha consentito di liberarmi da un pregiudizio. Infatti, quando mi hanno suggerito di leggere un libro di azione, anzi un thriller di fantascienza, ho pensato che non sarei riuscita a finirlo. Invece, la trama avvincente, la scrittura fortemente ritmica e la capacità di tenere avvinto il lettore alla pagina, mi hanno condotta, non solo al termine del libro stesso, ma a dispiacermi che fosse finito. Alcuni temi, come quelli della maternità mancata, dell’amicizia, della protezione dei più deboli sono archetipici ed hanno la capacità di portare chi legge ad immedesimarsi nei personaggi che rappresentano la corda che vibra nella propria anima. Mi sono trovata ad odiare profondamente almeno un paio di personaggi ed ad affezionarmi particolarmente ad uno, Paolo, di cui non scrivo niente per non spoilerare. È chiaro quindi che vi suggerisco di leggere Progetto banshee

  27. (proprietario verificato)

    Giulio è un tipo tosto, burbero, più pragmatico che teorico ma integro, cresciuto a pane e arte militare.
    Un duro vecchia scuola: se sgarri, ti spacca la mascella e ti fa saltare un paio di denti.
    Esperto di armi automatiche moderne e di combattimento corpo a corpo, si ritroverà senza realmente volerlo, in un intrigo internazionale che lo porterà dai medievali villaggi francesi circondati da campi di lavanda, all’entroterra veneto fino alle rigogliose campagne sannite, terra di ottime falanghine.
    Ma il nostro Giulione è tipo tutto d’un pezzo, ben focalizzato sulla sua missione e non è interessato affatto a farsi un bel bicchiere di bianco.
    E la sua missione sarà proteggere la piccola Margot, che in tanti, troppi vogliono acciuffare. Ma perché? Che mistero nasconde?
    Per farlo Giulione non usa numeri di combattimento funambolici o clamorose mosse acrobatiche, il suo stile si basa sulla sopravvivenza e sul sopraffare l’avversario nella maniera più efficace e spietata possibile, quali una precisa e potente capocciata, uno stritolamento di dita o un calcio lí dove non batte il sole.
    Letale ed efficiente.
    Mennato Fiertler, alla sua prima fatica letteraria, ci racconta questa avventura con una prosa agile, fluida, disinvolta. Iniziata la lettura diventa difficile fermarsi. Il canovaccio si dipana in un susseguirsi di azioni, paesaggi, scenari e situazioni che anche chi è meno avvezzo al genere troverà piacevoli ed accattivanti.

  28. (proprietario verificato)

    Una bella storia, narrata con minuziosi particolari che rendono più ricco ogni scenario, i personaggi ti entrano dentro e non li scordi più! Complimenti all’autore.

  29. (proprietario verificato)

    Il libro risulta piacevolmente scorrevole nella lettura, ricca di descrizioni d’ambiente che permettono al lettore una più facile immedesimazione del luogo e contesto in cui è ambientato. Al contrario, la descrizione dei personaggi risulta descritta con poche linee guida, lasciando il lettore libero di immaginare l’aspetto estetico dei protagonisti, scelta che personalmente ho gradito.
    I primi capitoli hanno un ritmo più lento, ma ciò è giustificato dal fatto che vi è una introduzione ai personaggi ed al contesto narrativo.
    Man mano che si prosegue con la lettura il racconto diventa sempre più avvincente alternando scene d’azione ad attese piene di suspence e momenti investigativi.
    Tutti i tecnicismi vengono dettagliatamente spiegati, non lasciando il lettore spaesato nel caso non fosse avvezzo ai termini.
    La divisione in tanti capitoli permette al lettore di gestire meglio la lettura. Nonostante ciò, mi è risultato difficile interromperla in quanto ciascun capitolo termina innescando la mia curiosità nel sapere cosa accadrà nelle pagine successive, con un ottimo utilizzo della tecnica narrativa del cliffhanger.
    Il libro per la sua trama avvincente e il ritmo incalzante è adatto a qualsiasi tipo di lettore, anche ai meno appassionati del genere.
    Consigliatissimo.

  30. (proprietario verificato)

    Un avvincente romanzo che molto probabilmente apre una saga. Trama appassionante, ritmo incalzante e personaggi sempre credibili e mai banali. Un’avventura che, nonostante la componente fantascientifica, è molto più “umana” di quello che sembra.

  31. Molto bello ,una narrativa molto lineare e di facile lettura. Una volta iniziato è difficile fermarsi

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Mennato Fiertler
nasce a Napoli nel 1985. Laureato in Economia aziendale all’Università Federico II, è oggi un imprenditore. Ha iniziato a praticare le arti marziali da piccolo, per poi diventare atleta agonista di muay thai, ed è stato anche giocatore amatoriale di rugby. Pratica il softair come socio di una società sportiva dilettantistica. Ha la passione per i motori, per la narrativa, la storia e le imprese militari, nonché per i giochi di ruolo e di fantascienza.
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